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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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Luca 10:1-7

Ultimo Aggiornamento: 02/08/2015 11:35
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23/09/2008 17:27

Spettabile amministrazione...
La mia strettina di mano!

Riprendo di seguito i punti interessanti a cui vorrei rispondere e poi non mi protrarrò più su questo argomento, e scusate il papiro...

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Mi pare una esegesi “qualunquistica”. La casa che avrebbe ospitato Gesù doveva essere “cercata”. Per entrare in una casa non propria, avrebbero dovuto, almeno bussare. Naturalmente in presenza di una porta. In presenza di una tenda, avrebbero potuto farsi sentire a voce. "Se il padrone di casa non era meritevole…" avrebbero trovato qualche altro meritevole… E dove? Forse il versetto 14 citando le parole.”…se non vi riceve…” stava parlando di un CAMPER?

Senza fare inutile ironia… già con la TNM si capisce il senso e lo scopo di “cercare” una casa (unicamente per essere ospitati e tenerla come “base” finchè non finivano la predicazione pubblica in quel paese), ma ecco come traducono quel versetto altre bibbie:

Interlineare NT: Matteo 10,11 - In qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi se vi sia là qualcuno degno di ospitarvi, e abitate da lui finché partirete

Vulgata: Matteo 10:11 in quamcumque civitatem aut castellum intraveritis interrogate quis in ea dignus sit et ibi manete donec exeatis

Nuova diodati: Matteo 10:11 Ora, in qualunque città o villaggio entrate, informatevi se vi sia qualcuno degno e lì rimanete fino alla vostra partenza.

Riveduta (Luzzi): Matteo 10:11 Or in qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi chi sia ivi degno; e dimorate da lui finché partiate.

Nuova Riveduta: Matteo 10:11 In qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi se vi sia là qualcuno degno di ospitarvi, e abitate da lui finché partirete.

C.E.I.: Matteo 10:11 In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.


Queste traduzioni fanno capire ancora meglio il senso….


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Gli apostoli predicavano nelle piazze, nelle vie, nel Tempio, nelle sinagoghe… e poi, semmai, continuavano la loro predicazione nelle case degli interessati (visite ulteriori?), ma il loro metodo di predicazione principale non era di porta in porta e di casa in casa. Vi chiedo un favore, che non gioverà però me, bensì voi: leggetevi, tutto d’un fiato, il libro degli Atti degli Apostoli e poi, essendo sinceri con voi stessi, chiedetevi se, obiettivamente, gli apostoli predicavano di casa in casa.

Questi sono bizantinismi. Noi siamo sinceri e diciamo che leggendo tutto d’un fiato il libro degli Atti, comprendiamo che la cosa principale era predicare.

Come mai si è dato risalto solo all’invito di leggere di fila tutto il libro degli Atti? A parte il fatto che non so se si è seguito il consiglio, e poi leggendo il libro di Atti si evince quanto ho detto nella parte evidenziata. Inoltre, è vero che il compito principale degli APOSTOLI (e non di tutti i cristiani in modo uguale agli apostoli) era quello di predicare, ma NON DI CASA IN CASA (e Lovelove ha anche spiegato bene la giusta traduzione di quell’espressione, e in che senso la si cita)

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L’invito di Sofonia è rivolto a "TUTTI GLI UMILI (o MANSUETI)… che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova”.
Per avere salva la vita, quindi, bisognava (1) cercare Geova, (2) cercare la giustizia e (3) cercare la mansuetudine. Ora è più completo.


E questa precisazione cosa cambia?
Sofonia 2:3 intanto, era rivolto primariamente agli israeliti di quel tempo, che poi lo vogliamo applicare anche a noi, questo ci fa sicuramente onore, ma l’invito è comunque rivolto a TUTTI indiscriminatamente e individualmente al cuore e alla coscienza di ogni persona, cosa c’entra con la predicazione??


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I testimoni di Geova predicano dove c’è gente. Di casa in casa; nei mercati e nelle nelle piazze.
Luca 10: 7 va compreso alla luce del contesto. Luca 10:1-7 indica che Gesù mandò i suoi discepoli a predicare ai connazionali ebrei. Non avrebbero dovuto portare con se né borsa né bisaccia da cibo. Avrebbero usufruito della tradizionale ospitalità ebraica verso i propri connazionali forestieri. Gesù ricordò loro che non dovevano cercare le comodità materiali e che Dio avrebbe provveduto alle loro necessità. Infatti lo stesso versetto sette di Luca cap. 10 dice:" E restate in quella casa, mangiando e bevendo le cose che provvedono, poiché l'operaio è degno del suo salario". (Vedi anche Marco 6:10) Non avrebbero dovuto trasferirsi di casa in casa approfittando dell'ospitalità dei loro connazionali.


