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  28/12/2007 16:42 | |
Il Ministero dell'economia e delle finanze ha paura.
"Perché il Ministero dell'economia e delle finanze, che ha chiesto 45 milioni di Euro per "evasione fiscale" ai Testimoni di Geova, non recupera queste somme?"
Lo stesso cittadino risponde:
"Mi permetta, sig. deputato di citarle il giornale La Croix del 21 dicembre 2006 al fine di rimettere un po' le cose ai loro posti su questa questione.
Nell’articolo si legge fra l’altro:
…In questa questione, l’accusatore rischia di essere accusato. In altre parole, la Francia potrebbe benissimo essere condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Il 23 ottobre scorso, il Ministero degli esteri ha scritto alla Corte europea dei diritti dell’uomo: "Il Governo francese ha l'onore di informarvi che è favorevole ad un accordo amichevole della questione, come pure a qualsiasi offerta di mediazione della Corte (...) affinché si arrivi ad un accordo tra le parti".
Qual è il motivo di questa scelta strategica? Il rischio non trascurabile di vedere la Francia perdere la causa avviata dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Tutti gli esperti che hanno avuto a che fare con questo problema, dichiarano che la Francia ha molte possibilità di essere condannata" e, come evidenzia un esperto in materia," Nel qual caso, la Francia dovrebbe rimborsare ai Testimoni di Geova le stesse somme richieste."
La Corte, infatti, ha chiesto spiegazioni alla Francia su due violazioni dei diritti europei.
Uno degli avvocati dei Testimoni di Geova, Philippe Goni afferma: "La Francia ha violato l'articolo 9, che garantisce la libertà di culto, e l'articolo 14, che condanna le discriminazioni"… "L'importo delle tasse richieste potrebbe così essere considerato sproporzionato, trattandosi di un'associazione che, nel frattempo, è stata riconosciuta come cultuale (art. 9). Quanto alla sanzione, può essere giudicata discriminatoria nella misura in cui altri culti, non in regola con la legislazione, contrariamente ai Testimoni di Geova, non sono stati perseguiti.[Modificato da csssstrinakria 28/12/2007 17:35] |
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| 28/12/2007 19:06 | |
Re: Il Ministero dell'economia e delle finanze ha paura. csssstrinakria, 28/12/2007 16.42:
Un cittadino francese ha posto questa domanda al deputato francese Geoges Fenech:
"Perché il Ministero dell'economia e delle finanze, che ha chiesto 45 milioni di Euro per "evasione fiscale" ai Testimoni di Geova, non recupera queste somme?"
Lo stesso cittadino risponde:
"Mi permetta, sig. deputato di citarle il giornale La Croix del 21 dicembre 2006 al fine di rimettere un po' le cose ai loro posti su questa questione.
Nell’articolo si legge fra l’altro:
…In questa questione, l’accusatore rischia di essere accusato. In altre parole, la Francia potrebbe benissimo essere condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Il 23 ottobre scorso, il Ministero degli esteri ha scritto alla Corte europea dei diritti dell’uomo: "Il Governo francese ha l'onore di informarvi che è favorevole ad un accordo amichevole della questione, come pure a qualsiasi offerta di mediazione della Corte (...) affinché si arrivi ad un accordo tra le parti".
Qual è il motivo di questa scelta strategica? Il rischio non trascurabile di vedere la Francia perdere la causa avviata dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Tutti gli esperti che hanno avuto a che fare con questo problema, dichiarano che la Francia ha molte possibilità di essere condannata" e, come evidenzia un esperto in materia," Nel qual caso, la Francia dovrebbe rimborsare ai Testimoni di Geova le stesse somme richieste."
La Corte, infatti, ha chiesto spiegazioni alla Francia su due violazioni dei diritti europei.
Uno degli avvocati dei Testimoni di Geova, Philippe Goni afferma: "La Francia ha violato l'articolo 9, che garantisce la libertà di culto, e l'articolo 14, che condanna le discriminazioni"… "L'importo delle tasse richieste potrebbe così essere considerato sproporzionato, trattandosi di un'associazione che, nel frattempo, è stata riconosciuta come cultuale (art. 9). Quanto alla sanzione, può essere giudicata discriminatoria nella misura in cui altri culti, non in regola con la legislazione, contrariamente ai Testimoni di Geova, non sono stati perseguiti.
