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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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I cristiani e l'omosessualità

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2015 10:03
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07/02/2009 11:58

Re: Re: Re: Re: Re: Re: RABBINI OMOSESSUALI
NewWorldOne, 07/02/2009 0.35:



O forse ha avuto una défaillance (cosa rarissima per lui), e infatti non aveva preso in considerazione la possibilità che la citazione delle scritture ebraiche fosse solo un corollario, leggerezza certamente perdonabile, ma da qui a farne un pregio significa aver capito davvero poco.

Tra parentesi, sono conscio di quanto consideri patetico il nostro modo di leggere le scritture, è un tuo diritto, fortunatamente anche per te arriverà il giorno in cui dovrai rivalutare ciò che oggi disprezzi tanto. Considerala una profezia se ti va, oppure una "minaccia" [SM=g27986]



O forse Dio è talmente superiore a queste infantilità (da ambo le parti ovviamente) che quel giorno si farà una bella risata e potremmo vivere insieme in pace e amore fraterno, senza tutte queste ristrettezze che gli esseri umani hanno creato: vuoi per paura, vuoi per un senso di protezione, vuoi per difesa.
Ciao fratè

07/02/2009 15:15

Re: Re:
(Mario70), 07/02/2009 11.53:




Non volevo innescare una miccia con le mie parole verso alex ma tant'è...
E' un mio piacere riuscire a dialogare con rispetto, ma anche io sono un essere umano e quindi a volte mi lascio prendere la mano e appaio saccente e irrispettoso, ma in fondo in fondo vi garantisco che non lo sono e se riusciste a vedere oltre le singole parole, avreste dovuto accorgervene da tempo, fosse altro per il mio modo di pormi verso di voi che al 90% dei casi, secondo me è equilibrato.
E' vero Filippo, ho cambiato il mio modo di approccio verso la scrittura e ho riconsiderato cosa si intenda per "ispirato"; ma la mia posizione è valida come la vostra, la mia fede non ne ha risentito affatto anzi... è solo un modo diverso di affrontare certi temi, inserendo nella scrittura altri stili letterari tipo appunto il mito senza per questo stravolgere alcunchè.
Tenere d'occhio la critica filologica delle sacre scritture che dal secolo scorso ha fatto passi da gigante in tal senso è doveroso secondo me, per chi vuole andare oltre al semplice modo fondamentalista di leggere la bibbia, come se fosse dettato da un capo ad una segretaria, modo di fare che non mi appartiene più da anni, certo le sicurezze che pensate (dal mio p.d.v. ovviamente) di avere voi, non le ho più, ma forse è proprio questo il bello, ci si sente meno "arrivati" e più umili rispetto a certe interpretazioni.
Per tagliare la testa al toro e per evitare giudizi da ambo le parti diciamo che sono solo modi diversi per arrivare alla stessa meta...
Ciao
MArio



Dovresti averlo capito che noi non siamo interessati ad una teologia "sofisticata", quando leggiamo le scritture cerchiamo di farlo nell'ottica dei primi cristiani, i quali evidentemente erano digiuni da certe raffinatezze, la loro semplicità è la nostra semplicità e ne siamo fieramente consapevoli.
[Modificato da NewWorldOne 07/02/2009 15:15]
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07/02/2009 20:10

Re: Re: Re:
NewWorldOne, 07/02/2009 15.15:



Dovresti averlo capito che noi non siamo interessati ad una teologia "sofisticata", quando leggiamo le scritture cerchiamo di farlo nell'ottica dei primi cristiani, i quali evidentemente erano digiuni da certe raffinatezze, la loro semplicità è la nostra semplicità e ne siamo fieramente consapevoli.




Mamma mia come sei serioso e lasciati andare ogni tanto...
ciao!
08/02/2009 20:06

Ecco un trattato di un Pastore della Chiesa Luterana:
Tratto da bollutnet.nemesistemi.it/archivio/Bollut018Omosessualit%C3%A0gruppoecume...

Ho messo in grassetto alcuni frasi per me particolarmente interessati

Omosessualità dal punto di vista delle chiese evangeliche storiche
Pastore Dieter Kampen

