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Commenti dalle altre chiese

Il prete cattolico John A. O’Brien disse a circa 200 sacerdoti riuniti al St. Joseph’s Seminary a New York:
“Nel fare nuovi convertiti e nel ravvivare quelli che si sono allontanati, nulla supera il contatto personale. In questo riesce l’apostolo cortese, ben addestrato e che usa tatto. Il segreto del fenomenale successo di S. Paolo era il suo instancabile impiego del metodo di fare convertiti di casa in casa. È un fatto curioso che il metodo apostolico sia ora usato da sette non cattoliche, specialmente dai testimoni di Geova, i cui numerosi convertiti fanno vergognare noi cattolici”.
“The Monitor”, 7 luglio 1961.


Qualcosa di simile disse il sacerdote cattolico J. S. Kennedy il quale, scrivendo sui testimoni di Geova, spiegò:
“La loro capillare opera di casa in casa alla ricerca di convertiti è attivissima e inarrestabile. . . . il loro zelo e il loro spirito di sacrificio dovrebbero farci soffermare”.
“Our Sunday Visitor”, 3 giugno 1962.


Ad una conferenza di esponenti religiosi in Spagna si disse quanto segue:
“Forse [le chiese] trascurano proprio quello che costituisce la maggiore preoccupazione dei Testimoni: la visita domiciliare, che rientra nella metodologia apostolica della chiesa primitiva. Mentre le chiese si limitano non poche volte a costruire templi, suonare le campane per attrarvi la gente e a predicare dentro i propri luoghi di adunanza, [i Testimoni] seguono il metodo apostolico di andare di casa in casa e di cogliere ogni occasione per testimoniare”.
“El Catolicismo”, Bogotá, (Colombia), 14 settembre 1975.
[SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.