| | | OFFLINE | Post: 2.069 Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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19/07/2009 19:50 | |
Avevo deciso di non rispondere più a tutto lo schifo che presenta ilnonnononsa e a tutti coloro che lo sostengono in quest'opera da immondezzaio.
Ho preso un "Ministero del Regno" del 1997 sui funerali ai disassociati:
Che dire se il deceduto era disassociato? Normalmente la congregazione non si interesserebbe del funerale. Non verrà usata la Sala del Regno. Se la persona aveva dato prova di pentimento e manifestato il desiderio di essere riassociata, un fratello potrebbe sentirsi in coscienza di pronunciare un discorso biblico nella camera mortuaria o al cimitero, per dare testimonianza agli increduli e confortare i familiari. Prima di decidere in tal senso, però, sarebbe saggio che si consultasse col corpo degli anziani e tenesse conto del loro parere. In situazioni in cui non sarebbe saggio che tale fratello pronunciasse il discorso, potrebbe essere appropriato che un fratello appartenente alla famiglia del deceduto pronunciasse un discorso per consolare i parenti.
Come avete potuto constatare, questo verme, di questo si tratta, non fa altro che citare cose che i testimoni di Geova non praticano affatto.
Che schifo di gente.
Admin-Stefania [Modificato da Amministrazione Forum. 19/07/2009 19:51] Stop à la désinformation |
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| | | OFFLINE | Post: 7.191 Post: 4.407 | Età: 68 | Sesso: Maschile | |
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19/07/2009 20:06 | |
La verità non si può nascondere. L'abbiamo svergognato tante volte. Quello che mi rattrista è che alcuni hanno il coraggio barbaro di alimentare le discussioni di questo criminale.
Uno che firma discussioni NON SUE che credibilità può avere?
In merito alla discussione che ha aperto altrove sui funerali dei disassociati, come sua abitudine, presenta scritti di un secolo addietro, facendo capire che OGGI I TESTIMONI DI GEOVA OPERANO IN TAL SENSO.
E' stato scritto che è un criminale non chi riceve un avviso di garanzia, ma CHI E' SMENTITO. Questo tizio e i suoi estimatori si comportano da criminali.
Così apre la sua insulsa discussione:
Nessun testimone di Geova deve celebrare o partecipare alle esequie funebri di un ex geovista che è stato disassociato e divenuto un apostata. Questo vale anche se il defunto è un parente stretto: padre, madre, fratello, sorella ecc.
PIU' CHIARO DI COSI'?
ALTRO CHE IMMONDEZZAIO, QUESTA E' LA FECCIA DELL'UMANITA'. |
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| | | OFFLINE | Post: 2.069 Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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20/07/2009 09:13 | |
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20/07/2009 09:22 | |
Re: Il funerale e lo schifo
Che dire se il deceduto era disassociato? Normalmente la congregazione non si interesserebbe del funerale. Non verrà usata la Sala del Regno. Se la persona aveva dato prova di pentimento e manifestato il desiderio di essere riassociata, un fratello potrebbe sentirsi in coscienza di pronunciare un discorso biblico nella camera mortuaria o al cimitero, per dare testimonianza agli increduli e confortare i familiari. Prima di decidere in tal senso, però, sarebbe saggio che si consultasse col corpo degli anziani e tenesse conto del loro parere. In situazioni in cui non sarebbe saggio che tale fratello pronunciasse il discorso, potrebbe essere appropriato che un fratello appartenente alla famiglia del deceduto pronunciasse un discorso per consolare i parenti.
Sui vari insulti gratuiti che sono piovuti sul nonnosa no comment e poi sono io che devo essere messa in premoderazione.... Ma faccio notare che quanto ho quotato si riferisce al funerale del tdg dissociato ma se non si è pentito, quanto scritto sopra non vale e quindi quello che scrive Nonnosa è vero?