Gruppo ecumenico, Trieste 26 febbraio 2008
Parlerò sull'omosessualità dal punto di vista delle chiese evangeliche
storiche dell'Europa occidentale che in maggioranza sono aperte verso le
persone omosessuali. Lo faccio in sostituzione del Pastore Carrari di cui so
che il tema gli stava molto a cuore. Presenterò dunque come esempio il
documento sinodale della Chiesa Valdese.
Devo premettere che la mia posizione non è quella di tutte le chiese
evangeliche, ma quella delle chiese storiche che sono i luterani, i riformati,
che in Italia sarebbero i valdesi, e gli anglicani. Nell'ottocento, nell'ambito
universitario delle chiese evangeliche e soprattutto in Germania, fu
sviluppato il metodo storico-critico. Questo metodo, in armonia con la
filosofia dell'illuminismo esamina la Bibbia con criteri e metodi scientifici.
Questo portò alla luce risultati che non piacevano ai più conservativi, come
p.es. che i Vangeli non sono stati scritti da testimoni oculari, che molti
racconti sono di formazione postpasquale, ecc. Perciò vediamo nascere
nuove chiese che si formano in controtendenza alle idee illuministiche e
sostengono una lettura letteralista. È da sottolineare che ciò che chiamiamo
oggi letteralismo o anche fondamentalismo è un fenomeno che esiste
soltanto dal tempo dell'illuminismo. Lutero pensava naturalmente che la
Bibbia fosse Parola di Dio, ma per lui c'erano passi chiari e oscuri, la Bibbia
aveva un centro e a partire da esso Lutero poteva anche parlare male di certi
passi biblici. Le chiese letteraliste invece prendono ogni singola frase
ugualmente come parola di Dio. Poi nel secolo scorso abbiamo assistito alla
nascita di un nuovo tipo di chiese evangeliche, cioè quelle di tipo
carismatico o pentecostale che seguono anche una lettura letteralista, ma con
la differenza che per loro in fin dei conti lo Spirito è decisivo. Queste chiese
formano oggi la maggioranza numerica delle chiese evangeliche.
Parlerò quindi solo delle chiese evangeliche storiche, ma anche entro il loro
cerchio ci sono delle differenze molto accentuate. Quando nel 2003
nell'USA l'Episcopal Church, cioè la Chiesa anglicana, ha ordinato un
vescovo dichiaratamente gay (Gene Robinson), ciò ha portato ad una forte
frattura nell'unione anglicana. Soprattutto gli Anglicani dell'Africa e
dell'Asia si sono distanziati da questa decisione. Ogni regione del mondo ha
una storia filosofica-teologica-culturale diversa e quindi le chiese nazionali
1
prendono posizioni diverse su questioni come questa che sono
principalmente di carattere culturale. Poi non si deve dimenticare che la
questione dell'omosessualità è un tema relativamente nuovo. Ricordiamoci
come era con l'ordinazione delle donne. All'inizio le proteste erano tante.
Oggi, almeno in Germania, è la cosa più naturale del mondo, e sul piano
globale oltre il 90% delle chiese luterane ordina le donne pastore. D'altronde
è significativo che le chiese che sono aperte verso la condizione
omosessuale sono sempre chiese che sono aperte anche verso le donne.
Comunque, siamo ancora all'inizio di uno sviluppo e numerose chiese hanno
finora evitato di affrontare il problema, perché spesso è collegato a scontri e
divisioni. Comunque nelle chiese riformate, anglicane e luterane dove il
tema è arrivato alla decisione sinodale, nella maggior parte dei casi è stato
concluso con l'apertura verso l'omosessualità, anche se spesso non al 100
per 100. Non al 100%, perché certamente nelle chiese europee ci sono anche
letture diverse. L'anno scorso la Chiesa luterana di Norvegia ha deciso la
benedizione di copie omosessuali e il tema è stato portato al Sinodo dalla
Conferenza dei Vescovi per la differenza di un solo voto.
Negli ultimi anni anche la Chiesa veterocattolica della Germania sta
camminando in questa direzione.
Vorrei adesso in modo molto sintetico dare un'occhiata a ciò che la Bibbia
dice dell'omosessualità. Nell'Antico Testamento vengono nominati
soprattutto due passi. Uno è Genesis 19. Lot accoglie in casa sua due ospiti.
La notte gli abitanti di Sodoma vengono e vogliono violentare i due ospiti.
Di conseguenza Dio distrugge la città. Una lettura attenta e il paragone con
il racconto parallelo in Giudici 19 mostrano che questo racconto ha proprio
niente a che vedere con l'omosessualità. Violentare un altro uomo nell'
antico vicino oriente era un modo per dimostrare la propria superiorità. Il
peccato degli abitanti di Sodoma non era che fossero tutti omosessuali –
cosa che sicuramente non erano – ma il loro peccato era quello di non
rispettare il dovere sacro dell'ospitalità.
Un altro passo, più esattamente due, si trovano in Levitico 18 e 20. Qui
invece si tratta di una legge divieto specifico:
Se uno ha con un uomo relazioni sessuali come si hanno con una donna,
tutti e due hanno commesso una cosa abominevole; dovranno essere
messo a morte (Lev 20,13).
