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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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Questione fiscale francese e testimoni di Geova.

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2015 08:19
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01/04/2008 00:38

Le contribuzioni volontarie dei fratelli francesi.
In Francia la Watch Tower è rappresentata dalla Fédération chrétienne des Témoins de Jéhovah de France (TJF).
Il 7 maggio 1991 (Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale francese il 12 giugno 1991),
è stata riconosciuta l’ Associazione cultuale dei testimoni di Geova della Francia (ACTJF), associata e legata giuridicamente ai testimoni di Geova francesi (TJF). Dal 9 luglio 2002 è stata autorizzata a ricevere doni ed eredità per decreto governativo.
Questa associazione è autorizzata allo stesso tempo al rilascio di ricevute fiscali che i donatori possono scaricare dalle tasse (riduzione fiscale).
La ACTJF, gestisce a livello nazionale le attività di culto dei testimoni di Geova.
Cura gli interessi dei ministri di culto (viaggianti o evangelizzatori a tempo pieno).
È incaricata (l’ ACTJF) alla gestione delle contribuzioni per il culto a livello nazionale (francese).
L’ACTJF, con le contribuzioni volontarie, sostiene anche l’opera missionaria nei paesi francofoni.


Attualmente in Francia, tutte le Congregazioni dei testimoni di Geova sono riconosciute come associazioni cultuali conformemente alla legge del 9 dicembre 1905 (confermata dal Consiglio di Stato il 23 giugno 2000).
Pertanto, l'Associazione "Les témoins de Jéhovah" (ATJ), che gestiva a livello nazionale le attività editoriali e con la quale esiste un contenzioso fiscale (tassazione retroattiva sulle contribuzioni/donazioni), non è più considerata un’associazione cultuale ai sensi della legge del 9 dicembre 1905, ma semplicemente come un'associazione senza scopo di lucro ( legge 1 luglio 1901).
[Modificato da csssstrinakria 16/12/2012 10:53]
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30/06/2011 20:11

La Francia è stata condannata

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01/07/2011 08:43


Era scontata questa decisione. La Francia subirà un altro duro colpo quando saranno condannate le associazioni razziste ed intolleranti mascherate da associazioni per i diritti dell'individuo. Alcune di queste associazioni sono sostenute finanziariamente dal governo francese. Diversi responsabili di dette associazioni sono già stati condannati, vedi queste pagine:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9019230

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8898394

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8581326

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6965985

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    01/07/2011 08:45


    Ecco la prima parte dell'articolo pubblicato da "Le Monde":

    Questa è una decisione storica.
    Giovedì 30 giugno per la prima volta, la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha riconosciuto la violazione, del governo francese, dell’articolo 9 della Convenzione europea sulla libertà religiosa. Più significativamente, la condanna fa riferimento ad una causa tra lo Stato e i Testimoni di Geova (TJ), il cui status di associazione religiosa è messo in discussione dal governo francese, nonostante le sentenze che riconoscono il diritto dell’associazione religiosa.
    La decisione della CEDU – a cui si può fare ricorso alla “Camera Grande della Corte” - fa riferimento al contenzioso, che dura da oltre 15 anni tra l'associazione dei Testimoni di Geova e l'amministrazione fiscale francese. "Questa è una vittoria" , ha detto il difensore dei testimoni di Geova, Philippe Goni , che sottolinea la "unanimità" dei sette giudici europei, tra cui il francese Jean-Paul Costa .
    UNA TASSAZIONE CHE MINACCIA L’ASSOCIAZIONE
    I testimoni di Geova sono stati definiti "setta" nel rapporto dell'Assemblea nazionale pubblicato nel 1995, e da quella data l’associazione dei testimoni di Geova è stata oggetto di verifiche fiscali. L'associazione ha subito contestato i controlli che si sono concentrati esclusivamente alle "contribuzioni volontarie" (le offerte dei fedeli). E’ stato aperto un contenzioso legale su questa questione. Il ministero delle finanze metteva in discussione l’esenzione fiscale delle donazioni vigente a favore delle associazioni e congregazioni religiose.

    [Modificato da F.Delemme 01/07/2011 09:12]
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    07/07/2011 10:17


    Nel 2008 ho scritto che la Francia sta percorrendo una strada pericolosa. Alcuni deputati, senza conoscere i fatti, si sono lasciati infinocchiare da un gruppo di fuoriusciti e questi sono i risultati.
    La stessa cosa è successa in italia dove dei parlamentari hanno presentato una interrogazione burla.
    I senatori della repubblica scrivono che: "sono pervenute numerose e concordi informazioni dalle quali risulterebbe..."
    Si, c'è scritto RISULTEREBBE. Questo vuol dire che non conoscevano i fatti. Come mai si sono fidati dei fuoriusciti ed intolleranti? E se qualcuno avesse pilotato il tutto?
    Così successe a Siracusa e quando scoprimmo "i manovratori", nell'arco di pochissimo tempo tutti a mettersi a disposizione ed a rilasciarci le autorizzazioni per la costruzione della Sala delle assemblee.
    Ostruzionismo ed omissioni.
    Quello che è successo in Francia è un monito per l'Italia: Chissà come mai si bloccano le intese (alcuni fuoriusciti hanno amici influenti)...
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    03/12/2011 22:51


    Witnesses’ legal victory in France now final and enforceable

    PARIS—Jehovah’s Witnesses in France have been informed that the French government has decided not to request a reconsideration by the European Court of Human Rights (ECHR) of the landmark decision it handed down on June 30, 2011, against France and in favor of Jehovah’s Witnesses. Accordingly, the unanimous decision is now final and enforceable.

