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  06/11/2009 17:35 | |
Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? Su quali principi può riflettere un Cristiano nel valutare se avvalersi della caritas in un momento di bisogno.
Lo chiedo perché rivolgendosi all’assistente sociale questi ti sostengono attraverso la caritas per dare indumenti e viveri oltre che alloggio per la notte.
Si può usare lo stesso principio esposto in questo articolo o sono cose completamente diverse? Grazie Andrea
*** km 4/08 p. 6 Risposta a domande ***
Risposta a domande
▪ È appropriato che i testimoni di Geova si curino o si ricoverino presso ospedali o case di riposo gestiti da organizzazioni religiose?
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| 06/11/2009 22:51 | |
Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? @ndre@88, 06/11/2009 17.35:
Su quali principi può riflettere un Cristiano nel valutare se avvalersi della caritas in un momento di bisogno.
Lo chiedo perché rivolgendosi all’assistente sociale questi ti sostengono attraverso la caritas per dare indumenti e viveri oltre che alloggio per la notte.
Si può usare lo stesso principio esposto in questo articolo o sono cose completamente diverse? Grazie Andrea
*** km 4/08 p. 6 Risposta a domande ***
Risposta a domande
▪ È appropriato che i testimoni di Geova si curino o si ricoverino presso ospedali o case di riposo gestiti da organizzazioni religiose?
Se per "Cristiano" intendi un testimone di Geova, sarebbe bene che informasse i parenti più stretti delle difficoltà economiche del momento.
Se questi parenti non fossero testimoni di Geova, moralmente sarebbero obbligati ad aiutare il proprio congiunto.
Se i parenti di questo ipotetico cristiano fossero dei testimoni di Geova, oltre al legame di sangue, sarebbero obbligati dalle leggi morali riportate nella Bibbia: sostegno spirituale, fisico ed economico.
Sarebbero peraltro obbligati tutti i testimoni di Geova della sua stessa congregazione e quei fratelli a conoscenza di questa situazione.
Il cristiano in difficoltà economica, dovrebbe rivolgersi liberamente al coordinatore della congregazione il quale, insieme agli altri anziani della congregazione, si attiverebbe in tal senso. (Atti 11:27-30; 20:35).
Il discepolo Giacomo dichiarò: “Se un fratello o una sorella è in uno stato di nudità e mancante del cibo sufficiente per il giorno, e uno di voi dice loro: ‘Andate in pace, riscaldatevi e saziatevi’, ma non date loro le cose necessarie al corpo, di che beneficio è? Così anche la fede, se non ha opere, è in se stessa morta”. — Giacomo 1:27; 2:15-17.
Gli anziani dovrebbero informarsi degli eventuali provvedimenti assicurativi o assistenziali disponibili.
Non si dovrebbe trascurare l'aiuto di alcuni che nella congregazione fossero in grado di prestare aiuto finanziario a livello personale.
Comunque, se non si potesse disporre nulla del genere, gli anziani valuterebbero se necessario che chi si fosse nel bisogno ricevesse assistenza dalla congregazione stessa. Paolo disse: “Si metta nell’elenco la vedova che non abbia meno di sessant’anni, moglie di un solo marito, cui sia resa testimonianza di opere eccellenti”. (1 Timoteo 5:9, 10).
In ultima analisi, se qualcuno volesse richiedere l'intervento della Caritas o di enti caritatevoli, dovrebbe decidere personalmente. Normalmente queste associazioni, anche se legate a gruppi religiosi diversi dalla nostra Confessione, nascono solo per scopi caritatevoli e sociali. Pertanto, usufruire di un servizio potrebbe non implicare un coinvolgimento religioso.
Il discorso cambia in casi di calamità e/o disastri. |
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| 06/11/2009 23:03 | |
Grazie della risposta mi spieghi anche questo?
Il discorso cambia in casi di calamità e/o disastri. |
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Post: 4.407 | Età: 68 | Sesso: Maschile | |
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| 06/11/2009 23:17 | |
@ndre@88, 06/11/2009 23.03:
Grazie della risposta mi spieghi anche questo?
Il discorso cambia in casi di calamità e/o disastri.
In casi di calamità tutte le associazioni di carità e di primo soccorso si prodigano per alleviare i disagi dei disastrati, ed è normale che ne usufruiscono tutti. Una volta superata questa fase, si procederà come ho riportato sopra. |
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| 07/11/2009 14:08 | |
Re: Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? |
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| 07/11/2009 14:10 | |
Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? @ndre@88, 06/11/2009 17.35:
Su quali principi può riflettere un Cristiano nel valutare se avvalersi della caritas in un momento di bisogno.
