00 03/03/2012 15:18

Ho letto alcuni commenti nello spazio reso disponibile dal mensile "Questotrentino". Qualche commento l'ho trovato interessante. Non mancano i soliti imbecilli che hanno clonato Barnabino, Gladio e perfino il sottoscritto.
Ho letto con interesse il commento di JòRibelle condividendolo al 100x100. Per far piacere ai nostri lettori, lo copio/incollo:


"Questo spazio è servito a darci uno spaccato degli ex testimoni di Geova. Alcuni hanno sentito la necessita di vestirsi con “abiti” d’altri clonandosi. Quest’atteggiamento non meraviglia i testimoni di Geova e non credo stimoli l’interesse del l’uomo della strada, distratto da mille preoccupazioni.
Ho letto finalmente l'articolo di Marta Faita e a dire il vero non mi sono sentito fremere. L’autrice, in veste di romanziera, se voleva dare un taglio giornalistico all’articolo, ha sbagliato sia tempi che luoghi.
Il linguaggio mi ricorda quello dei libri della Odescalchi e in particolare la serie di “Liala” che mia sorella leggeva quando era affetta da scarlattina o aveva litigato col fidanzatino, riempendo di lacrime le pagine ingiallite di quei volumetti che aveva ereditato da mia madre. Ancora ricordo alcuni passaggi…”Come i baci su l’acqua… oggi come ieri, come domani , come sempre io ricorderò quel bacio…”.
Il pezzo giornalistico, gentile Marta Faita, deve essere il punto d'avvio d'una inchiesta, d'un dibattito, d'una questione aperta senza l’ enfasi patetica che è evidente nel suo articolo per caricaturare le caratteristiche proprie di un gruppo religioso.
Le sue argomentazioni infarcite da commenti di ex testimoni di Geova non impreziosiscono il suo “lavoro”, semmai lo rendono poco professionale collocandolo negli scaffali dei deliri più che nel reparto “sociologia”.
Aver inserito nel suo articolo la scheda preconfezionata dalla psicologa Lorita Tinelli, brava ad autopatrocinarsi, nel vasto e serio mondo della psicologia comportamentale mi lascia perplesso. Ho letto una pubblicazione della Tinelli, argomento: i testimoni di Geova. Nel libro la Tinelli evidenzia aspetti dell’Achille di turno, naturalmente sempre ex, che non fanno testo e non presentano nella realtà quegli aspetti peculiari del gruppo. Gli aspetti negativi, suggeriti da qualche ex testimone di Geova e l’accanimento contro questa realtà religiosa, usando l’arma più patibolare, la denigrazione, mi hanno lasciato perplesso. Per dirla con le parole dello psichiatra e psicoterapeuta Guidano , a qualcuno non farebbe male una psicoterapia cognitiva post-razionalista.
Gentile Marta Faita, non è difficile sul Web trovare forum di discussioni gestiti da testimoni di Geova, li contatti, scoprirà un mondo ed una realtà molto lontana da quella catastrofica e demenziale presentata dal solito ex e spesso senza nessun riscontro oggettivo".



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