Quindi, in parole povere, la Francia potrebbe essere condannata dalla Corte Europea a restituire le somme richieste alla CCTdG?
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| 28/12/2007 23:23 | |
Re: Re: Il Ministero dell'economia e delle finanze ha paura. Asgardiano, 28/12/2007 19.06:
Quindi, in parole povere, la Francia potrebbe essere condannata dalla Corte Europea a restituire le somme richieste alla CCTdG?
Per essere più precisi, il Governo francese potrebbe essere condannato a pagare le stesse somme che ha richiesto illegalmente ai Testimoni di Geova. |
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| 30/09/2010 17:31 | |
Mercoledì scorso la Corte Europea dei Diritti dell'uomo ha esaminato il ricorso presentato dall'Associazione dei Testimoni di Geova di Francia. La questione è relativa alla tassazione delle donazioni dei fedeli della Comunità dei testimoni di Geova francesi.
Legge retroattiva con l'obbligo degli interessi di mora!
tdgrisposteadomande.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd... |
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| 01/10/2010 11:02 | |
La Cour européenne des droits de l'homme, en date du 21 septembre 2010, a déclaré recevable la requête introduite par les Témoins de Jéhovah contre l’État français. Cette décision de recevabilité fait suite à l’initiative, unique en Europe, des services fiscaux français de soumettre la totalité des dons des fidèles de cette confession à une taxe rétroactive, au taux exorbitant de 60 %, outre les intérêts moratoires.
Cette décision importante était attendue depuis le dépôt de la requête le 24 février 2005.
La Cour a déclaré recevables, sur le fondement de l’article 9 de la Convention européenne de sauvegarde des droits de l’homme et des libertés fondamentales, les griefs de l’Association Les Témoins de Jéhovah portant sur l’atteinte à la liberté de religion.
À de nombreuses reprises, et encore le 10 juin 2010 (Témoins de Jéhovah de Moscou c. Russie), la Cour européenne a rappelé que les Témoins de Jéhovah constituent bien une religion connue et établie en Europe depuis longtemps, ce qui tranche avec la taxation injuste imposée par l’Administration fiscale française.
Cette affaire examinée par la Cour intéresse tous ceux qui accordent du prix à la liberté de religion et d’opinion.
La décision du 21 septembre 2010 n’est qu’une étape, car l’affaire doit encore être jugée au fond. En attendant, les Témoins de Jéhovah se réjouissent de leur présence dans le paysage cultuel et de la perspective de voir cesser les discriminations dont ils ont été l’objet.
Fonte: www.temoinsdejehovah.org
[Modificato da F.Delemme 01/10/2010 11:09] |
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| 01/10/2010 11:04 | |
Il 21 settembre 2010 la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato ammissibile l’istanza presentata dai Testimoni di Geova contro lo Stato francese. Questa decisione di ammissibilità fa seguito all’iniziativa, unica in Europa, dei servizi fiscali francesi di sottoporre tutte le donazioni dei fedeli di questa confessione ad una imposta retroattiva all’esorbitante tasso del 60%, oltre agli interessi di mora.
Questa importante decisione era attesa sin dal deposito dell’istanza avvenuto il 24 febbraio 2005.
La Corte, sulla base dell’articolo 9 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ha dichiarato ammissibili le rimostranze dell’Associazione dei Testimoni di Geova riguardanti la violazione della libertà di religione.
In numerose occasioni, tra cui quella del 10 Giugno 2010 (nella causa Testimoni di Geova di Mosca contro Russia), la Corte europea ha ricordato che i Testimoni di Geova costituiscono da tempo una religione nota e stabilita in Europa, cosa che contrasta con la tassazione ingiusta imposta dall’Amministrazione fiscale francese.
Questo caso esaminato dalla Corte riguarda tutti coloro che danno valore alla libertà di religione e di opinione.
La decisione del 21 settembre 2010 è solo una tappa, dal momento che il caso deve ancora essere giudicato a fondo. Nel frattempo, i Testimoni di Geova si rallegrano per la loro presenza nel panorama cultuale e per la prospettiva di veder cessare le discriminazioni di cui sono stati oggetto.