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| | | OFFLINE | Post: 2.069 Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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20/07/2009 09:33 | |
Re: Re: Il funerale e lo schifo (titti75), 20/07/2009 9.22:
Che dire se il deceduto era disassociato? Normalmente la congregazione non si interesserebbe del funerale. Non verrà usata la Sala del Regno. Se la persona aveva dato prova di pentimento e manifestato il desiderio di essere riassociata, un fratello potrebbe sentirsi in coscienza di pronunciare un discorso biblico nella camera mortuaria o al cimitero, per dare testimonianza agli increduli e confortare i familiari. Prima di decidere in tal senso, però, sarebbe saggio che si consultasse col corpo degli anziani e tenesse conto del loro parere. In situazioni in cui non sarebbe saggio che tale fratello pronunciasse il discorso, potrebbe essere appropriato che un fratello appartenente alla famiglia del deceduto pronunciasse un discorso per consolare i parenti.
Sui vari insulti gratuiti che sono piovuti sul nonnosa no comment e poi sono io che devo essere messa in premoderazione.... Ma faccio notare che quanto ho quotato si riferisce al funerale del tdg dissociato ma se non si è pentito, quanto scritto sopra non vale e quindi quello che scrive Nonnosa è vero?
Non è affatto vero che i testimoni di Geova non partecipano alle esequie di un disassociato.
Lei e ilnonnononsa fate salti mortali per inventarvi le cose.
Si parla dell'utilizzo della Sala del Regno e se pronunciare un discorso biblico.
Se il disassociato era un apostata o un intollerante, sarà cura dei fratelli appartenenti al nucleo familiare del deceduto interessarsi dell'eventuale discorso.
Invece di sostenere ipocrite falsità, cerchi di manifestare spirito cristiano confermando che questo tizio FA SCHIFO.
Stefania Stop à la désinformation |
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| | | OFFLINE | Post: 1.101 Post: 1.040 | Sesso: Maschile | |
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20/07/2009 10:35 | |
Re: Re: Il funerale e lo schifo (titti75)
Che dire se il deceduto era disassociato? Normalmente la congregazione non si interesserebbe del funerale. Non verrà usata la Sala del Regno.
Gentile signora, il punto è chiaro. Normalmente, vuol dire di regola non è compito della Congregazione interessarsi del funerale ma è compito dei parenti.
Qui non si dice che non possiamo partecipare ad un funerale di un disassociato, cosa che a lei è sfuggita.
Se la persona aveva dato prova di pentimento e manifestato il desiderio di essere riassociata, un fratello potrebbe sentirsi in coscienza di pronunciare un discorso biblico nella camera mortuaria o al cimitero, per dare testimonianza agli increduli e confortare i familiari. Prima di decidere in tal senso, però, sarebbe saggio che si consultasse col corpo degli anziani e tenesse conto del loro parere.
In questo passaggio è messo in risalto che UN FRATELLO potrebbe pronunciare un discorso funebre se il disassociato aveva dato prova di pentimento o voleva essere riassociato.
Non c'è scritto che non possiamo partecipare ad un funerale di un disassociato.
In situazioni in cui non sarebbe saggio che tale fratello pronunciasse il discorso, potrebbe essere appropriato che un fratello appartenente alla famiglia del deceduto pronunciasse un discorso per consolare i parenti.
Questo punto, CHIARAMENTE fa capire che se il disassociato defunto non avesse mostrato pentimento, allora il discorso funebre potrebbe essere pronunciato da un parente testimone di Geova. Non è detto che non possiamo partecipare al funerale o fare le condoglianze ai parenti anche se fra loro ci fosse qualche disassociato.
Sui vari insulti gratuiti che sono piovuti sul nonnosa no comment e poi sono io che devo essere messa in premoderazione.... Ma faccio notare che quanto ho quotato si riferisce al funerale del tdg dissociato ma se non si è pentito, quanto scritto sopra non vale e quindi quello che scrive Nonnosa è vero?
Lei fa finta di non vedere o non capire. Questo signore, è stato ampiamente dimostrato, presenta cose in modo da ingannare le persone. In un altro forum ha presentato del materiale FIRMANDOLO come suo ed è STATO DIFFIDATO (il gestore del sito si è scusato ed ha cancellato la discussione, questo tizio non si è degnato nemmeno di rispondere).
Stefania ha tutti i buoni motivi per dichiarare falso questo tizio, mentre lei non ha nessun motivo per giustificarlo. Se lo fa, vuol dire che ne condivide l'operato.[Modificato da csssstrinakria 09/12/2013 16:47] |
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21/07/2009 10:03 | |
Re: Re: Re: Il funerale e lo schifo csssstrinakria, 20/07/2009 10.35:
(titti75)
Che dire se il deceduto era disassociato? Normalmente la congregazione non si interesserebbe del funerale. Non verrà usata la Sala del Regno.
