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  23/02/2015 18:48 | |
Schifo internettiano dei nostri detrattori
Avevo trattato questo argomento anni fa quando l’imbecille di turno si chiamava “Sonny”. Paladino delle cose inutili, fu inebriato da un nauseabondo fetore ed ebbe una visione: “Finalmente abbiamo scoperto che i testimoni di Geova hanno partecipato al II conflitto mondiale in prima persona, anzi in prima linea”. Allora scrissi che spesso gli imbecilli, vanagloriosi e bisognosi di fare scoop, vivevano di bugie, di odio e schifezze del genere.
Oggi si ripropone la stessa cosa con titoli altisonanti che certi imbecilli riportano in blog, siti, forum, e chi più ne ha più ne metta. Si tratta di giocolieri con pochissima intelligenza: “Interessantissimo quello che scrivi, caro “nonnononsa”, fammi avere tutti i file che realizzo una pagina…”. Queste cose le facevano i bambini e ora le fanno anche i “grandi”. Si organizzano, si mettono d’accordo e poi, via allo scoop. Certo non eccellano in intelligenza, ma meglio non farglielo sapere.
Purtroppo per loro ci sono persone, come il sottoscritto, che conoscono BENISSIMO la storia dei Testimoni di Geova e puntualmente, se stuzzicate, fanno fare le figure degli asini a questi “vannamarchisti” venditori del nulla.
Ricordo a tutti e a me stesso che non volevo parlane più di questo impostore, ma purtroppo ci sono altri imbecilli che mi costringono a farlo. Uno di questi è Giovanni da Fasano. Di recente mi ha scritto sette email facendosi paladino del “nonnononsa” (è risaputo che “Da Fasano” non ragiona con la sua testa tanto è vero che confonde le classiche lucciole scambiandole per lanterne. Un altro “Sonny” in versione riveduta ma con lo stesso Q.I.).
Da Fasano mi sfida con queste testuali parole (faccio il copia/incolla): “…visto che fai il saputello,e il saccente, mettendo in ridicolo le persone chiamandole imbecilli, tu sei due volte imbecille, mo smentisci questo che dice IL NONNO NN SA UNA......niente, tutto documentato imbecille”.
Questa è una delle 7 mail che mi ha scritto. Tutte le sue mail sono un copia/incolla. Io fin dalla prima mail gli ho chiesto di farmi sapere di quale crimine si sarebbero macchiati i testimoni di Geova degli anni 40 dello scorso secolo. Il “…da Fasano”, non mi sa rispondere e continua a fare copia incolla, tipico atteggiamento di chi è senza spina dorsale.
Come il “nonnononsa” che alle mie richieste di prove provate mi ha risposto “NON SO NULLA DI TUTTO CIO’ E NON SO SE IL MATERIALE CHE PUBBLICO CORRISPONDA AL VERO. IO IL MATERIALE LO TROVOIN RETE E LO PUBBLICO”. Proprio così, quando ho chiesto un documento che compravasse le “sue accuse” mi ha scritto che non l’aveva. E questa gente dovrei prenderla sul serio?
Ritorniamo a “…da Fasano” e i suoi copia/incolla. Naturalmente, non sapendo rispondere alle mie pressanti richieste, mi indica un sito dove si evincerebbero le nostre colpe: tdgonline.altervista.org/la-questione-dellaustralia-qualche-compromesso-e-coinvolgimento-nello-sforzo-...
Siamo alle comiche. Oltre ad essere imbecille, fa la figura dell’asino perché quella riportata sul sito TdGOnline è la confutazione della solita spazzatura pubblicata dal “nonnononsa” che nel frattempo ha inviato il suo materiale scottante ad un altro raccoglitore di immondizia. Quest’ultimo ora ha tutto il materiale per realizzare una sua pagina da dare in pasto a gente come lui.
Ricordo alcuni passaggi della risposta che diedi in illo tempore al “fu” Sonny. Scrissi che cucire un bottone su una uniforme, vendere del pane a dei militari, lavare delle divise non vuol dire fare compromesso. Certo, ci sarà sempre un testimone di Geova che non farà mai cose del genere ritenendole “compromessi” per la propria coscienza. Mentre la maggioranza dei testimoni di Geova non si pone il problema.
Ecco la risposta!
Questi poveri imbecilli e farisei hanno trasformato in “vergognosa questione australiana” dei casi di coscienza. Secondo me di VERGOGNOSO c’è la loro magra esistenza.
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| 25/02/2015 10:24 | |
Ancora "da Fasano"...!
Capisco che NON CAPISCI, ma c'è un limito a tutto.
Mi scrive che "te lo ripeto x l'ennesima volta, nn si chiede perdono se nn si è fatto niente,".
Sei più imbecille di un foglio di carta carbone.
Come per gli assiomi, non dimostrando dove starebbe il peccato, considera vero lo stesso. L'equazione che fa, oltre ad essere sbagliata, evidenzia tutta l'arroganza e l'odio contro la nostra Confessione.
Povero imbecille. Chiedere perdono a Dio non vuol dire essere colpevoli di qualcosa di grave. Noi chiediamo perdono a Dio perché siamo imperfetti e pecchiamo sempre. Il "caso" Australia è dimostrazione di lealtà a Dio e di umiltà. Anche le piccole cose, come cucire un bottone su una divisa militare, poteva creare problemi di coscienza e per questo motivo si chiedeva perdono a Dio.
Pensate abbia capito il nostro pensiero?
Ne dubito.
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