Il contesto letterario di Giov. 1:1
Sul sito
www.testimonidigeova.net è presente una considerazione interessantissima su Giovanni 1:1.
Affascinato da questo, senza il rischio di scivolare nell'interpretazione personale, mi sono chiesto: "
Ma cos'è la Parola?"
Il più ampio contesto letterario di Giovanni 1:1, che il suo ambiente culturale, ci aiutano a comprendere il suo linguaggio, e così assicurano e forniscono il senso della traduzione corretta. Solo non considerando totalmente le caratteristiche di Cristo da parte di Giovanni e la sua elevata sfumatura di linguaggio, è possibile giungere a qualcosa di così tanto inesatto quanto l'espressione "
la Parola era Dio". Nell'immediato contesto letterario, vediamo con quanta attenzione Giovanni differenzia la
Parola da
Dio (il Padre). La Parola è
con o
accanto a Dio (il Padre).
La Parola diventa carne ed è visibile; Dio (il Padre) non può essere visto in nessuna maniera e/o forma (Giovanni 1:18).
Che cos'è allora il
logos (Parola)? Giovanni dice che era lo strumento attraverso cui Dio (il Padre) creò il mondo. Se ci viene in mente il "principio" di Genesi, allora comprendiamo che la Parola è la potenza creativa, progetto e attività di Dio.
Pertanto, "
theos" in Giovanni 1:1 è usato qualitativamente e il passo andrebbe tradotto "
E la Parola era divina".
Questa traduzione è condivisa da molti e alcune traduzioni, come evidenzia il sito
www.testimonidigeova.net arrivano alla stessa conclusione.