Gentile signora, il punto è chiaro. Normalmente, vuol dire di regola non è compito della Congregazione interessarsi del funerale ma è compito dei parenti.
Qui non si dice che non possiamo partecipare ad un funerale di un disassociato, cosa che a lei è sfuggita.
Se la persona aveva dato prova di pentimento e manifestato il desiderio di essere riassociata, un fratello potrebbe sentirsi in coscienza di pronunciare un discorso biblico nella camera mortuaria o al cimitero, per dare testimonianza agli increduli e confortare i familiari. Prima di decidere in tal senso, però, sarebbe saggio che si consultasse col corpo degli anziani e tenesse conto del loro parere.
In questo passaggio è messo in risalto che UN FRATELLO potrebbe pronunciare un discorso funebre se il disassociato aveva dato prova di pentimento o voleva essere riassociato.
Non c'è scritto che non possiamo partecipare ad un funerale di un disassociato.
In situazioni in cui non sarebbe saggio che tale fratello pronunciasse il discorso, potrebbe essere appropriato che un fratello appartenente alla famiglia del deceduto pronunciasse un discorso per consolare i parenti.
Questo punto, CHIARAMENTE fa capire che se il disassociato defunto non avesse mostrato pentimento, allora il discorso funebre potrebbe essere pronunciato da un parente testimone di Geova. Non è detto che non possiamo partecipare al funerale o fare le condoglianze ai parenti anche se fra loro ci fosse qualche disassociato.
Sui vari insulti gratuiti che sono piovuti sul nonnosa no comment e poi sono io che devo essere messa in premoderazione.... Ma faccio notare che quanto ho quotato si riferisce al funerale del tdg dissociato ma se non si è pentito, quanto scritto sopra non vale e quindi quello che scrive Nonnosa è vero?
Lei fa finta di non vedere o non capire. Questo signore, è stato ampiamente dimostrato, presenta cose in modo da ingannare le persone. In un altro forum ha presentato del materiale FIRMANDOLO come suo ed è STATO DIFFIDATO (il gestore del sito si è scusato ed ha cancellato la discussione, questo tizio non si è degnato nemmeno di rispondere).
Stefania ha tutti i buoni motivi per dichiarare falso questo tizio, mentre lei non ha nessun motivo per giustificarlo. Se lo fa, ne condivide l'operato.
Il Nonnosa non aveva torto visto che il pensiero della società è sempre mal indirizzato nei confronti degli ex-testimoni di Geova, insultarlo e dargli del bugiardo è del tutto fuori luogo e comunque anticristiano, leggete quest'articolo dopo di che vi invito a riconsiderare il titolo e le parole offensive del post poichè quello che dice il nonno è tutto vero:
*** w77 15/11 pp. 699-700 Lutto e funerali: Per chi? ***
FUNERALI PER I DISASSOCIATI?
Comunque, supponete che il defunto sia un disassociato, qualcuno che per una ragione o per l’altra è stato espulso dalla congregazione cristiana. In “Domande dai lettori” (La Torre di Guardia, 1963, pag. 255) si leggeva che non era corretto tenere un funerale per un disassociato. L’articolo conteneva questo commento: “Non vogliamo mai dare agli estranei l’impressione che una persona disassociata fosse accettevole nella congregazione quando in effetti non lo era, ma era stata disassociata da essa”. Non vi sono eccezioni nel predisporre un funerale per un disassociato?
Prima di rispondere a questa domanda è bene riassumere in breve il soggetto della disassociazione. Essa ha una base scritturale come si può vedere da I Corinti capitolo 5, dove l’apostolo Paolo comanda di disassociare un immorale. Ma solo nel 1952 il popolo di Geova dei tempi moderni agì in tal senso spinto dalla crescente urgenza. Avendo forte zelo per la giustizia e odio per ciò che è malvagio, stabilirono norme per quelli che prendono la direttiva al fine di mantenere pure le congregazioni sotto l’aspetto spirituale, dottrinale e morale.
