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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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L'origine del male..

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2008 17:04
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27/12/2008 17:39

Ripropongo una domanda che ho appena fatto su un altro forum.. qui magari mi interesserà conoscere la "visione" TDG della tematica..

-----

Credo sia uno dei gomitoli piu' intricati da "districare" per chi vuole interessarsi di spiritualità e di tematiche esistenziali.

In effetti non è facile capire perchè Dio abbia creato il male.. o comunque creato degli esseri, i quali, avevano in sè, la possibilità di far del male..

E' un po' come costruire una macchina, con dentro la possibilità che si rompa... se io sono un bravo costruttore, ridurro' questa possibilità al minimo.. se sono Dio, la ridurrei a ZERO.. non trovate?

Oppure il male è necessario? E se lo è, non è cinico consentirne l'uso seppure con un fine?

Che ne pensate?


27/12/2008 18:04

Ciao Alex,

fai l'ottimo esempio della macchina che si rompe. Ecco, diciamo che se tutte le macchine fossero indistruttibili allora non ci sarebbe più nessun incidente mortale. Ma se tutte le macchine fossero indistruttibili allora tutte le macchine sarebbero uguali a Dio, cioè immortali, indistruttibili.

Il male, la possibilità di subire il male, è la diretta conseguenza del non essere indistruttibili, del non essere immortali, ed allo stesso tempo della possibilità di operare liberamente le proprie scelte.

Quindi il male IMHO è una conseguenza del libero arbitrio e della contingenza della natura umana.
27/12/2008 18:42

Dio ci ha creati con il libero arbitrio.

La Ferrari costruisce bolidi da oltre 300 km/h ma non ci devi andare per forza a quella velocità [SM=g11168] [SM=g8674]
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Re:
NewWorldOne, 27/12/2008 18.04:

Ciao Alex,

fai l'ottimo esempio della macchina che si rompe. Ecco, diciamo che se tutte le macchine fossero indistruttibili allora non ci sarebbe più nessun incidente mortale. Ma se tutte le macchine fossero indistruttibili allora tutte le macchine sarebbero uguali a Dio, cioè immortali, indistruttibili.

Il male, la possibilità di subire il male, è la diretta conseguenza del non essere indistruttibili, del non essere immortali, ed allo stesso tempo della possibilità di operare liberamente le proprie scelte.

Quindi il male IMHO è una conseguenza del libero arbitrio e della contingenza della natura umana.




Non parlavo di immortalità.. parlavo del fatto che un bambino muore di cancro a 2 anni, e magari un'altro diventa adulto e muore a 90 anni, magari dopo una vita di nefandezze e cattiverie verso il prossimo.. come si spiega questo? [SM=g7233]
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28/12/2008 13:27


La risposta è articolata.
La morte e l’imperfezione sono dovute al peccato ereditato da Adamo. (Romani 5:12) Per questo motivo tutti ogni tanto ci ammaliamo e facciamo sbagli che possono avere conseguenze disastrose.

E' probabile che tu faccia riferimento al perché Dio ha creato l'uomo con la possibilità di sbagliare, quindi un essere "perfetto ma non troppo".
La Bibbia non ci da tutte le risposte.
Ci dice che l'uomo fu creato perfetto. Certamente, la perfezione dei nostri progenitori era una perfezione ad "orologeria" o condizionata.
Il perché Dio abbia preferito una creazione del genere, non possiamo saperlo.
Il libero arbitrio, come risposta potrebbe stare stretta, ma starebbe stretta anche la ribellione di Satana. Ci sta stretta la presenza di Satana al cospetto di Dio anche dopo la sua ribellione. Avrebbe potuto distruggere tutto e rifarlo senza condizioni.

Entriamo in un discorso più grande di noi. Ci poniamo delle domande che hanno sempre tormentato gli uomini: "Perché la perfezione senza condizioni non è già fin dall’inizio?"
Le domande si pongono perché l'uomo, allo stato attuale e a queste condizioni, si sente "incompleto".
Non vogliamo entrare nel campo filosofico e delle supposizioni e della speculazione. Noi credenti riconosciamo che l'uomo ha un futuro e che Dio risponderà a tutti i nostri quesiti e ci libererà dalle nostre perplessità.
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28/12/2008 13:32

Re:
csssstrinakria, 28/12/2008 13.27:


La risposta è articolata.
La morte e l’imperfezione sono dovute al peccato ereditato da Adamo. (Romani 5:12) Per questo motivo tutti ogni tanto ci ammaliamo e facciamo sbagli che possono avere conseguenze disastrose.

E' probabile che tu faccia riferimento al perché Dio ha creato l'uomo con la possibilità di sbagliare, quindi un essere "perfetto ma non troppo".
La Bibbia non ci da tutte le risposte.
Ci dice che l'uomo fu creato perfetto. Certamente, la perfezione dei nostri progenitori era una perfezione ad "orologeria" o condizionata.
Il perché Dio abbia preferito una creazione del genere, non possiamo saperlo.
Il libero arbitrio, come risposta potrebbe stare stretta, ma starebbe stretta anche la ribellione di Satana. Ci sta stretta la presenza di Satana al cospetto di Dio anche dopo la sua ribellione. Avrebbe potuto distruggere tutto e rifarlo senza condizioni.