Fonte: www.temoinsdejehovah.org |
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| 15/10/2011 17:34 | |
Après des années de procédures, la CEDH avait reconnu que le gouvernement français avait violé l'article 9 de la Convention européenne sur la liberté religieuse, dans ce dossier de redressement fiscal, dont le montant s’élève aujourd’hui, avec les pénalités, à 57,5 millions d’euros. Après l’inscription des TJ sur la liste des sectes établi en 1995 par un rapport parlementaire, jugé depuis caduque, l'association avait en effet fait l'objet de contrôles fiscaux, entraînant une taxation des « dons manuels » - les offrandes des fidèles -. Le contentieux devant la CEDH portait sur la question de savoir si ces offrandes devaient ou non bénéficier de l'exonération fiscale qui prévaut pour les dons et legs faits aux associations cultuelles. La cour a reconnu dans son arrêt que l'article du code général des impôts, invoqué pour la taxation, n'était ni assez « précis » ni assez « prévisible ».
![[SM=g7348]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/48/2814284.gif) |
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| 16/10/2011 19:51 | |
Traduzione dal francese dell'articolo pubblicato su "Le Monde" del 6 ottobre 2011 a firma Stéphanie Le Bars.
Dopo anni di procedure, la CEDH (Cour européenne des droits de l'homme) ha riconosciuto che il governo francese ha violato l’articolo 9 della Convenzione europea sulla libertà religiosa internazionale, applicando una legge retroattiva con l'obbligo degli interessi di mora, pari ora a € 57,5 milioni. Dopo l’iscrizione dei Testimoni di Geova nella lista delle sette stilata nel 1995 da un rapporto parlamentare, giudicato in seguito transitorio, l’associazione era stata infatti oggetto di controlli fiscali che hanno portato ad una tassazione dei “contributi diretti” (Contribuzioni volontarie dei fedeli). Il contenzioso dinanzi alla CEDH verteva sulla questione del sapere se tali offerte dovevano beneficiare o meno dall’esenzione fiscale vigente per le donazioni ed i lasciti fatti alle associazioni cultuali. La corte nella sua sentenza ha riconosciuto che l’articolo del codice generale delle imposte, applicato retroattivamente a favore della tassazione, non era né sufficientemente “specifico” né sufficientemente “ipotizzabile“. |
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| 16/10/2011 20:08 | |
Nel 2007 Christian ha aperto questa discussione. Le ultime notizie confermano la sua lungimiranza.
Anche io sono pienamente convinto che la Francia, per aver dato ascolto o seguito alcuni razzisti e intolleranti nascosti all'interno di pseudo associazioni di "informazioni sulle sette" (sostenute con contribuzioni statali), si troverà a pagare un conto MOLTO SALATO.
In Italia i parlamentari sono stati "più intelligenti" e non sono caduti nell'inganno di alcune associazioni di intolleranti e razzisti di cui conosciamo il loro "modus operandi". Sono riusciti soltanto a fare melina ed ostruzionismo.
La Francia ci fa capire che se L'Italia percorre la strada "consigliata" dai nostri detrattori, piena di FALSE ACCUSE ED ESPERIENZE TAROCCATE (vedi qualche ridicola interrogazione parlamentare), avrà delle gatte da pelare.
![[SM=g7364]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/64/2938236.gif) |
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| 04/12/2011 08:17 | |
Come volevasi dimostrare, l'azione del governo francese, CONDIZIONATA da intolleranti e razzisti, si è rivelata priva di fondamento.
Spero tanto che "l'Association Cultuelle les Témoins de Jéhovah de France" chieda i danni alla Francia. E chiedendo i danni si evidenzi l'opera ILLEGALE di certe associazioni "per i diritti delle famiglie", spesso CONDANNATE insieme ai loro dirigenti. Che si evidenzi un fatto non trascurabile, queste associazioni sono MANTENUTE dai cittadini francesi.
FRANCE: Liberté, Égalité, Fraternité.
![[SM=g7344]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/44/2335392.gif) [Modificato da F.Delemme 01/01/2012 11:17] |
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| 05/07/2012 22:26 | |
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| 13/09/2021 16:52 | |
csssstrinakria, 05/07/2012 22:26:
Messaggio subliminale diretto (o indiretto, essendo subliminale😀). La strada percorsa dalla Francia fu una tragedia per i francesi e per gli intolleranti che la spinsero nel baratro. In Italia, da anni fanno pressione, come fu fatta in Francia, presentando false accuse. L'Italia si sta mostrando più intelligente dei francesi. Aveva ragione mio nonno: "chi cammina con lo zoppo, presto zoppica".
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