Nel corso degli anni il popolo di Geova ha compreso sempre più chiaramente il provvedimento della disassociazione. Non solo sono state date istruzioni particolareggiate, ma si è compreso sempre meglio che bisogna esercitare sapienza e amore, oltre che giustizia. Hanno visto la necessità di mostrare misericordia a chi è veramente pentito, e di considerare le circostanze attenuanti e qualsiasi evidenza di sincero dolore. In anni molto recenti è stato pure indicato che c’è differenza tra il comportamento che i cristiani dovrebbero tenere verso un ben noto peccatore o un pericoloso apostata e verso uno che è considerato come “un uomo delle nazioni”, a cui si può usare la comune cortesia del saluto. — Matt. 18:17; 2 Giov. 9, 10.
Sembra si possa fare questa distinzione anche in relazione al funerale di un disassociato. Una congregazione cristiana non vorrebbe che il suo buon nome fosse macchiato essendo messo in relazione con qualcuno a cui si applicasse II Giovanni 9, 10, neppure nel caso della sua morte. Ma supponiamo che un disassociato abbia dato qualche segno di sincero pentimento e sia venuto alle adunanze e abbia manifestato il desiderio d’essere riaccettato nella congregazione. Allora, se gli anziani pensano che il fatto non turberebbe la pace e l’armonia della congregazione né recherebbe disonore sul popolo di Dio, non c’è nulla in contrario a che un anziano pronunci un discorso. Come fanno a sapere se Geova l’ha già perdonato o no, dal momento che c’è qualche segno di pentimento? Forse gli anziani aspettavano, giustamente, volendo essere sicuri che il suo apparente pentimento fosse sincero. È ovvio che ciascun caso è diverso, per cui dovrebbe essere giudicato in base ai fatti. Certo, se si pronuncia il discorso funebre, si baderà di non indugiare su questioni personali né di fare alcuna dichiarazione positiva riguardo a se sarà risuscitato. Ma si potrebbe senz’altro fare una buona considerazione basata sulle Scritture e dare una buona testimonianza.
Per giunta, non dobbiamo trascurare due delle ragioni fondamentali per cui si disassocia un trasgressore. Una è di farlo tornare in sé, se possibile. L’altra è di proteggere la congregazione dalla sua cattiva influenza. Nessuna di queste due ragioni avrebbe valore ora, poiché il disassociato è deceduto. Anche se un disassociato ha continuato ad essere per così dire un semplice “uomo delle nazioni”, un discorso funebre basato sulle Scritture può servire a diversi scopi buoni, come abbiamo già detto: Può confortare i familiari e dare testimonianza a quelli di fuori. Il fatto stesso che sia data un’eccellente testimonianza può essere di conforto e di consolazione per i familiari del defunto, indipendentemente dalle circostanze.
[Modificato da csssstrinakria 09/12/2013 16:48] |
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21/07/2009 10:23 | |
Re: Re: Re: Re: Il funerale e lo schifo 95774236=(titti75), 21/07/2009 10.03
Il Nonnosa non aveva torto visto che il pensiero della società è sempre mal indirizzato nei confronti degli ex-testimoni di Geova, insultarlo e dargli del bugiardo è del tutto fuori luogo e comunque anticristiano, leggete quest'articolo dopo di che vi invito a riconsiderare il titolo e le parole offensive del post poichè quello che dice il nonno è tutto vero:
*** w77 15/11 pp. 699-700 Lutto e funerali: Per chi? ***
E' SEMPLICEMENTE SQUALLIDO QUELLO CHE LEI AFFERMA.
IL SUO ASSISTITO E' SEMPLICEMENTE UN INFAME.
SE LO VUOLE DIFENDERE, LO FACCIA ALTROVE.
HA SCRITTO CHE ANCORA OGGI I TESTIMONI DI GEOVA NON POSSONO ASSISTERE A FUNERALI E PARTECIPARE ALLE ESEQUIE DI UN DISASSOCIATO.
LA COSA E' FALSA E SONO STATE PRESENTATE ANCHE LE PUBBLICAZIONI.
RIPORTARE INFORMAZIONI DI MOLTI DECENNI FA E PRESENTARLE COME SE FOSSERO ATTUALI E' DISONESTO.
NON C'E' PIU' MOTIVO CHE LEI CONTINUI QUESTA DISCUSSIONE. Stop à la désinformation |
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09/12/2013 16:49 | |
Il lupo perde il pelo e non il vizio?
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