Le opere sociali della chiesa cattolica: 1° e 2° parte

Solo dai proventi derivanti dall'8 per mille sul gettito totale dell'Irpef il Vaticano intasca una cifra attorno al miliardo di euro.
Questo miliardo serve per le FAMOSE OPERE SOCIALI?

Questo è il resoconto della CEI (Conferenza episcopale italiana):
Sostentamento del clero (34%) e delle “esigenze di culto” (46%).
Avete letto bene, l'OTTANTAXCENTO è volato via.
Resta il 20%, è destinato alle opere sociali e interventi caritatevoli?

Un altro miliardo di euro lo Stato lo sborsa nei modi più disparati come: "stipendio degli insegnanti di religione", "finanziamenti delle scuole e dell'università cattoliche", "fornitura dei servizi idrici alla Città del Vaticano", "Università Campus Biomedico dell'Opus Dei", "assunzione a ruolo degli insegnanti di religione", "buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche", "fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari", "ristrutturazione di edifici religiosi", "stipendi dei cappellani militari", "fondo di previdenza del clero", "Ospedale di san Pio a San Giovan Rotondo", "costruzione di edifici di culto".

Naturalmente, non sono contemplati i contributi dati da regioni, province e comuni.

STORIA DI DUE MILIARDI DI EURO PER LE OPERE SOCIALI.

E ancora c'è qualche squallida figura che fa dell'ironia sulle opere sociali dei testimoni di Geova?

E' giusto precisare che si parla solo dell'Italia. In altri paesi del mondo, la chiesa cattolica ed altre chiese protestanti ed evangeliche percepiscono a titolo diverso dei contributi per opere sociali.

LE CHIESE NON SPENDONO UN SOLDO PROPRIO PER IL TERZO MONDO, SEMMAI SUI CONTRIBUTI RICEVUTI A QUALSIASI TITOLO, MOLTO RESTA NELLE LORO ABBONDANTI FORZIERI.

DITELA LA VERITA' UNA VOLTA PER SEMPRE E SMETTETE DI FARE GLI IPOCRITI. AL TERZO MONDO ARRIVA LO SCARTO DI QUELLO CHE LA CHIESA O LE CHIESE "CRISTIANE" RICEVONO DALLE ISTITUZIONI.

Sono cifre considerevoli che scremate all'osso offrono uno scenario desolante.

Admin-Stefania

Si è scoperto che molte imposte gli enti ecclesiastici non le pagano autocertificandosi come “non commerciali”. Una truffa questa, che la Corte di Cassazione aveva messo in chiaro con una sentenza dell'8 marzo 2004 dove tra l'altro era detto che: un centro di assistenza per bambini e anziani gestito dalle suore del
Sacro Cuore dell'Aquila non poteva essere esentato dall'imposta, avendo fatto pagare rette regolari ai suoi ospiti; e stabilito alle stesse di pagare 70 mila euro di arretrati al comune di residenza. Dato che questo principio poteva valere per i tanti casi simili esistenti, richiamando così la Chiesa a pagare il dovuto, i governi Berlusconi e Prodi sono corsi a dare una mano al Vaticano: il primo, allegando alla Finanziaria 2006 un provvedimento temporaneo di sospensione del pagamento, il secondo approvando una misura definitiva che garantisce furbescamente l'esenzione agli enti “non esclusivamente commerciali”. In pratica è sufficiente che le imprese commerciali gestite da preti e suore siano dotate di una cappella dove pregare negli intervalli per rientrare in questa singolare e truffaldina categoria.

Alla faccia delle opere sociali.

Quante cose fanno aprire gli occhi. Naturalmente stiamo parlando di OGGI e non dell'800.

Gepy

Sovente i nostri detrattori, non avendo altro da fare, ci accusano che non ci impegniamo in opere sociali, non facciamo volontariato e non costruiamo case di riposo e ospedali. Chi non conosce lo scopo di queste degradazioni cerebrali, potrebbe essere indotto all’inganno. Le informazioni sono pretestuose e poco oneste.
E’ come accusare un parrucchiere di non vendere carne.
Il parrucchiere è parrucchiere e svolge i compiti assegnati alla sua categoria, lo stesso dicasi del carnezziere o macellaio. Chi afferma cose lontane da questa evidente realtà, è solo un sobillatore ed un meschino (spesso appartengono al sesso femminile a leggere i loro profili).
Innanzitutto precisiamo che la nostra Confessione è un ENTE DI CULTO. Pertanto sarebbe opportuno che chi ci accusa, dimostrasse quel minimo di materia grigia utile alla comprensione delle cose più elementari. A questi terroristi della disinformazione e del razzismo dedichiamo le finalità della nostra Confessione.
Dal nostro Statuto: "La Congregazione...La quale si ispira alla Sacra Bibbia ed opera affinché essa sia diffusa, letta e messa in pratica - promuove e realizza ogni opportuna attività diretta a favorire il pieno soddisfacimento di questa finalità di fede".
Come Gesù, anche i testimoni di Geova sono oggi conosciuti principalmente come evangelizzatori.
La loro opera si concentra PRINCIPALMENTE sulla buona notizia del Regno dei cieli, lo strumento con cui Dio porterà la pace su tutta la terra. — Matteo 24:14.

Chiaramente questo vuol dire che chi ci accusa lo fa sapendo che dice delle bugie sul nostro conto. Se la bellezza sta negli occhi di chi guarda, nella bocca di chi parla cosa dovrebbe esserci?
Non possiamo pretendere molto da questi tizi che hanno fatto della degradazione il loro vivere quotidiano. A detta anche dei nostri critici, QUELLI SERI E NON QUELLI PRESENTI IN CERTI FORUM che si stanno sfaldando alla luce del sole, un ente di religione e di culto come quello nostro, con essenziale fine di religione, di culto e di istruzione è uno dei migliori per organizzazione e diffusione della Parola di Dio.

Le loro opinioni lasciano il tempo che trovano. Alcuni pensano di essere così numerosi (sono semplicemente un numero esiguo e inconsistente) da farle credere che non dormiamo più la notte. Lasciamoglielo credere, ci dispiace se si dovessero svegliare e restare delusi. Hanno fatto la scelta di farsi abbindolare da venditori ambulanti di parole.

Se si fossero impegnati in opere sociali come fanno i testimoni di Geova, avrebbero di che vantarsi.

A completare il mio post, Barnaba1977 aggiunge:

"Mentre degli oltre 7 milioni di TdG tutti devono impegnarsi nella loro opera, l'impegno nella chiesa viene demandato ad una ristretta cerchia di preti (pedofili?) e suore missionarie. Al (poco) credente laico viene lasciato, oltre all'ignoranza, l'onore di lavarsi la coscienza con l'obolo domenicale.

Che ipocrisia!"



Caro Barnaba, condivido il tuo dire. Il messaggio biblico è rivolto AI CRISTIANI e se le altre denominazioni religiose non sono interessate alla divulgazione del messaggio divino dimostra questo che cristiani non sono.
Il comando di "predicare la Parola" non è rivolto solo ai testimoni di Geova ma A TUTTI. I testimoni di Geova prendono sul serio questo invito/comando.