Appunto, questo conferma quel che ho detto all’inizio, ma non conferma ciò che voi affermate che predicavano di casa in casa

Questo riconferma che la gente si trova principalmente in casa.
Poco prima di morire Gesù indicò che le circostanze sarebbero mutate in seguito all'opposizione ufficiale, perciò disse ai discepoli di portare con sé sia la borsa che la bisaccia con i viveri.

Infatti, proprio perché Gesù sarebbe stato considerato un “delinquente”(“annoverato fra gli illegali”) loro, suoi seguaci, difficilmente avrebbero trovato ospitalità come prima. Rimane il fatto che non andavano di casa in casa e di porta in porta.

Rimane certo che andavano anche di casa in casa.

Il fatto che si continua ad affermare che “la gente sta in casa” che secondo voi gli apostoli andavano “di casa in casa”…. non dà più credito al fatto che VERAMENTE gli apostoli andavano di casa in casa.
Diciamo che i Testimoni di Geova, anzi, il loro Corpo Direttivo, ha scelto di fare della predicazione di casa in casa l’attività principale dei suoi affiliati, ma questo non è scritturale, è un metodo scelto di proposito e NON a imitazione dei primi cristiani.
Personalmente apprezzo molto quel che fate da un po’ di tempo a questa parte, allestendo dei banchetti nelle piazze di mercato e in altri luoghi d’ampio afflusso di persone, QUESTO SI’ che rispecchia il metodo (ovviamente traslitterato ai giorni nostri) degli apostoli.


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Comunque, dovevano cercare prima il Regno di Dio e non essere ansiosi per le necessità materiali; cosi avrebbero dato prova di confidare che Dio avrebbe avuto cura di loro nel ministero. - Luca 22:35, 36; Matteo 6:25-34.

Matteo 6,25-34 è rivolta a tutti coloro che hanno fede in Dio, non vedo il nesso con la predicazione.

I passi succitati mettono in evidenza di non essere ansiosi per le necessità materiali e di ricercare prima il Regno e la sua Giustizia. Questa ricerca include, secondo i testimoni di Geova, la predicazione del messaggio salvifico.

Hai detto bene: SECONDO I TESTIMONI DI GEOVA include la predicazione.
Secondo tutti gli altri questo brano di Matteo 6,25-34 indica soprattutto la rassicurazione che Dio è sempre con noi, non dobbiamo preoccuparci ansiosamente di niente se nei nostri interessi mettiamo in rilievo l’interesse per Dio e la Sua volontà, comportandoci cristianamente CON TUTTI in ogni aspetto della nostra vita.


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In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi." Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi., mangiate
Il versetto dice: “Quando entrate in una città e VI ACCOGLIERANNO, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi.” Sarebbero stati tanto ospitali da accoglierli e dargli da mangiare in piazza?


Questa scrittura è Luca 10,4-7 e nella TNM è tradotta così: “…non abbracciate nessuno nel salutarlo lungo la strada. Dovunque entriate in una casa dite prima: Questa casa abbia pace. E se lì c’è un amico della pace, la vostra pace riposerà su di lui. Ma se non c’è, tornerà a voi. E restate in quella casa, mangiando e bevendo le cose che provvedono, poiché l’operaio è degno del suo salario. Non vi trasferite di casa in casa.”
Questa scrittura è parallela a quella di Matteo e Marco, non credi? Si tratta dello stesso episodio espresso con parole leggermente differenti, quindi anche qui si parla della casa (l’unica) che li avrebbe ospitati per il tempo che sarebbe servito loro per annunciare il Regno agli abitanti del paese. Quel “non abbracciate nessuno nel salutarlo” fa intendere che non si doveva perdere tempo inutile in convenevoli, convenevoli che sarebbero stati DECUPLICATI se fossero andati di casa in casa, infatti non per niente Gesù raccomandò loro di non passare di casa in casa.


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E' ovvio che i discepoli passassero di casa in casa a predicare la buona notizia altrimenti come facevano a trovare, come dice la Scrittura, un "figlio della pace" correndo pure il rischio, come afferma Gesù, di trovare invece qualcuno che non era "figlio della pace" ? Se qualcuno dava loro ospitalità come era usanza presso gli ebrei dovevano fermarsi da Lui senza ricercare ospitalità da altri.

