All'interno della nostra Confessione

F.Delemme
00giovedì 29 agosto 2013 09:32
Il voto di povertà cos'è e chi lo fa?

Dalle nostre pubblicazioni:

"Anziché usare l’attività religiosa per arricchirsi, il fratello Russell spese tutte le sue risorse nell’opera del Signore. Dopo la sua morte La Torre di Guardia inglese riferì: “Ha dedicato il suo patrimonio privato interamente alla causa per cui ha dato la vita. Riceveva la somma nominale di 11 dollari al mese per le spese personali. È morto senza lasciare nessuna proprietà a nessuno”.
Pensando a coloro che avrebbero continuato l’opera, il fratello Russell stipulò quanto segue nel suo testamento: “In quanto al compenso, reputo che sia saggio mantenere la linea di condotta seguita in passato dalla Società riguardo ai salari: che nessuno sia pagato; che solo un ragionevole rimborso spese sia accordato a chi serve la Società o la sua opera in qualsiasi modo”. A coloro che servono nelle case Betel, negli uffici e negli stabilimenti tipografici della Società, come pure ai suoi rappresentanti viaggianti, si dovevano provvedere solo vitto, alloggio e un piccolo sussidio per le immediate necessità, ma “nessun provvedimento . . . per far soldi”. La stessa norma vige oggi.
Quelli che vengono accettati per il servizio speciale a tempo pieno alla sede centrale dei testimoni di Geova fanno tutti voto di povertà, come hanno fatto tutti i membri del Corpo Direttivo e tutti gli altri membri di quella famiglia Betel. Ciò non significa che la loro sia una vita priva di gioia e di qualunque comodità. Ma significa che tutti quelli che svolgono questo servizio ricevono senza parzialità lo stesso vitto, alloggio e sussidio".


NB. L'espressione "società" indicava l'organizzazione religiosa e le tipografie ad essa legate. Il termine "società" nella nostra lingua ha un significato diverso da quello in uso negli Stati Uniti d'America.
In Italia sono usati i termini "organizzazione religiosa", "Confessione religiosa", "Ente di culto" e più propriamente "Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova".
F.Delemme
00giovedì 29 agosto 2013 17:57

La cosa buffa dei nostri detrattori è quella di accusare i beteliti o coloro che ricoprono incarichi di responsabilità, di ostentare ricchezze, di abitare in appartamenti di lusso, di sfruttare i fratelli, ed altre stupidate del genere.
Caso strano, chi afferma ciò non ha mai vissuto in una casa Betel o ha lavorato saltuariamente in qualche reparto della tipografia o falegnameria. Questa gente ha rivelato "cose mai viste". [SM=g27993]
Mi sorge un dubbio: o sono degli ipocriti o sono falsi fino al midollo. Come mai, chi ha vissuto questa realtà avendo incarichi di responsabilità, NON ACCUSA MAI NESSUNO di arricchimenti?
La verità è una, questa gente è capace di imbrogliare anche i propri genitori pur di parlare male dei testimoni di Geova.
E poi, come mai questi falliti, visto che chiunque può fare domanda per entrare a far parte della famiglia Betel, non sono stati così lungimiranti? Potevano avere tutto gratis...
Altra stranezza, quando la nostra Organizzazione chiude una filiale (non per fallimento ma per espansione), questi imbecilli dei nostri detrattori affermano: "Ora tutti questi licenziati, SENZA SOLDI, SENZA CASA E SPESSO SENZA FAMIGLIA VENGONO BUTTATI IN MEZZO AD UNA STRADA!
A questi imbecilli, possiamo dire che coi soldi GUADAGNATI alla Betel e con quello che hanno arraffato, possono fare vita da nababbi.
Mi sto sbagliando?

La realtà è una sola, sono dei perditempo senza coscienza e senza dignità.

P.S. "I viaggianti non fanno nulla e vivono a spese dei poveri fratelli". NON FANNO NULLA?
[SM=g7364]
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