I cristiani non sono sotto la legge mosaica, pertanto, quanto è detto in Levitico e in Deuteronomio non è in vigore. Tuttavia i testimoni di Geova rispettano i princìpi che Dio vi incorporò e sono determinati ad ‘astenersi dal sangue’. Perciò non donano sangue né depositano il proprio sangue perché venga loro trasfuso in un secondo tempo invece di ‘versarlo’.
A volte i medici invitano il paziente a depositare il proprio sangue settimane prima dell’intervento (donazione preoperatoria di sangue autologo, il cosiddetto predeposito), così che in caso di bisogno possa essergli trasfuso il suo sangue conservato. Ma questa procedura, consistente nel prelevare il sangue, conservarlo e reinfonderlo contraddice apertamente la legge di Dio.
Altre procedure o test che hanno a che fare con il sangue dell’individuo non sono così chiaramente in contrasto con i dichiarati princìpi di Dio. Per esempio, molti cristiani accettano che
venga loro prelevato del sangue per dei test o delle analisi, dopo di che il campione viene eliminato. A volte i medici possono proporre procedure più complesse che implicano il sangue dell’individuo.
Per esempio, in certe metodiche chirurgiche si ricorre all’emodiluizione: parte del sangue viene deviata dal corpo e quella che resta nel paziente viene diluita. In seguito il suo sangue che si trova nel circuito extracorporeo gli viene reinfuso, portando così i valori ematici a livelli vicini alla norma. Similmente il sangue che si riversa in una ferita può essere aspirato e filtrato in modo da restituire poi al paziente i globuli rossi, secondo un procedimento di ricupero del sangue. Un’altra tecnica consiste nel convogliare il sangue in un macchinario che svolge temporaneamente la funzione assolta normalmente da organi del corpo (per esempio il cuore, i polmoni o i reni). Dalla macchina il sangue viene poi restituito al paziente. Secondo altre tecniche il sangue viene deviato e mandato in un separatore (una centrifuga) per poter eliminare elementi dannosi o difettosi. Oppure lo scopo può essere quello di isolare parte di un componente del sangue e applicarlo in qualche altra parte del corpo. Ci sono anche dei test in cui si preleva una certa quantità di sangue per marcarlo o aggiungervi un farmaco e poi reimmetterlo nel paziente.
I particolari possono variare e sicuramente col tempo verranno messe a punto nuove tecniche, trattamenti e test. Non sta a noi esaminare ogni variante e decidere in merito. Il cristiano deve decidere da sé quale uso dovrà essere fatto del suo sangue nel corso di un intervento chirurgico, di un test o di una terapia d’uso corrente. Dovrebbe informarsi in anticipo dal medico o dal tecnico di laboratorio sull’uso che verrà fatto del suo sangue durante il procedimento. Poi deciderà secondo la propria coscienza.
Il nostro punto di vista è chiaro. Sono sempre i nostri detrattori che in un immaginario loro mondo si inventano le cose più assurde.
[Modificato da csssstrinakria 13/03/2012 09:01]