| | | OFFLINE | Post: 2.069 Post: 2.067 | Città: ISOLA DELLE FEMMINE | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
|
25/04/2009 11:11 | |
@ndre@88, 24/04/2009 22.04:
E' proprio perchè la w 1982 cita una circostanza specifica, l'invito di un disassociato ad un matrimonio,dando l'idea di essere una scelta, se pur dovendo tener presente diversi aspetti, ma pur sempre una scelta legata al singolo individuo.
Mi chiedo come si relaziona con il libro Amore di Dio che è molto più categorico, parlando in entrambi i casi di parenti stretti ( disassociati o dissociati) uno mi dice che devo ridurre all’essenziale i miei contatti con il disassociato, l’altro mi fa capire che lo posso invitare al mio matrimonio.
Per questo chiedo, cosa mi sfugge, cosa mi vuole dire la w 1982?
Grazie...........
Non si possono stabilire delle regole ben precise.
L'invito al matrimonio è una scelta personale. Naturalmente, se allo stesso matrimonio saranno presenti altri testimoni di Geova, è corretto informarli. Saranno loro a determinare se essere presenti o no.
Ho saputo di un matrimonio dove era presente una disassociata, zia della sposa, a cui hanno partecipato diversi testimoni di Geova.
La disassociata (aveva fatto la classica scappatella 30 anni prima) non ha mai creato problemi e pertanto i fratelli presenti non hanno avuto problemi a parteciparvi.
Sono situazioni che non creano il precedente.
Admin-Stefania Stop à la désinformation |
|
|
|