Il Decreto nella tradizione testuale del Nuovo Testamento
Vi sono diverse forme del Decreto, ciascuna delle quali contiene addizioni e omissioni significative.
In questa sede, utilizzeremo le categorie fornite da due critici testuali: Kurt e Barbara Aland. Cinque sono le categorie presentate da questi critici.
La prima contiene manoscritti "di qualità davvero speciale che dovrebbero sempre essere consultati per stabilire il testo originale".
Le categorie dalla II alla IV contengono manoscritti che diventano meno importanti (in teoria) via via che si avvicina alla V categoria.
Le traduzioni - TNM, NIV, NASB, e RSV - sono ben sostenute dai manoscritti delle categorie I e II.
Le versioni aggiuntive che considereremo ora non sono davvero una minaccia alla versione di queste e di altre traduzioni bibliche, sebbene alcuni abbiano sostenuto che le versioni seguenti siano in effetti originali. In ogni caso, considerare le differenze ci aiuterà a capire meglio il modo in cui il Decreto veniva inteso nel mondo antico.
Un manoscritto della IV categoria omette "ciò che è strangolato" e aggiunge una forma negativa della Regola Aurea (qualsiasi cosa NON desideri che sia fatta a te, NON farla agli altri) sia in Atti 15:20 che in Atti 15:29.
Ci sono alcuni manoscritti greci che a partire dal IX secolo E.V. della III categoria, che mantengono "ciò che è strangolato" ma aggiungono una forma della Regola Aurea. Nella categoria I, alcuni omettono il riferimento a "fornicazione" in Atti 15:20 e in Atti 21:25.[Modificato da F.Delemme 09/11/2010 18:15]