La condanna di morte manca in Levitico 18,22.2
„Ecco“, qualcuno potrebbe dire, „qui abbiamo una legge evidente. Perciò è
chiaro che la chiesa deve vietare l'omosessualità!“ Ma non è così facile.
Questi due passi appartengono alla cosiddetta legge di Santità che va da
Levitico 17 a 26. Essa è stata redatta in seguito all'esilio del popolo, in un
tempo in cui era importante distinguersi dai popoli aggressori. Questa legge
si basa per gran parte delle sue prescrizioni sessuali sul concetto puroimpuro.
Allora, visto che il cristianesimo ha abbandonato questo concetto e
visto che la legge si rivolge agli ebrei esilati, perché questa legge dovrebbe
avere ancora validità per noi oggi? Se si, allora dovremmo anche evitare di
mangiare carne contenente sangue oppure portare vestiti cuciti da due stoffe.
Ma soprattutto dovremmo chiedere la reintroduzione della pena di morte.
Penso che sia abbastanza arbitrario tirare fuori da questa raccolta di leggi
questa sull'omosessualità, toglierne la pena di morte e dichiararla come
unica valida di tutta la raccolta.
Per il resto sia ricordato che la Bibbia parla senza giudizio della storie di
Davide e Gionata che sembra avere qualche carattere omosessuale.
Anche nel Nuovo Testamento troviamo pochissimi accenni
all'omosessualità. Nei Vangeli nessuno. Uno troviamo in Romani 1,24-27.
Qui descrive Paolo il sesso tra persone dello stesso sesso, come uno degli
esempi della natura pervertita dell'uomo sotto il peccato. Gli altri passi si
trovano in due elenchi di vizi, una nella prima lettera di Paolo ai Corinzi 6,9
e una nella prima lettera pseudopaolina a Timoteo 1,10. Ambedue le volte
viene usato lo stesso vocabolo che però è di significato non molto chiaro.
Probabilmente indica un atto omosessuale che ha un carattere di
sfruttamento. Quindi in questi elenchi l'atto omosessuale viene messo allo
steso livello dell'ubriachezza, dell'avarizia, ecc. In nessuno di questi tre testi
l'omosessualità è il tema centrale. Non si tratta neanche di divieti o leggi.
Certamente si può dedurre da questi passi un'opinione negativa
dell'Apostolo Paolo sull'omosessualità, però questo era del tutto normale per
una persona del suo tempo. Era convinzione comune. Quindi non si tratta di
una questione specificamente cristiana, ma sono passi che rispecchiano il
pensare e la cultura del suo tempo. Per lui è semplicemente contro natura se
gli uomini commettono atti omosessuali così come è contro natura che le
donne portino i capelli corti.
3
Penso che questi pochi passi non bastino per permetterci oggi di giudicare
male l'omosessualità. Prima, perché per Paolo era naturale che tutti sono di
natura eterosessuale e che l'atto omosessuale e soltanto un vizio. Oggi
sappiamo che non è così. Sappiamo che l'omosessualità non è una libera
scelta, ma viene determinata da fattori biologici; sappiamo che una certa
percentuale di bambini nasce con attributi sessuali misti, che
l'omosessualità è determinata da fattori psicologici e sociali. A causa di
queste nuove conoscenze non possiamo più vedere l'atto omosessuale come
innaturale o come un vizio. Quindi non possiamo neanche giudicarlo
moralmente male.
L'altra ragione è che la Bibbia non conosce il concetto dell'omosessualità,
che come la comprendiamo oggi, cioè come orientamento sessuale, esiste
soltanto da ben 100 anni. Al tempo della Bibbia era normale che tutti
cercassero di sposarsi e di fare figli. Gli atti omosessuali si facevano lo
stesso. Tanto la donna non era una partner come oggi, ma era la proprietà
del marito e aveva poco valore.
A volte dimentichiamo che la Bibbia è stata scritta molto, molto tempo fa.
Ci vuole conoscenza e intelligenza per interpretarla in modo sensato. La
commissione evangelica italiana si è distanziata dalla dichiarazione di Sibiù
che dice che la nostra etica si basa sulla Bibbia. Penso che la commissione
italiana non voleva negare la Bibbia come base del nostro agire, ma voleva
indicare questa difficoltà della differenza culturale. La Bibbia non è un libro
di ricette da cui possiamo scegliere arbitrariamente ciò che ci piace. Ogni
passo deve essere interpretato nel contesto della Bibbia tutta e nel contesto
della sua cultura e funzione originale. Sarebbe molto grave, se volessimo
adottare l'etica biblica senza interpretazione. Le donne sarebbero
nuovamente sottomesso ai maschi. Dovremmo riintrodure la pena di morte e
tante altre cose. Sarebbe come vivere in un paese islamico fondamentalista.
Non so, se lo volete.
Una volta chiarita la non colpevolezza degli omosessuali, questo gruppo si
presenta come una delle tante minoranze discriminate. Partecipare a questa
discriminazione sta in pieno contrasto del Vangelo d'amore così come l'ha
vissuto Gesù Cristo. La chiesa dovrebbe invece porrsi dalla parte degli
perseguitati e impegnarsi per i loro diritti.
4
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09/02/2009 09:41


