Re: Lettera autentica o falsificata?
Pio.1, 29/05/2010 15.35:
Buongiorno sig. Delemme.
Ho seguito la sua spiegazione dei fatti e sono perplesso.
Ho confrontato la spiegazione opposta e non vi sono prove dell'autenticità di tale lettera.
Tuttavia, visto il vostro principio sulla neutralità politica implicata nella vicenda, trovo disdicevole morire per una tessera di pochi centesimi e in un altro angolo del mondo arrivare a corrompere i funzionari addetti per poter ottenere un visto che confermi l'avvenuto servizio militare che voi rifiutate. Posso avere maggiori spiegazioni in merito? Grazie.
E se la tessera fosse costata mille dollari? Il problema è legato ad un atteggiamento e non al mero valore di una tessera.
Detto ciò, l'azione della WT è in linea ai principi di neutralità della nostra Confessione.
La storia del Malawi è stata raccontata con dovizia di particolari nelle nostre riviste.
E' interessante questa citazione di un giudice del Malawi:
"È vero che i testimoni di Geova hanno propagato con determinazione la loro fede e hanno cercato di fare convertiti, ma essi sono consci dei loro doveri civici e hanno fatto tutto quello che veniva loro chiesto . . . Si sono rifiutati solo di unirsi a qualsiasi partito politico”.
Chiaramente è ben evidenziato che le questioni vertevano sulla neutralità e non sul valore della tessera, non si spiega come mai tutti i nostri detrattori enfatizzino su questo particolare: "una tessera di pochi centesimi"!
Il sig. Franz scrive: "Le brutalità commesse su persone indifese nel Malawi non potranno mai essere giustificate; non ho alcun dubbio in proposito. Il governo e il partito legale avevano stabilito, per ottenere una condizione di completo allineamento alla loro politica, che tutti dovessero possedere la tessera del partito; ciò sarebbe stato considerato come una tangibile evidente prova di lealtà all'apparato governativo. I metodi usati per raggiungere quest'obiettivo furono depravati, criminali".
Questo suo pensiero era il pensiero di tutti i governi che protestarono fortemente contro il dittatore Kamuzu Banda. E' necessario ricordare che il Malawi era controllato finanziariamente, commercialmente e giuridicamente dagli inglesi. Il 1963 è importante per capire che molti stati africani sotto la spinta dell'indipendentismo furono travolti da rivoluzioni interne e guerre civili.
Subito dopo il Franz scrive:
"Tuttavia, nutro un serio dubbio riguardo alla legittimità della posizione assunta dalla filiale e sostenuta dal quartier generale centrale di Brooklyn; ci sono alcune spiegazioni per questo mio dubbio".
I dubbi del Franz sono soltanto delle ridicole considerazioni che non tengono conto delle situazioni interne nel paese caduto in mano ad un criminale dittatore. La sua è una analisi che mira soltanto a denigrare l'operato coerente della WT.
Per capire questo basta leggere "i suoi dubbi" e il passo seguente riportato a pag. 170 del suo libro...
"Nel 1975 ricevetti l'incarico di scrivere qualcosa sull'ultima campagna di terrore suscitata contro i testimoni in Malawi".
In quest'ultimo passaggio si capisce che la WT era rappresentata solo da questo tizio: lui visita il Messico e il Malawi; lui scrive l'argomento cronologia; lui è incaricato di spiegare il termine "ministro"; lui è scelto per spiegare il ruolo di Cristo nelle preghiere... Ma dov'erano tutti gli altri fratelli?
Il Franz sapeva che la WT non avrebbe mai dato peso a tutte queste affermazioni considerandole per quelle che sono, linguaggio ingannevole per causare divisione. Questo è l'atteggiamento tipico degli apostati, mostrarsi insofferenti verso chi ha autorità nella congregazione e a mettere in discussione l’insieme di insegnamenti e principi.
Prima parte.