    The controversy centered on whether the government acted correctly when it issued a demand that the Association of Jehovah’s Witnesses in France pay a 60% retroactive tax on religious donations it had received between 1993 and 1996. The government originally sought to obligate the Association to pay 45 million Euros (over $61,000,000 US) which far exceeded the assets of the Association. By 2011, this demand grew to more than 58 million Euros (over $82,000,000 US). The ECHR ruled that the government’s actions violated the Witnesses’ freedom of worship.

    “No other major religion in France was subjected to this tax,” notes Bruno Faure, a representative of Jehovah’s Witnesses in France. “The Court saw that this was not a legitimate effort to collect revenue, but rather an attempt to use taxation as a means of restricting the worship of Jehovah’s Witnesses.”

    The Court’s ruling annuls the tax that the government of France sought to impose on the Witnesses. During the next few weeks, representatives of Jehovah’s Witnesses and the French government will work to finalize the details of implementing the Court’s decision.

    “Our desire is to peacefully worship,” states Philip Brumley, general counsel for Jehovah’s Witnesses at their world headquarters in New York. “And the Court has said that we have this right, just like any other internationally recognized religion.”

    Media Contacts:
    J.R. Brown, Office of Public Information, tel. +1 718 560 5600
    France: Guy Canonici, tel. +33 2 32 25 55 55
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    03/12/2011 22:58


    FRANCIA: Diventa definitiva ed esecutoria la vittoria legale dei Testimoni di Geova

    PARIGI - In Francia, i Testimoni di Geova sono stati informati che il governo francese ha deciso di non inoltrare alcuna istanza di riesame della storica decisione emessa il 30 Giugno 2011 dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (ECHR) contro la Francia a favore dei Testimoni di Geova. Conseguentemente, la decisione unanime diventa subito definitiva ed esecutoria.

    Il perno della controversia era se il governo avesse agito correttamente emettendo una ingiunzione all'Associazione dei Testimoni di Geova in Francia perché pagasse il 60% di tassa retroattiva sulle donazioni religiose che erano pervenute tra il 1993 e il 1996. Inizialmente, il governo ha cercato di obbligare l'Associazione a pagare 45 milioni di euro (oltre 61 milioni di dollari USA) che eccedevano di gran lunga il patrimonio dell'Associazione. Col 2011 questa richiesta era cresciuta fino a più di 58 milioni di euro (oltre 82 milioni di dollari USA). La Corte Europea ha deliberato che le azioni del governo hanno violato la libertà di culto dei Testimoni di Geova.

    "In Francia, nessuna tra le maggiori religioni è stata sottoposta a questa tassa", fa notare Bruno Faure, un rappresentante dei Testimoni di Geova in Francia. "La Corte ha visto che questo non era un legittimo intento per riscuotere entrate, bensì un tentativo di servirsi della tassazione quale strumento per limitare il culto dei Testimoni di Geova".

    La sentenza della Corte annulla la tassa che il governo della Francia ha cercato di imporre ai Testimoni. Durante le prossime settimane, i rappresentanti dei Testimoni di Geova e del governo francese lavoreranno per definire i dettagli in applicazione della decisione della Corte.

    "Il nostro desiderio è quello di adorare pacificamente", dichiara Philip Brumley, direttore degli affari legali dei Testimoni di Geova presso la loro sede mondiale a New York. "E la Corte ha detto che noi abbiamo questo diritto, proprio come qualsiasi altra religione riconosciuta a livello internazionale".


    Contatti per i Media:
    J.R. Brown, Ufficio Informazioni al Pubblico, tel. +1 718 560 5600
    Francia: Guy Canonici, tel. +33 2 32 25 55 55
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    05/07/2012 22:29

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    15/12/2012 10:21


    La Francia restituisce i soldi ai Testimoni di Geova e paga tutte le spese processuali.