Anche se una confessione religiosa considera "normale" l’omosessualità fra adulti consenzienti, questo la rende forse giusta? Coloro che amano Dio, la verità e la giustizia assumono l’atteggiamento dell’apostolo Paolo: “Sia Dio trovato verace, benché ogni uomo sia trovato bugiardo”. — Rom. 3:4.

Le Scritture Greche Cristiane indicano in modo esplicito quanto l’omosessualità sia detestabile agli occhi di Geova Dio: “Per questo Dio li ha abbandonati a vergognosi appetiti sessuali, poiché le loro femmine hanno mutato il loro uso naturale in uno contro natura; e similmente anche i maschi hanno lasciato l’uso naturale della femmina e nella loro concupiscenza si sono infiammati violentemente gli uni verso gli altri, maschi con maschi, operando ciò che è osceno e ricevendo in se stessi la piena ricompensa, dovuta al loro errore . . . quelli che praticano tali cose sono meritevoli di morte”. In modo simile lo stesso apostolo (Paolo) ci dice molto esplicitamente che “né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, . . . erediteranno il regno di Dio”. — Rom. 1:26, 27, 32; 1 Cor. 6:9, 10; 1 Tim. 1:9, 10.

Anche se l’omosessualità è considerata una pratica normale da alcune confessioni religiose e sempre più popolare; anche se il mondo intero diventasse come Sodoma e Gomorra, tuttavia per i cristiani è sempre valida la verità della Parola di Dio: l’omosessualità è qualche cosa di detestabile, sia a Geova Dio che all’uomo morale.
[Modificato da F.Delemme 07/09/2015 09:25]
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
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Sesso: Femminile
09/02/2009 09:53


"Una volta chiarita la non colpevolezza degli omosessuali,..."

Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio.

Qui non si tratta di andare a vedere quando sono stati scritti questi versetti. Qui c'è un comando ben preciso.

Tutti coloro che hanno ANNACQUATO questi versetti, hanno STRAVOLTO il pensiero di DIO.

Secondo la SEMPLICITÀ dello scritto paolino, chi PRATICA "quelle cose" non può essere considerato cristiano.
Tutte le interpretazioni (ma quali interpretazioni, si tratta semplicemente di manipolazioni mentali e storture intellettuali) dimostrano che queste persone sono lontane da DIO.
[Modificato da F.Delemme 27/08/2015 21:06]
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
09/02/2009 11:28

Non è vero che l'antico è diverso dal moderno nell'ambito delle sacre scritture.
Dio non ha forzato il cammino dell'uomo oltre il necessario.

Es. permise di ripudiare la propria moglie per la durezza del cuore dell'uomo, ma fin dall'inizio dichiarò il principio morale, che l'uomo e la donna sono uno.

Un attento lettore se ne sarebbe accorto.
La donna schiava? Impossibile se valutiamo la donna Sara e Agar della quale la donna Sara rappresenta la donna libera rispetto a quella schiava delle limitazioni e difetti umani.

IL sacrificio dell'agnello rappresentava il sacrificio di Cristo.
Egli ha applicato la condanna a morte dell'antico..nel moderno, dando una opportunità di salvezza al pari delle città di rifugio.
Ha condannato il mondo nella sua morte divenendo giudice di vita e di morte.
Il tuo io impuro muore in lui come modello, se lo vuoi, per la tua salvezza, se non muore,perchè non lo vuoi con la tua mente o con il tuo solo cuore, muori tu.
La legge vita per vita non è cambiata, sono cambiate le circostanze della sua attuazione.


L'omosessuale è come quello scienziato che pensa di mettere dei nanirobot nel cervello umano per dobare il QI, così che due impiegati che si parlano al telefono possono credere di trovarsi in spiaggia a discutere di lavoro.

La storiella che il suo cervello è femminile o che si è femminilizzato per induzione psichica, non regge quando sono due omosessuali a sposarsi, dato che entrambi avrebbero cervello o personalità femminile.

La realtà è che l'uomo antepone la femminilità o mascolinità formale oggettiva e quindi simbolica dell'essere, allo spirito delle cose come creato e voluto da Dio.
Sovvertendo l'ordine naturale a livelli estremi, ben diverso dal più faticoso inserirsi in modo comunque creativo e specifico.
Pertanto Conducendo il genere umano alla fine se non in maniera atomica, ma senz'altro nell'estinzione della coscienza, della vera libertà, dell'uomo come uomo.

L'omosessualità come la pedofilia o altro di simile, sono il risultato di una stessa matrice, cambia solo il modo di esprimerla, in rapporto alle diverse circostanze individuali o dell'ambiente.

Percepire l'altro in senso astratto e fisico e la relativa interazione di interessi e identificazione in esso e con esso, pone comunque l'esistenza di un concetto di comunione.

In pratica riflettiamo che difficilmente qualcuno si solleticherà da se stesso, ma che lo stesso fenomeno vissuto in modo relazionale pone una distinzione psichica e individuale che ci solletica il cervello.
Il valore di comunione con l'altro pone dunque il problema di come porsi rispetto all'altro, e non ce dubbio che l'ambiente se corrotto pone un certo sviamento sopratutto quando non siamo nell'età della ragione, ciò determinando o influenzando in modo notevole il proprio futuro individuale, avendo di base prodotto per contaminazione o influenza emotiva una difficoltà di identificazione e di relativi valori.

Questa eventuale difficoltà dovrebbe essere superata da un giusto e reale concetto di idealizzazione e identificazione nei confronti della donna.
Ma Ce chi l'idealizza in se stesso violentando la propria natura, poichè non lo può idealizzare nello spirito se non imitandolo, notandosi in modo eclatante la forzatura dal fisico, al mentale.

E non è detto che lo faccia necessarimente per debolezza di carattere, ma anche per libera scelta.