Lo chiedo perché rivolgendosi all’assistente sociale questi ti sostengono attraverso la caritas per dare indumenti e viveri oltre che alloggio per la notte.
Si può usare lo stesso principio esposto in questo articolo o sono cose completamente diverse? Grazie Andrea
*** km 4/08 p. 6 Risposta a domande ***
Risposta a domande
▪ È appropriato che i testimoni di Geova si curino o si ricoverino presso ospedali o case di riposo gestiti da organizzazioni religiose?
mi scrivi bene la data del ministero ? |
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| 07/11/2009 15:11 | |
Re: Re: Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? principessac, 07/11/2009 14.08:
ma se un fratello a bisogno di aiuto e i fratelli non voglio aiutarlo(visto che non sono obbligati a farlo anche se la Bibbia incoraggia a farlo) a chi si deve rivolgere per avere sostegno materiale ?
Sono obbligati a farlo. Non è un incoraggiamento ma un obbligo morale.
E' stato spiegato bene come intervenire in casi del genere.
Stefania ![[SM=x1061966]](https://img.freeforumzone.it/upload/951927_emot153.gif) Stop à la désinformation |
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Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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| 07/11/2009 15:17 | |
Re: Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? principessac, 07/11/2009 14.10:
mi scrivi bene la data del ministero ?
Si tratta de "Il Ministero del Regno" dell' aprile 2008 pagina 6: "E' appropriato che i testimoni di Geova si curino o si ricoverino presso ospedali o case di riposo gestiti da organizzazioni religiose?"
Admin-Stefania Stop à la désinformation |
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| 07/11/2009 17:39 | |
Re: Re: Re: Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? Amministrazione Forum., 07/11/2009 15.11:
Sono obbligati a farlo. Non è un incoraggiamento ma un obbligo morale.
E' stato spiegato bene come intervenire in casi del genere.
Stefania
ma sai quanti fratelli non aiutano ? ![[SM=g27991]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/91/10972472.gif) |
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| 07/11/2009 18:24 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? principessac, 07/11/2009 17.39:
ma sai quanti fratelli non aiutano ?
Non è un problema nostro. Non siamo interessati alla critica gratuita senza la possibilità di un confronto.
I cristiani sono quelli che applicano i principi biblici nella loro vita.
Admin-Stefania
![[SM=g7310]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/10/2456160.gif) Stop à la désinformation |
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| 07/11/2009 18:25 | |
Grazie Delemme delle risposte te ne chiedo un'altra.
Ipotizziamo che il Cristiano ( Testimone Di Geova) decida di andare alla Caritas, potrebbe il suo gesto essere preso come ipocrisia dalle persone del territorio che lo vedono servirsi di un ente parrocchiale? e qualora questo accadesse come potrebbe mettere a tacere le coscienze più deboli all'interno della Congregazione? Grazie
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| 07/11/2009 18:42 | |
98749976=@ndre@88, 07/11/2009
Grazie Delemme delle risposte te ne chiedo un'altra.
Ipotizziamo che il Cristiano ( Testimone Di Geova) decida di andare alla Caritas, potrebbe il suo gesto essere preso come ipocrisia dalle persone del territorio che lo vedono servirsi di un ente parrocchiale?
Se la poni come una domanda, la risposta devi aspettartela dalle persone del territorio.
Credo di essere stato chiaro nei post precedenti. Il testimone di Geova può percorrere strade diverse. Ma se volesse percorrere quella a cui fai riferimento, considerando che si tratta di un ente caritatevole, potrebbe non trovarci nulla di male nel servirsene per questo scopo.
e qualora questo accadesse come potrebbe mettere a tacere le coscienze più deboli all'interno della Congregazione? Grazie
Nella ipotesi che qualche coscienza fosse turbata, il fratello si assumerebbe le proprie responsabilità.
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| 07/11/2009 19:07 | |
Re: Re: Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? Amministrazione Forum., 07/11/2009 15.17:
Si tratta de "Il Ministero del Regno" dell' aprile 2008 pagina 6: "E' appropriato che i testimoni di Geova si curino o si ricoverino presso ospedali o case di riposo gestiti da organizzazioni religiose?"
Admin-Stefania
GRAZIE |
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| 07/11/2009 19:12 | |
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Un Cristiano nel bisogno può avvalersene? Amministrazione Forum., 07/11/2009 18.24:
Non è un problema nostro. Non siamo interessati alla critica gratuita senza la possibilità di un confronto.
I cristiani sono quelli che applicano i principi biblici nella loro vita.
Admin-Stefania
![[SM=g28002]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/2/30186156.gif) non volevo criticare ma portare all'attenzione una situazione esistente |
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| 07/11/2009 19:14 | |
@ndre@88, 07/11/2009 18.25:
Grazie Delemme delle risposte te ne chiedo un'altra.