    Fonte: http://www.jw.org/it/news/per-area/europa/francia/francia-restituisce-imposte-riscosse-illegalmente/

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    16/12/2012 11:46


    Da molti anni, senza fare rumore, abbiamo affermato che la strada percorsa dai francesi era senza uscita. La colpa è da ricercare in coloro che hanno presentato la nostra Associazione come un covo di delinquenti, di evasori e di illegali. I movimenti di ricerca e di informazione, OSTILI ALLA NOSTRA OPERA DI EVANGELIZZAZIONE, con false affermazioni e rapporti alterati nei contenuti, (alcuni di loro condannati anche per diffamazione) hanno portato il governo francese a fare una pessima figura. La cosa più grave è che tutte le spese, esborso non indifferente con interessi e spese legali e di giudizio, sono A CARICO DEI CITTADINI FRANCESI.
    Questo dovrebbe far riflettere le persone con un minimo di raziocinio ed onestà intellettuale.
    Forse non tutti sanno che alcune organizzazioni legate alla chiesa cattolica, come il Gris, a suo tempo fecero campagne di denigrazione sbandierando ai quattro venti che i testimoni di Geova evadevano le tasse in Francia e che SICURAMENTE facevano la stessa cosa in Italia. Non a caso anche l'alta gerarchia cattolica suggeriva allo Stato italiano di chiedersi da dove venisse tutto il denaro dei testimoni di Geova.
    Naturalmente ACCUSE SENZA RISCONTRI OGGETTIVI. Si sa, il mare è grande e i pesci abboccano facilmente.

    Furono pubblicati opuscoli, fatte interviste, conferenze e tavole rotonde; furono portati sulla "pubblica piazza" ex testimoni di Geova pronti a dichiarare che la Watchtower evadeva le tasse, non pagava le assicurazioni sugli infortuni per le loro costruzioni, sfruttava manodopera minorile e operava in nero. Fu presentata anche un'interrogazione al parlamento italiano, affinché dalla questione francese, gli onorevoli ministri potessero prendere spunto per ritardare l'Intesa con la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
    Conosciamo i "nostri nemici" e non è necessario sbugiardarli e deriderli, sanno farsi male da soli.

    Mi ricorda tanto il caso di Candace Conti. Strumentalizzato da alcune lobby e dato in pasto ai nostri detrattori. Ci sguazzano e come per la "querelle" francese, gruppi di associazioni filo-cattoliche, strumentalizzano ex testimoni di Geova senza scrupoli per parlare male della nostra Organizzazione lanciando accuse al buio.
    Questi sono criminali e il tempo ce ne darà ragione.
    Quale responsabilità è da addebitare alla Watchtower per il caso Candace Conti?
    NESSUNA. Il tempo dimostrerà chi ha strumentalizzato la Candace Conti e che le decisioni dei giudici si basano sul pregiudizio.
    Prevedo anche in questo caso una brutta figura da parte di chi ha il potere giudiziario e di coloro che hanno sposato la causa Candace Conti.
    Come sempre, noi aspettiamo...
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    17/12/2012 22:12


    A proposito di Candace Conti e alla strumentalizzazione del caso, ecco cosa scrive un sostenitore di un forum anti testimoni di Geova sui casi di pedofilia in casa cattolica:

    "Allora, il vescovo deve valutare la fondatezza e la consistenza delle accuse mosse contro un presbitero a lui sottoposto e, qualora queste risultassero fondate, agire perché questi riceva un’adeguata punizione e gli sia impedito di reiterare il crimine commesso. Ciò vuol dire che il vescovo deve denunciare il prete pedofilo qualora abbia delle prove certe (o comunque consistenti) della sua colpevolezza e qualora ritenga che questo modo di procedere sia il migliore possibile sia nei riguardi delle vittime che del carnefice (la misericordia cristiana non deve mai venire meno, infatti, nemmeno con i pedofili). Ovviamente, se le cose che il vescovo sa le ha sapute in confessione, allora non potrà denunciare nessuno (pena la scomunica)."

    Questo è lo stesso che si è "buttato a pesce"
    sul caso Candace Conti. Due pesi e due misure o intolleranza religiosa?
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    Post: 7.191
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    02/07/2015 08:19

    Re:
    F.Delemme, 17/12/2012 22:12:


    A proposito di Candace Conti e alla strumentalizzazione del caso, ecco cosa scrive un sostenitore di un forum anti testimoni di Geova sui casi di pedofilia in casa cattolica:

    "Allora, il vescovo deve valutare la fondatezza e la consistenza delle accuse mosse contro un presbitero a lui sottoposto e, qualora queste risultassero fondate, agire perché questi riceva un’adeguata punizione e gli sia impedito di reiterare il crimine commesso. Ciò vuol dire che il vescovo deve denunciare il prete pedofilo qualora abbia delle prove certe (o comunque consistenti) della sua colpevolezza e qualora ritenga che questo modo di procedere sia il migliore possibile sia nei riguardi delle vittime che del carnefice (la misericordia cristiana non deve mai venire meno, infatti, nemmeno con i pedofili). Ovviamente, se le cose che il vescovo sa le ha sapute in confessione, allora non potrà denunciare nessuno (pena la scomunica)."

    Questo è lo stesso che si è "buttato a pesce"
    sul caso Candace Conti. Due pesi e due misure o intolleranza religiosa?




    Di questo "caso" e della strumentalizzazione di certi ipocriti ne parlerò in seguito.
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