E gli così pone la sua esistenza in volontaria o involontaria sfida e corruttibilità dell'esterno, poichè il possesso non è qualcosa che si vive fine a se stesso, il possesso in quanto tale giusto o sbagliato, lo si può esercitare solo nei confronti dell'ambiente esterno; pertanto inevitabilmente la sua posizione è di guerra anche se formalmente in modo assolutamente pacifico.

E la stessa guerra che può creare una porno star rispetto alla stabilità di ogni famiglia, e che è stata abbracciata dalla tecnica dell'uomo, in quanto con essa l'uomo esprime il suo potere o dominio sulla natura, di cui ne diviene egli stesso vittima e cavia.




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09/02/2009 14:54

Re:
dispensa., 09/02/2009 11.28:

Non è vero che l'antico è diverso dal moderno nell'ambito delle sacre scritture.
Dio non ha forzato il cammino dell'uomo oltre il necessario.

Es. permise di ripudiare la propria moglie per la durezza del cuore dell'uomo, ma fin dall'inizio dichiarò il principio morale, che l'uomo e la donna sono uno.

Un attento lettore se ne sarebbe accorto.
La donna schiava? Impossibile se valutiamo la donna Sara e Agar della quale la donna Sara rappresenta la donna libera rispetto a quella schiava delle limitazioni e difetti umani.

IL sacrificio dell'agnello rappresentava il sacrificio di Cristo.
Egli ha applicato la condanna a morte dell'antico..nel moderno, dando una opportunità di salvezza al pari delle città di rifugio.
Ha condannato il mondo nella sua morte divenendo giudice di vita e di morte.
Il tuo io impuro muore in lui come modello, se lo vuoi, per la tua salvezza, se non muore,perchè non lo vuoi con la tua mente o con il tuo solo cuore, muori tu.
La legge vita per vita non è cambiata, sono cambiate le circostanze della sua attuazione.


L'omosessuale è come quello scienziato che pensa di mettere dei nanirobot nel cervello umano per dobare il QI, così che due impiegati che si parlano al telefono possono credere di trovarsi in spiaggia a discutere di lavoro.

La storiella che il suo cervello è femminile o che si è femminilizzato per induzione psichica, non regge quando sono due omosessuali a sposarsi, dato che entrambi avrebbero cervello o personalità femminile.

La realtà è che l'uomo antepone la femminilità o mascolinità formale oggettiva e quindi simbolica dell'essere, allo spirito delle cose come creato e voluto da Dio.
Sovvertendo l'ordine naturale a livelli estremi, ben diverso dal più faticoso inserirsi in modo comunque creativo e specifico.
Pertanto Conducendo il genere umano alla fine se non in maniera atomica, ma senz'altro nell'estinzione della coscienza, della vera libertà, dell'uomo come uomo.

L'omosessualità come la pedofilia o altro di simile, sono il risultato di una stessa matrice, cambia solo il modo di esprimerla, in rapporto alle diverse circostanze individuali o dell'ambiente.

Percepire l'altro in senso astratto e fisico e la relativa interazione di interessi e identificazione in esso e con esso, pone comunque l'esistenza di un concetto di comunione.

In pratica riflettiamo che difficilmente qualcuno si solleticherà da se stesso, ma che lo stesso fenomeno vissuto in modo relazionale pone una distinzione psichica e individuale che ci solletica il cervello.
Il valore di comunione con l'altro pone dunque il problema di come porsi rispetto all'altro, e non ce dubbio che l'ambiente se corrotto pone un certo sviamento sopratutto quando non siamo nell'età della ragione, ciò determinando o influenzando in modo notevole il proprio futuro individuale, avendo di base prodotto per contaminazione o influenza emotiva una difficoltà di identificazione e di relativi valori.

Questa eventuale difficoltà dovrebbe essere superata da un giusto e reale concetto di idealizzazione e identificazione nei confronti della donna.
Ma Ce chi l'idealizza in se stesso violentando la propria natura, poichè non lo può idealizzare nello spirito se non imitandolo, notandosi in modo eclatante la forzatura dal fisico, al mentale.

E non è detto che lo faccia necessarimente per debolezza di carattere, ma anche per libera scelta.

E gli così pone la sua esistenza in volontaria o involontaria sfida e corruttibilità dell'esterno, poichè il possesso non è qualcosa che si vive fine a se stesso, il possesso in quanto tale giusto o sbagliato, lo si può esercitare solo nei confronti dell'ambiente esterno; pertanto inevitabilmente la sua posizione è di guerra anche se formalmente in modo assolutamente pacifico.

E la stessa guerra che può creare una porno star rispetto alla stabilità di ogni famiglia, e che è stata abbracciata dalla tecnica dell'uomo, in quanto con essa l'uomo esprime il suo potere o dominio sulla natura, di cui ne diviene egli stesso vittima e cavia.






Il tuo mi sembra un esxursus filosofico di non facile approdabilità e che convince poco o nulla.

