Le corbellerie del sig. Lorenzi

Da un po' di tempo il sig. Lorenzi, amministratore di un forum di disinformazione, alcuni suoi collaboratori e manovali senza fissa dimora, si sono messi a fare i critici.
Da quando il mondo è mondo, i critici appartengono ad una categoria "super partes" o almeno si spera.
Questo improvvisatore delle cose sfatte, s'è messo in testa di essere un "critico" e che fa? Cita un certo Giancarlo Apostoli che cita Felice Buon Spirito che cita pubblicazioni della Watch Tower.

Nel fare questo apre una discussione degna del suo sostrato culturale ed intellettuale e cosa scrive? Le solite amenità e prende CANTONATE che solo persone del suo CALIBRO possono permettersi.
Un post della decadente discussione aperta nel suo forum lo riporto integralmente. Le accuse che indirizza alla Watch Tower e a Felice Buon Spirito sono prive di fondamento e solo un IMBECILLE IN MALAFEDE non si sarebbe accorto di scrivere più che corbellerie.
Più tardi sbiancheremo questo tizio. Buona giornata.

Senza fare confusione e nel modo più semplice possibile esaminiamo quanto affermato dalla pubblicazione dei testimoni di Geova: "Verso il quarto secolo alcuni ecclesiastici, compreso il giovane arcidiacono Atanasio, sostenevano che Gesù e Dio fossero una sola e medesima persona" e quel "Ora è ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE che Atanasio abbia mai detto una cosa del genere" profferita da un certo Lorenzi, studioso non so di cosa(?).

Ho esaminato attentamente "La Torre di Guardia" del 1° gennaio 1970 dalla pagina 3, articolo che ha questo titolo: "Confuso concetto di Dio".
Parte di questo articolo dice: "Ma si può spiegare come Dio sia tre persone e tuttavia una sola? Potete spiegarlo?
Notate ciò che conclude infine il teologo Norquist: Ebbene, dobbiamo ammettere che non lo possiamo spiegare. La dottrina della Trinità non si può "risolvere"... Gli uomini che la formularono vollero farne uno strumento da usare contro gli eretici.
"Combattendo l'eresia, sperimentarono parole, affinarono frasi, finché non ebbero definito la relazione delle tre "persone" della Trinità in modo tale da poter dire infine: "Se non credi a questo non sei un vero credente". - The Lutheran, 15 giugno 1960, pagine 11 e 12.
È giusto ricordare che Si tratta del teologo luterano N. Leroy Norquist. L'affermazione di questo teologo è del 1960 mentre nel luglio del 1965, quando gli studiosi cattolici e luterani si riunirono a Baltimora, proposero questa dichiarazione congiunta:
“We confess in common the Nicene Faith” ("Noi confessiamo in comune la fede nicena".)
Ecco le dichiarazioni in inglese del materiale presentato nella rivista "La torre di Guardia" del 1° gennaio 1070:
Even a Lutheran theologian, Professor N. Leroy Norquist, admitted:
"But the Nicene Creed expounds the enigmatic dogma of the trinity, which is nowhere to be found in the Bible.
“The doctrine of the Trinity cannot be 'puzzled out.'. . .
The men who framed it designed it as a tool to be used against heretics. . . in such a way that they could finally say, 'Unless you believe this you're not a true believer'”.
(The Lutheran, June 15, 1960, pages 11, 12)


N.B. Solo il neretto è presente nella rivista.

Continua...

Mi sono accorto ed ho avuto conferma, che il riferimento ad Atanasio, del "giovane Atanasio", da parte di Felice Buon Spirito nel libro "Trinità", non è stato preso da una nostra pubblicazione, come afferma il Lorenzi con tanta sicumera, ma da altra fonte. In effetti la citazione è un po' diversa.

Dove ha trovato queste informazioni? Sono di dominio pubblico?
Certamente...

La nostra pubblicazione afferma che "Verso il IV secolo il giovane Atanasio SOSTENEVA CHE GESÙ E DIO FOSSERO UNA SOLA E MEDESIMA PERSONA".

Quale periodo abbraccia questo "verso il IV secolo"?
Cosa si intendeva per persona?
Cosa insegna la Bibbia al riguardo?
Nel Concilio di Nicea del 325 si discusse sulla natura di Gesù Cristo?
Il pensiero di Atanasio era senza orli?
Aveva chiaro in mente il significato di "persona" e si era ben definito questo termine?
Il concetto trinitario era stato già stabilito?

Prima di entrare nel merito, voglio spendere due parole sul presbitero alessandrino Ario (informazioni trovate in rete).

"Ario fu il più famoso eresiarca del IV secolo e diede il nome all’arianesimo, la dottrina, grande alternativa del credo cattolico nel mondo cristiano dell'epoca: tuttavia egli non contribuì granché allo sviluppo teologico di questo pensiero.

Ario nacque in Libia nel 256 ca., e poco si sa della prima parte della sua vita: è verosimile che avesse studiato presso la scuola di Luciano di Antiochia, dove conobbe sia Asterio di Cappadocia che Eusebio di Nicomedia.

Nel 306 prese le parti di Melezio di Licopoli, fondatore della Chiesa dei martiri confessori, di cui Ario faceva parte, contro il vescovo di Alessandria, Pietro, con il quale, però, Ario si riconciliò in seguito, tant'è vero che fu ordinato diacono da Pietro stesso nel 311.

Nel 313, Ario fu fatto presbitero dal successore di Pietro, Achilleo, e chiamato a condurre una chiesa nel rione Baucalis di Alessandria.

Si impegnò a fondo nel combattere alcune eresie come lo Gnosticismo e il Modalismo o Sabellianismo, ma nel 319 entrò in rotta di collisione con il suo nuovo vescovo, Alessandro, accusandolo di insegnare che il Figlio fosse identico al Padre, mentre Ario ormai predicava i principi della sua dottrina, l'arianesimo, che in seguito sarebbe stata qualificata con l’infamante etichetta di “eresia”."

Qualcosa su Atanasio:

"Atanasio, ancora diacono accompagnò il suo vescovo Alessandro al primo concilio di Nicea del 325, voluto dall'imperatore Costantino per dirimere la questione sollevata dalla predicazione di Ario, anch'egli di Alessandria, circa la natura di Cristo.
Con il termine "homoùsios, consostanziale", in greco ὁμοούσιος, in quel concilio, si affermava la perfetta uguaglianza del Verbo e del Padre.
Col tempo la Chiesa cattolica considerò il Verbo "generato" e non "creato", in netta antitesi al pensiero di Ario che predicava invece la creazione del Verbo da Dio e quindi la negazione della divinità del Cristo.

Alla morte di papa Giulio I nel 352 gli successe Liberio che, non avendo accettato di condannare Atanasio, fu da prima esiliato a Beroea in Tracia (attuale Veria in Grecia) e poi sostituito da un antipapa di nome Felice II 355-365. Con vari concili indetti dall’imperatore tra il 351 e il 359 tenutisi a Sirmio, abituale residenza di Costanzo, si tentò di contrapporre varie formule a quella di Atanasio.
Si andava dal termine più dissimile, quello degli Ariani che definivano Cristo "anomoios, dissimile dal Padre" in greco ἀνόμοιος al termine più vicino a quello di Atanasio sostenuto dagli omeousiani. Concetto intermedio era quello degli omei che si accontentavano di definirlo "homoios, simile al Padre" in greco ὅμοιος.
Nel 358 si riuscì a far condannare da papa Liberio, Atanasio per l’uso del termine consostanziale. Ancora vari concili si tennero nel più completo disordine e senza nessuna chiarezza fino alla morte dell’imperatore nel 361."