Come detto all’inizio, il “figlio della pace” era colui che li avrebbe ospitati gradevolmente e non se ne sarebbero andati dalla sua casa finchè non avrebbero completato la predicazione nelle piazze e nelle vie di quel paese.

Non c'è nulla di ovvio. Non viene spiegato come facevano a trovare “il figlio della pace”.

La frase “E’ ovvio” l’hai detta tu, non io!
In ogni caso, anche qui vale ciò che ho detto prima riguardo all’andare nelle case di tutti gli abitanti del paese.. Gesù aveva detto loro di non farlo anche perché, come ha detto Lovelove, se veramente fossero andati in ogni casa, in ogni casa avrebbero dovuto intrattenersi anche a mangiare e bere non credi? Il tempo necessario per predicare nel paese sarebbe stato spropositato, non so se avrebbero fatto in tempo a tornare a far rapporto a Gesù prima che lo avessero messo a morte!

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Quando la Bibbia specifica di “fare discepoli” dà un’indicazione ben precisa: insegnare individualmente. Questo implica necessariamente un rapporto personale discepolo-maestro con tanto di visite.

Gesù PRIMA comandò agli APOSTOLI (ai mandati apposta) di PREDICARE (non di casa in casa) e POI di fare discepoli, giustamente come tu dici, con un rapporto personale discepolo-maestro con tanto di visite (ulteriori) SOLO nei confronti di coloro che si mostravano (e si mostrano) interessati alla predicazione pubblica (non di casa in casa)
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Il passo di Luca si deve leggere tenendo conto del contesto, se infatti leggiamo il versetto 4 (che dice "non salutate nessuno lungo la strada") non possiamo dedurne che Cristo invitasse i suoi discepoli ad essere "maleducati" durante la loro opera missionaria.
In realtà l'invito a "non passare di casa in casa" cosi come il non perdersi nei lunghi saluti che caratterizzavano i paesi orientali indicava solo che Gesù stava sottolineando l'esigenza di dare la priorità alla proclamazione.


Gesù quindi metteva in risalto la proclamazione pubblica, non passando di casa in casa, che avrebbe causato perdita di tempo (quanto tempo perdete nelle case di molti, dove vi trattenete piacevolmente a parlare del più e del meno bevendo magari anche un caffè per poi segnare servizio solo per aver lasciato una o due riviste prima di congedarvi?)

Gesù non mette in risalto la proclamazione pubblica. Non dimentichiamoci che fra la predicazione di allora e quella di oggi, ci separano la bellezza di circa duemila anni.
Le situazioni sono diverse e bisogna esaminarle tenendo in mente l’obiettivo primario della nostra predicazione.


Il passo di Luca non dice di “non salutare nessuno” Gesù infatti non invitò i discepoli a essere “maleducati” disse invece “non ABBRACCIATE nessuno nel salutarlo” , questo appunto, per non far loro perdere tempo, come sarebbe successo, ancor di più se fossero andati di casa in casa.
Dici che fra la predicazione di allora e quella di oggi ci separano la bellezza di circa 2000 anni e hai ragione, per quello non andavano di casa in casa. Avrebbero perso troppo tempo se l’avessero fatto!
Non dovete dire che la vostra predicazione di casa in casa rispecchia quella degli apostoli, solo quello.

Per il resto siete liberi di usare il metodo che volete, a costo di ricevere porte in faccia e sgarbatezze varie, se non violenze e insofferenza da parte di chi vi viene ad aprire alla porta, ma non ha mai richiesto di incontrarvi.

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Questo ci fa capire quanto di cristiano abbiano queste affermazioni e lo scopo di questi sobillatori.

Lo scopo è solo quello di far meditare, e questo non è anti-cristiano.

Questo scopo non fa meditare, fa perdere tempo. Sono soltanto argomenti capziosi per non dire nulla.

Ognuno ha il suo punto di vista.

E’ vero, ritengo di aver perso fin troppo tempo anche perché scambiare delle idee, alla luce delle scritture e tenendo conto del contesto sociale dell’epoca, non li avrei MAI ritenuti “argomenti capziosi per non dire nulla” [SM=g7372]
Pensavo che non avreste MAI ritenuto il parlare di argomenti religiosi "una perdita di tempo", mi sono sbagliato..

Con la mia umile strettina di mano…

Vi saluto cordialmente

Pierino
[SM=g7348]

[Modificato da mlp-plp 23/09/2008 17:32]
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