Mi pare che qui tutti pensino e decidano per gli altri invece che per sè.
Ad ognuno piace dare la spiegazione del rapporto VT/NT più consona alla propria veduta ed alla propria interpretazione.
Si dimentica che cosa sia "una condizione" per l'essere umano e, per questo, si finisce per diventare giudici spietati di altri esseri umani.
Con questo non voglio dire se sia corretto o meno l'omosessualità, sulla quale ho una mia opinione, ma se sia corretto o meno discriminarlo.

Se mi attengo al concetto di normalità deduco che gli uomini e le donne sono diversi nel fisico e per alcuni versi, forse dovuti all'influenza della fisicità reciproca, nella concezione della vita.

Nessuno può negare che l'uomo è normalmente più forte ed aggressivo della donna, che ha spalle più larghe e bacino più stretto, che non ha mammelle sviluppate come la donna e che ha due testicoli ed un organo atto ad espellere all'esterno la produzione di spermatozoi avvenuta nei testicoli ed immessa temporaneamente nella vescicola seminale, all'interno della prostata.
Nessuno può negare la verità della conformazione fisica della donna, atta ad allattare la prole, a tenerla nel seno per un periodo di nove mesi, ad espellerlo all'esterno attraverso una feritoia elastica al punto da consentire la sua dolorosissima fuoriuscita.
Nessuno può negare che un bimbo nasce solo se un organo maschile penetra la donna che, con il suo organo apposito ed elastico, lo riceve e riceve anche i suo seme, provvedendo subito a farlo confluire nelle ovaie dove, in genere uno solo degli spermatozoi, sfondando la parete esterna dell'ovulo, lo feconda, esattamente come avviene con le galline.
Nessuno può negare che la nascita del bimbo/a richiede l'attenzione continua e la collaborazione di entrambi i coniugi.

Nessuno può negare che tutto ciò non si potrebbe mai verificare fra due uomini o fra due donne.

Ne deduco che la NORMALITA', non nel senso di anomalia mentale, fra gli esseri umani è l'incontro di un uomo con una donna, in quanto questo incontro produce assolutamente tutto, dal piacere alla compagnia, dall'amicizia alla complicità, dal programmare la nascita di un figlio fino a realizzarla, etc. etc.
Questo tipo di normalità non può essere posseduta per interno da due omo, che, come minimo, devono escludere paternità e maternità.

Cosa induce perciò due uomini o due donne ad innamorarsi al punto di volere convivere?

E' questo il grosso problema.
Su queste ragioni ritiro ogni mio giudizio ed ogni mia condanna.
E' facile sia giudicare che condannare, mentre lo è meno per chi viene a trovarsi in una simile condizione.

L'omosessualità è una condizione, una scelta condizionata.
Contro il condizionamento e l'assuefazione si può fare ben poco.
Si può pretendere da un cieco che veda o da un sordo che senta o da uno zoppo che cammini?
NON CREDO.
Come vi sono condizionamenti fisici vi sono condizionamenti psicologici, altrimenti detti orientamenti.
C'è gente che non ha alcuna passione a sposarsi. Ama vivere assolutamente da scopola. Il matrimonio sarebbe per questi la fossa della propria vitalità.
Anche questa è una condizione, un orientamento contro cui vi è poco da fare.
Vi è poi la condizione dell'impotenza, della frigidità, che ha la stessa radice della condizione di chi sceglie di vivere da singol o la stessa radice dell'omosessualità.
Pensate alla depressione.
La depressione si pone ad un certo punto come condizione che pone restrizioni all'esistenza.
Si può pretendere da un depresso che riprenda dall'oggi al domani una vita all'insegna della normalità?
E' quasi praticamente impossibile.
U'altra condizione è l'innamoramento che, quando c'è, è simile ad una malattia, simile alla depressione (difatti gli esperti affermano che l'innamoramento -cotta- abbia lo stesso decorso della depressione).
Perchè due uomini si innamorino e che non si innamorano della donna, non è dato sapere, MA AVVIENE, E' UN DATO DI FATTO, E' COSI' FORTE CHE NULLA LI PUO' DISTRARRE E NULLA PUO' FAR CAMBIARE LORO IDEA.
Il loro condizionamento è tale per cui non riescono a provare alcuna passione per una donna o per un uomo.
Voi donne vi sposereste con il gobbo di Notre Dame?
Non credo.
Perchè?
Perchè non ne siete attratti.
Amereste essere corteggiate da Clooney?
Penso di sì anche se vi viene di rifiutare l'idea.
Gli omo ragionano allo stesso modo.

IL PROBLEMA E': PERCHE' RAGIONANO COSI'?

Voi avreste comprensione per un drogato, per un'innamorato, per una cotta, per una donna che rifiuta il gobbo ma che si lascia tentare dalla sua visione del principe azzurro, ma vi rifiutereste di avere comprensione per un omo.
Dite che l'omo può essere tale ma senza che possa far nulla per concretizzare le sue aspettative.
E' come dire che voi singol potete rimanere tali ma senza mai pensare che un giorno potrebbe capitarvi di innamorarvi e che quando vi capiterà dovrete rifiutare, altrimenti vi cadrà il mondo addosso.
E' come consetirvi di ammirare belle donne, ma non di sentirvi attratti o di innamorarvi.

