Genesi 3:22

La scrittura dimostra che "Adamo non fu ingannato, Eva si".

Adamo sapeva a cosa andava incontro, cioè che non avrebbe meritato l'albero della vita eterna e che quindi il suo tempo sarebbe finito come quello degli animali.Non era un ragazzino sprovveduto e ignaro a cosa andava incontro.

Eva credette al serpente che gli fece intendere che Dio gli nascondeva qualcosa, che gli negava l'immortalità.
Non ebbe più fede in Dio, per la mira delle sue ambizioni.

Secondo me è certo che a Eva non gli importava proprio un bel niente il pensare per i fatti propri che cosa mangiare oppure no, la libertà di decidere come gli pareva bene secondo una sua personale opinione simile a Dio, tanto che lo fece tranquillamente, cioè era in potere di farlo, come Dio gli aveva concesso.


Il farlo in se stesso non gli valeva proprio la candela, e satana lo sapeva, doveva perciò indurla a credere da se stessa di divenire simile a Dio, nel senso a lui uguale o simile tanto da non poterla mettere a morte.

Quando mangiò il frutto non poteva accusare il serpente di averla ingannata perchè adesso poteva regolarsi come gli pareva, ma perchè non divenne immortale.
Era questo il dono del serpente per sedurre Eva , e in nome di questa menzogna ha continuato nei secoli a sedurre i suoi stessi figli., e che riprova quello che Eva si era creduto nell'Eden.
Ai figli gli è bastato presentarsi come spirito di chi è morto, ma con Eva, chi gli presentava come avo morto per indurla a continuare a credere nella sua menzogna di immortalità?.


Comunque tornando a Eva Tale consapevolezza di inganno non gli venne a seguito quando dopo centinaia di anni morì, ma evidentemente si aspettava un mutamento di stato di natura, e dato che non l'ebbe appena mangiò il frutto, si accorse di essere stata una sciocca e ingenua, soggetta come prima al potere di Dio la quale promise che "positivamente morirete".
E si vergognò...si perchè gli era fallito...il pentimento dei coccodrilli.

Se il suo caso lo paragoniamo a quello del ragazzino che gli stai a dire non toccare il fuoco che ti bruci, eppoi non convinto ce li mette le mani, poi scottandosi e piangendo, questo per me è buonismo nei confronti loro, tali che possiamo giudicare eccessivo il giudizio di Dio nei confronti di Adamo e Eva..


Guardate lo stesso sacrificio di Cristo, fedele ottiene quello che Eva voleva raggiungere facendo la furba, altro che sprovveduta.

In pratica l'immortalità come spirito vivente.
Inutile dire che questa è perfezione ai massimi livelli.
Anche la nota che Cristo nasce da una donna vergine è di paragone ad Eva nel suo stato di verginità da parte di Adamo.
Perchè in tale stato ha permesso la nascita del regno di satana, di cui egli così potè riceverne l'autorità sui suoi figli.
Come dire che gli fu da madre adottiva; come Maria lo fu di Cristo.