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  17/11/2007 13:25 | |
Denuncia per diffamazione nel web
Diffamazione che è aggravata dalla pubblicità «negativa» derivante dall'uso di Internet, e che può portare alla reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa non inferiore ai 500 euro.
Infatti, il «Conte», che certamente non aveva lo «stile» di un nobile quando si sedeva davanti a un computer, utilizzava una «stanza virtuale» pubblica (cioè aperta anche ad altri chatter che si potevano collegare e quindi intervenire nella discussione) per inviare offese gratuite al corrispondente padovano, rivelandone anche il nome e cognome in sua assenza dal collegamento, tanto che questi, quando si rimetteva in conversazione, apprendeva delle villanie e delle offese rivolte dal «Conte» nei suoi confronti.
Esasperato da queste offese rese «pubbliche» nella «forum» della chat, il padovano si è rivolto ai carabinieri.
In realtà, oltre al Nnickname, del «Conte» conosceva il nome e la provincia, Reggio Emilia. Ma dopo la denuncia, i carabinieri del maresciallo Stefano Eirini, sono riusciti ad avere tramite il web master del sito Internet, una copia della conversazione dal contenuto diffamatorio scritta dal reggiano che, quindi, è stato immediatamente identificato e rintracciato.
Il giovane brescellese convocato in caserma dai carabinieri, ha ammesso subito le proprie responsabilità sulle offese digitate in chat e non sono quindi stati necessari altri controlli sul suo pc.
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