Piuttosto che condannare o giudicare bisognerebbe comprendere da dove nascono certe esigenze, come si sviluppano e si radicano e perchè diventa così difficile eradicarle.
Gli ossi duri potrebbero un giorno trovarsi a fare i conti con una realtà del genere ... che faranno in un mondo che non li comprenderà e che condannerà senza appello i loro figli che essi amano intensamente?

CHE NE SAPETE DELLA CORRETTA INTERPRETAZIONE DEL PENSIERO DIVINO?
E SE LA RELIGIONE FOSSE CHIAMATA A RESPONSABILITA' PER L'ORIENTAMENTO DEGLI OMO?
Non facciamoci dritti.
Io penso che la scelta che alcuni fanno appartiene esclusivamente a loro. Io non posso chiamare in causa altri per le mie scelte.
Invece c'è chi si fa promotore di scelte o chi si sente di discriminare scelte altrui sentendosi scusato da indicazioni divine.

Penso che la società, ed in particolare le religioni, abbiano una grossa responsabilità nella formazione delle menti e degli orientamenti in campo sessuale. Di questo prima o poi dovranno rispondere.

"Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra".

Pyccolo







































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09/02/2009 21:06

Si aspettiamo che la L'emosessualità diventa il 51% della popolazione dopo sono loro a dittar le leggi. hahaha
09/02/2009 22:02


Il tuo mi sembra un esxursus filosofico di non facile approdabilità e che convince poco o nulla.



se fosse stato di facile approdabilità sarebbe stato deludente, perchè significherebbe che non ho detto niente di diverso e quindi di non condivisibile da parte di altri, perchè non siamo tutti uguali.
Lo stesso Giovanni diceva che la fede non è posseduta da tutti.
Altrimenti non avremmo mai avuta ne un Adamo peccatore, ne un angelo ribelle.

Mi astengo dal giudicare quanto hai scritto se convince o no, come pure da altro. Non devo dare il voto a nessuno.
piuttosto, quello che considero come dialogo, e comunicabilità è l'aspetto biologico, che non dimostra un bel nulla tanto che ancora oggi qualche studioso cerca di vederci qualcosa nel cervello, nelle conduzioni nervose dei due cervelli, ecc..

La caratterizzazione dell'essere vivente essendo una cosa così complessa sfugge alle leggi del caso proprio come quelle della vita,
La vita, e la relativa caratterizzazione è un mistero così fitto, per il qual motivo si possono avere non dei casuali miglioramenti ma solo degenerazioni e basta.
Pertanto In questo degenerare, quando non è un fattore di scelta, vi è solo la follia di tipo biologico, e questa non si può mica giudicare.

Quindi non mi pronuncio sul teorico, ma nelle vie di fatto sostengo che la femminilità o mascolinità non è una sola questione di organi riproduttivi o ormonali, come si legge in alcune riviste poco serie, che ti prendono in giro.

Una bambina è tale ancora prima che gli si sviluppa tutto il contesto organico. Anche se noto che vi è in alcuni casi una tara ereditaria come carattere di base tramadato dal comportamento di uno dei genitori o avi,, ma come si sa anche in campo medico, si può ribaltare l'esito, perchè la caratteristica genetica è in una certa misura plasmata dall'ambiente.
Un tuo clone non sarà mai te stesso, nel momento che vive una vita distinta dalla tua, o dal tuo corpo, questo anche nel caso di vivere nella stessa casa, pur se in questo caso le differenze diminuirebbero.

Un uomo che si atteggia virilmente il suo comportamento deciderà l'innalzamento ormonale del suo organismo. Ma non ne decide il sesso mentale Ecc..

Le situazioni che possono portare a atteggiamenti errati li capisco perfettamente, soltanto non considero l'uomo solo un animale che agisce di istinto, ne una macchina, pertanto l'uomo al contrario della macchina può cambiare e mettersi in sintonia con il creato.
Altrimenti che stava a predicare il Cristo nella speranza che quelli 'malati' che lui visitava, dagli esattori alle prostitute potessero cambiare?.

Ti dirò pure che ad osservare dei trans reclamizzati pure in tv, senza averne cognizione o consapevolezza che lo fossero, e ne avendo spunto estetico, osservando il loro comportamento mi sono ritrovato a pensare con mia meraviglia che la loro femminilità era falsa, costruita
Se a te questa mia esperienza non dice niente a me dice molto, perchè non mi faccio condizionare dalla maggioranza,ne dai tempi, non è nella mia formamentis, a prescindere dai tuoi giudizi o pre...

Puoi evocare tutte le giustificazioni possibili, ma ciò non toglie che si può scegliere nella vita pure quello di cambiare, come hanno fatto alcuni omosessuali, altri non ce l'hanno fatta, e personalmente trovandomi a discutere con uno di questo, il quale pure si bucava, alla fine mi ha salutato lui, dicendomi che non ce la faceva, e ne io allora avevo l'esperienza di oggi in tal senso, anche psichico da potergli offrire. Ma finchè ce vita ce speranza.

