00 18/09/2008 09:49

Caro @ndre@88, la risposta sta in questa riflessione:

"Da ciò non si deduce che "essendo pentito" non subisca la disassociazione, assolutamente. Se ha causato grave danno alla Congregazione, se ha fatto inciampare altri, così come dalla ipotesi realistica, verrebbe disassociato ugualmente.
Però, questo dovrebbe essere, come accennato da Christian, una decisione collegiale."

E' stato detto che "Gli anziani non sono giudici in questo caso, ma compagni d'opera." Ma, come ha ben replicato Kejeca "gli anziani sono giudici durante un comitato giudiziario sia che esso porti alla disassociazione o no."
Quindi, essendo essere umani/giudici/compagni d'opera, devono giustamente farsi guidare dalla bibbia e dall’esperienza.

Dedurre nasce dalla conoscenza, dall'esperienza e dal buon senso, ricordando che la decisione è sempre collegiale.
Gli anziani hanno una grossa responsabilità nell'esercizio del loro incarico, ritengo che le loro decisioni, in ambito religioso/giudiziario, siano in armonia ai principi divini.

In dubis abstine.

Christian E. Maccarone