Ipotizziamo che il Cristiano ( Testimone Di Geova) decida di andare alla Caritas, potrebbe il suo gesto essere preso come ipocrisia dalle persone del territorio che lo vedono servirsi di un ente parrocchiale? e qualora questo accadesse come potrebbe mettere a tacere le coscienze più deboli all'interno della Congregazione? Grazie
io gli farei il ministero qui riportato |
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| 07/11/2009 20:24 | |
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Re:
@ndre@88, 07/11/2009 18.25:
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Grazie Delemme delle risposte te ne chiedo un'altra.
Ipotizziamo che il Cristiano ( Testimone Di Geova) decida di andare alla Caritas, potrebbe il suo gesto essere preso come ipocrisia dalle persone del territorio che lo vedono servirsi di un ente parrocchiale? e qualora questo accadesse come potrebbe mettere a tacere le coscienze più deboli all'interno della Congregazione? Grazie
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io gli farei il ministero qui riportato
Cosa vuoi dire?
Non so quanto possano essere accumunabili cio che dice il km con l'esposizione che è stata fatta del "problema" anche perchè un conto è dover essere operati o curati in una clinica ( cosa, questa che non rientra nella responsabilità o nel potere di alcun parente o fratello)e un conto è usufruire di un servizio che comunque potrebbe essere vano se si è sostenuti dai famigliari o dalla congregazione. |
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| 08/11/2009 08:29 | |
@ndre@88, 07/11/2009 20.24:
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Re:
@ndre@88, 07/11/2009 18.25:
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Grazie Delemme delle risposte te ne chiedo un'altra.
Ipotizziamo che il Cristiano ( Testimone Di Geova) decida di andare alla Caritas, potrebbe il suo gesto essere preso come ipocrisia dalle persone del territorio che lo vedono servirsi di un ente parrocchiale? e qualora questo accadesse come potrebbe mettere a tacere le coscienze più deboli all'interno della Congregazione? Grazie
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io gli farei il ministero qui riportato
Cosa vuoi dire?
Non so quanto possano essere accumunabili cio che dice il km con l'esposizione che è stata fatta del "problema" anche perchè un conto è dover essere operati o curati in una clinica ( cosa, questa che non rientra nella responsabilità o nel potere di alcun parente o fratello)e un conto è usufruire di un servizio che comunque potrebbe essere vano se si è sostenuti dai famigliari o dalla congregazione.
"Forse Principessac vuole dire: Io gli farei leggere il Ministero del Regno."
Vorrei far presente un particolare non insignificante. La rubrica "Risposte a domande" del "Ministero" prende in esame fatti o situazioni accaduti per i quali non bastano i principi diretti esposti nella Bibbia. La domanda, appunto si presenta con queste parole: "E' appropriato che..." e sottintende una responsabilità soggettiva basata sulla conoscenza e sulla maturità cristiana di ognuno. Si tratta di una libertà di coscienza individuale.
Questo vuol dire anche che chi ha una coscienza debole non può pretendere che chi ha una coscienza più "forte" debba sempre e comunque "violentarla" per far piacere a coloro che probabilmente hanno sempre qualcosa da ridire su tutto.
Ognuno risponde personalmente di quel "E' appropriato che...". |
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| 08/11/2009 12:11 | |
F.Delemme, 08/11/2009 8.29:
"Forse Principessac vuole dire: Io gli farei leggere il Ministero del Regno."
Vorrei far presente un particolare non insignificante. La rubrica "Risposte a domande" del "Ministero" prende in esame fatti o situazioni accaduti per i quali non bastano i principi diretti esposti nella Bibbia. La domanda, appunto si presenta con queste parole: "E' appropriato che..." e sottintende una responsabilità soggettiva basata sulla conoscenza e sulla maturità cristiana di ognuno. Si tratta di una libertà di coscienza individuale.
Questo vuol dire anche che chi ha una coscienza debole non può pretendere che chi ha una coscienza più "forte" debba sempre e comunque "violentarla" per far piacere a coloro che probabilmente hanno sempre qualcosa da ridire su tutto.
Ognuno risponde personalmente di quel "E' appropriato che...".
mi scuso per la mancanza di tatto ![[SM=g27995]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/95/8398500.gif) |
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| 08/11/2009 12:35 | |
principessac, 08/11/2009 12.11:
mi scuso per la mancanza di tatto
![[SM=g7444]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/44/2367192.gif) Succede.
Gepy ![[SM=g7294]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/94/2355962.gif) "...poiché dove andrai tu andrò io, e dove passerai la notte tu passerò la notte io. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio il mio Dio. Dove morirai tu morirò io, e là sarò sepolta."
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