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Post: 44 | Città: IMOLA | Età: 36 | Sesso: Maschile | |
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  27/03/2009 21:05 | |
Si può mantenere l’esemplarità subendo un fallimento? Avrei piacere di ricevere informazioni su questo argomento grazie.
Un fallimento giudiziario può avere delle ripercussioni verso l’esemplarità di un fratello?
Ad esempio un anziano di congregazione, verrebbe rimosso dal suo incarico se dovesse fallire con il suo lavoro?
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Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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| 27/03/2009 22:57 | |
Re: Si può mantenere l’esemplarità subendo un fallimento? @ndre@88, 27/03/2009 21.05:
Avrei piacere di ricevere informazioni su questo argomento grazie.
Un fallimento giudiziario può avere delle ripercussioni verso l’esemplarità di un fratello?
Ad esempio un anziano di congregazione, verrebbe rimosso dal suo incarico se dovesse fallire con il suo lavoro?
A certe domande non sempre si può rispondere in modo diretto.
Qual è la causa del fallimento? Ci sono delle responsabilità soggettive?
Se si è falliti a causa di una truffa? Le motivazioni possono essere tante.
Se non c'è "malafede" e il fallimento non ha causato "scandalo" saranno gli anziani della congregazione di appartenenza a valutare la questione.
Facciamo tutto il possibile per onorare i nostri impegni finanziari e vogliamo che il nostro “Sì significhi Sì” quando si tratta di pagare un debito. (Matt. 5:37; Sal. 37:21)
Per approfondire l'argomento puoi scrivere direttamente alla nostra email: testimonidigeova@email.it
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Post: 277 | Sesso: Maschile | |
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| 29/03/2009 14:14 | |
Dipende dalle circostanze, un fallimento in sé non significa nulla rispetto alla coscienza cristiana, altro discorso sarebbe una bancarotta fraudolenda, cioè dichiarare un fallimento che non c'è per non pagare i debiti... ovviamente non è possibile rispondere senza conoscere i dettagli, ad anche per un corpo di anziani potrebbe essere molto difficile determinare la volontarietà o meno, se non ci sono sentenze di un giudice.
Shalom [Modificato da barnabino 29/03/2009 14:14] --------------------------------------------------------------------
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| 30/03/2009 19:28 | |
Grazie.
Vediamo se ho capito, il fallimento potrebbe avere a che fare con l’esemplarità, se non fosse sincero ma fraudolento in tal caso si perderebbe, a ragione, l’esemplarità. Ad ogni modo la questione deve essere sottoposta ad un comitato il quale valuterà caso per caso.
Ho capito bene?
Altra domanda:
E se fossero coinvolti altri all’interno della congregazione? Ovvero un fratello fallisce a danno di altri fratelli? In questo caso sarebbero chiamati in causa altri aspetti?
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Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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| 31/03/2009 00:11 | |
@ndre@88, 30/03/2009 19.28:
Grazie.
Vediamo se ho capito, il fallimento potrebbe avere a che fare con l’esemplarità, se non fosse sincero ma fraudolento in tal caso si perderebbe, a ragione, l’esemplarità. Ad ogni modo la questione deve essere sottoposta ad un comitato il quale valuterà caso per caso.
Ho capito bene?
Altra domanda:
E se fossero coinvolti altri all’interno della congregazione? Ovvero un fratello fallisce a danno di altri fratelli? In questo caso sarebbero chiamati in causa altri aspetti?
La risposta è stata data. Il fallimento rientra (a danno di chicchessia) nelle norme contemplate dal diritto civile e se fraudolento, dalle norme penali. Stop à la désinformation |
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Post: 44 | Città: IMOLA | Età: 36 | Sesso: Maschile | |
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| 06/04/2009 19:08 | |
Forse mi sono spiegato male, non intendevo secondo il diritto civile o penale, ma secondo teocrazia.
Ora secondo teocrazia, se fossero coinvolti altri all’interno della congregazione? Ovvero un fratello fallisce a danno di altri fratelli della propia congregazione?
Anche in questo caso si applica il commento:
A certe domande non sempre si può rispondere in modo diretto.
Qual è la causa del fallimento? Ci sono delle responsabilità soggettive?
Se si è falliti a causa di una truffa? Le motivazioni possono essere tante.
Se non c'è "malafede" e il fallimento non ha causato "scandalo" saranno gli anziani della congregazione di appartenenza a valutare la questione.
Facciamo tutto il possibile per onorare i nostri impegni finanziari e vogliamo che il nostro “Sì significhi Sì” quando si tratta di pagare un debito. (Matt. 5:37; Sal. 37:21)
Grazie @ndre@
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Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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| 06/04/2009 21:24 | |
@ndre@88, 06/04/2009 19.08:
Forse mi sono spiegato male, non intendevo secondo il diritto civile o penale, ma secondo teocrazia.
Ora secondo teocrazia, se fossero coinvolti altri all’interno della congregazione? Ovvero un fratello fallisce a danno di altri fratelli della propia congregazione?
Anche in questo caso si applica il commento:
A certe domande non sempre si può rispondere in modo diretto.
Qual è la causa del fallimento? Ci sono delle responsabilità soggettive?
Se si è falliti a causa di una truffa? Le motivazioni possono essere tante.
Se non c'è "malafede" e il fallimento non ha causato "scandalo" saranno gli anziani della congregazione di appartenenza a valutare la questione.
Facciamo tutto il possibile per onorare i nostri impegni finanziari e vogliamo che il nostro “Sì significhi Sì” quando si tratta di pagare un debito. (Matt. 5:37; Sal. 37:21)
Grazie @ndre@
Quello che è stato scritto si applica a tutti, testimoni di Geova compresi. Stop à la désinformation |
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