Entriamo in un discorso più grande di noi. Ci poniamo delle domande che hanno sempre tormentato gli uomini: "Perché la perfezione senza condizioni non è già fin dall’inizio?"
Le domande si pongono perché l'uomo, allo stato attuale e a queste condizioni, si sente "incompleto".
Non vogliamo entrare nel campo filosofico e delle supposizioni e della speculazione. Noi credenti riconosciamo che l'uomo ha un futuro e che Dio risponderà a tutti i nostri quesiti e ci libererà dalle nostre perplessità.



capisco.. parli di un atto di fede, che eviti quindi il farsi troppe domande esistenziali.. ma la fede non è mai cieca, almeno non dovrebbe, e trovare spiegazione a certe domande, porta a "fidarsi" di un certo percorso spirituale.. o no? [SM=g7364]
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28/12/2008 15:06

Re: Re:
Alex69rm, 28/12/2008 13.32:



capisco.. parli di un atto di fede, che eviti quindi il farsi troppe domande esistenziali.. ma la fede non è mai cieca, almeno non dovrebbe, e trovare spiegazione a certe domande, porta a "fidarsi" di un certo percorso spirituale.. o no? [SM=g7364]




Potremmo speculare su questo argomento, ma servirebbe solo a scrivere cose ipotetiche.
Tu dici che la fede non è mai cieca, cosa intendi per cecità?
L'apostolo Paolo dice che è la sicura aspettazione (sicurezza sta a certezza) di cose sperate benché non vedute.
Paolo aveva una fede cieca o una sicura aspettazione?
28/12/2008 16:31

Re: Re:
Alex69rm, 28/12/2008 10.24:




Non parlavo di immortalità.. parlavo del fatto che un bambino muore di cancro a 2 anni, e magari un'altro diventa adulto e muore a 90 anni, magari dopo una vita di nefandezze e cattiverie verso il prossimo.. come si spiega questo? [SM=g7233]




Infatti io rispondevo proprio a questo. Siccome l'essere umano non è per sua natura invulnerabile ma vulnerabile ecco che chiunque, dal neonato all'anziano, può andare incontro al danneggiamento del proprio corpo sia da un punto di vista fisico che emotivo, spirituale o sentimentale che sia.
Se nella verdura che mangiamo ci sono tracce di diossina esistono buone probabilità di generare figli con deformazioni. Se qualcuno decide di pugnalare qualcun altro ecco che quello muore.

Fondamentalmente, da quanto riesco a comprendere, è come se ti stessi chiedendo per quale ragione gli uomini non sono immortali ed invulnerabili. O meglio, ti stai chiedendo se ciò sia giusto.
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28/12/2008 16:34

Re: Re: Re:
NewWorldOne, 28/12/2008 16.31:




Infatti io rispondevo proprio a questo. Siccome l'essere umano non è per sua natura invulnerabile ma vulnerabile ecco che chiunque, dal neonato all'anziano, può andare incontro al danneggiamento del proprio corpo sia da un punto di vista fisico che emotivo, spirituale o sentimentale che sia.
Se nella verdura che mangiamo ci sono tracce di diossina esistono buone probabilità di generare figli con deformazioni. Se qualcuno decide di pugnalare qualcun altro ecco che quello muore.

Fondamentalmente, da quanto riesco a comprendere, è come se ti stessi chiedendo per quale ragione gli uomini non sono immortali ed invulnerabili. O meglio, ti stai chiedendo se ciò sia giusto.



no, mi sto chiedendo se sia giusto che un bambino possa ammalarsi e morire, mentre un'altro arriva a 100 anni.. non è la vulnerabilità, ma la disparità di trattamento..


28/12/2008 17:04

Re: Re: Re: Re:
Alex69rm, 28/12/2008 16.34:



no, mi sto chiedendo se sia giusto che un bambino possa ammalarsi e morire, mentre un'altro arriva a 100 anni.. non è la vulnerabilità, ma la disparità di trattamento..





Eh ... ma è la stessa cosa. Se rispondi alla domanda "perché non siamo invulnerabili?" rispondi anche alla domanda "perché possiamo soffrire?".

E poi scusa... va bene che non è giusto che un bambino si ammali e muoia... ma chi ti dice che sia giusto arrivare in buona salute "solo" a 100 anni e poi morire? Perché non la vita eterna?
A mio parere l'uomo è stato creato in grado di morire proprio per ottemperare alla libertà di ciascuno di porre fine alla propria esistenza. Se fossimo stati creati immortali ed invulnerabili saremmo stati "costretti" all'esistenza. Invece in questo modo possiamo scegliere, volendo, di non esistere più.

Più nello specifico, per quanto riguarda invece l'enorme mole di sofferenza che attanaglia questo pianeta, le pubblicazioni ufficiali dei TDG identificano in satana e nel peccato originale la causa di ogni effetto nefasto che purtroppo sperimentiamo sulla nostra pelle di creature libere e mortali.
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