Che la via dell'omosessuale è una via di strumentalizzazione dell'essere,e quindi di oggettivazione su questo puoi dire quello che vuoi ma non ci piove, visto che io ci sono cresciuto tra gli omosessuali, anche se ripeto non si possono generalizzare tutti i casi.

Poi ripeto che è una sciocchezza quella del cervello femminile,
Ce solo un uomo che si innamora di se stesso nel senso che vuole le attenzioni dovute a una donna, anche in senso psichico, su di se
E Non per un concetto di complemento che non esiste, ne fisico, (se ce è relativo e costruito, quindi falso) ne mentale,ugualmente costruito.
Se tu non l'afferri la differenza, io la distinguo nettamente..ad esempio mentalmente la cosidetta Luxssuria è un maschio a tutti gli effetti, e finora non ho trovato diversamente.

Inoltre in certi casi Quando la mascolinità è esuberante, si scarica su se stessi se nella propria formamentis domina l'aspetto sensorio carnale nel rapporto di relazione con il proprio prossimo..
Questi tipi se non scaricano il loro senso di possesso in questo modo, in altre circostanze divengono dei grandi dittatori...che è un altro modo per dominare i propri simili sempre in modo oggettivo, proprio come percepiscono principalemte se stessi, il loro stesso organismo.

Di un oggetto può essere lecito farne abuso anche se ci si affeziona, ma di una persona no, fosse anche se stessi, per questo motivo una strumentalizzazione della persona corrisponde sempre a una oggettivazione..o IDOLATRIA= oggetto di devozione o amore anche profondo.
Nel caso dei demoni perfino ossessivo.


[Modificato da dispensa. 09/02/2009 22:03]
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13/12/2010 09:39


Noto la solita ipocrisia.
Chi giustifica l'omosessualità non può considerarsi cristiano così come non è considerato cristiano (per i cattolici) chi non crede alla Trinità.
Se il mondo di oggi non mostra attenzione alla moralità, questo non vuol dire che tutte le pratiche ACCETTATE siano corrette.
Se una persona non è interessata ai principi divini, allora è tutto legale: lo stupro, l'omosessualità, l'adulterio, la pedofilia e tutte le violenze perpetrate a danno di altri.
Il fatto d'essere consenzienti non rende questa pratica corretta o legale.
Poi se alcuni studiosi la considerano una malattia ed altri una deviazione, non trascuriamo chi la considera una depravazione o un vizio. Storie diverse ma parallele.
Se l'omosessualità è una malattia, i fautori consiglieranno la terapia adatta a curarla.
Tutto il resto è semplicemente ipocrisia. I cattolici pur di non andare contro la loro chiesa scrivono che il bello di questa "chiesa" è che puoi non essere d'accordo e non essere punito.
L'importante essere convinti di questo.

D'altronde l'ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra azioni svolte e valori enunciati. Per ipocrita si definisce la persona che afferma una determinata idea e poi si comporta in una maniera contraddittoria ad essa.

Ypòkrisis è ben rappresentata dalle due maschere del teatro.

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    27/08/2015 23:08


    Cosa pensa Dio dell’omosessualità?
    Sulla questione dell’omosessualità oggi molti, perfino alcuni ecclesiastici, minimizzano. La Bibbia, però, non lascia dubbi al riguardo. Ci dice che Geova Dio fece l’uomo e la donna, e che secondo il suo proposito i desideri sessuali dovevano essere soddisfatti solo fra marito e moglie. Non sorprende, quindi, che la Bibbia condanni gli atti omosessuali. (Romani 1:26, 27).
    Naturalmente molti diranno che la Bibbia è superata. “Nel mondo di oggi non c’è posto per alcune cose che dice la Bibbia”. Ma perché alcuni sono così pronti ad affermare una cosa del genere? Spesso perché il punto di vista della Bibbia è in contrasto con il loro. Respingono la Parola di Dio perché insegna qualcosa di diverso da quello che vogliono credere loro. Questo però non è un modo obiettivo di vedere le cose e la Bibbia ci incoraggia a mettere da parte una mentalità così prevenuta. Anzi, nella sua Parola, Geova Dio ci esorta a ricordare che i suoi comandamenti sono per il nostro bene. Ed è piuttosto logico. Dopo tutto, chi altri meglio del nostro Creatore sa come siamo fatti?
    Alcuni dicono che l’omosessualità è una questione genetica. Altri affermano che è un comportamento acquisito. Non vogliamo entrare nel merito del dibattito su quanto incidono i fattori ereditari e quanto quelli ambientali. In effetti, attribuire l’omosessualità a un’unica causa sarebbe una grossolana semplificazione. L’omosessualità, al pari di altri comportamenti, sembra essere qualcosa di molto più complesso.
    A prescindere dalla causa, la cosa importante da comprendere è che la Bibbia condanna gli atti omosessuali. Pertanto, chi sta lottando contro desideri omosessuali ha davanti a sé un obiettivo raggiungibile: può decidere di non agire dietro la spinta di questi desideri.
    È vero che i desideri omosessuali possono essere fortemente radicati ma siamo convinti che anche desideri errati con radici profonde si possono estirpare.
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