E' un diritto di tutti essere ignoranti
Ho sempre pensato che la libertà di ognuno non può essere messa in dubbio.
In internet, spesso, alcuni si prendono delle libertà eccessive.
Un improvvisato "studioso" critica la WT di aver aggiunto arbitrariamente il nome Geova nel versetto 13 del capitolo 10 della lettera ai romani. Non entro nel merito per il semplice motivo che non posso discutere con persone arroganti, prevenute ed ignoranti.
Non è una questione di "razzismo culturale" o di snobismo, ma di coerenza e buongusto.
Questo "studioso" accusa la WT di aver violato un "principio" esposto nel libro di Rivelazione cap. 22 verso 19 "e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del rotolo di questa profezia, Dio toglierà la sua parte dagli alberi della vita e dalla città santa, cose che sono scritte in questo rotolo".
Questo tizio accusa la WT di aver violato questo principio inserendo alcune parole nella Bibbia (per rendere comprensibile alcune espressioni).
Che strano modo di leggere e capire la Bibbia.
Secondo questo "studioso", allora Giovanni sarebbe un apostata e le sue lettere sarebbero apocrife insieme al suo vangelo.
Se Rivelazione è stato scritto nel 96 e gli altri libri nel 98 (cioè DUE ANNI DOPO), ci troviamo di fronte ad un falso storico o ad uno "studioso" ignorante, arrogante e probabilmente offuscato da spiriti di vini?
Sono convinto che le tre lettere di Giovanni e il suo vangelo non sono apocrifi e che lo "studioso" dovrebbe andare ad una fonte d'acqua per togliersi il fango che lo ricopre.
[Modificato da F.Delemme 14/05/2008 18:43]