00 26/08/2011 09:06
di Vittorino Andreoli (psichiatra)

Alcuni IMBECILLI che d'abitudine offendono i testimoni di Geova con epiteti ed espressioni raccolte all'interno del loro nucleo familiare, ci additano come "Forum degli insulti". Poveri IMBECILLI. Noi saremmo quelli senza cervello come scrive certa gente che di cervelli ne hanno sentito parlare. Però si permettono di offendere le nostre scelte. Queste persone di uno squallore senza fine sono il risultato delle loro scelte.

A questi IMBECILLI dedico lo scritto di uno psichiatra del quale apprezzo la preparazione e la serietà.


"È questo un tempo in cui le offese verbali si sprecano, e non solo nel privato ma anche nella piazza più ampia d' Italia che, com' è noto, oggi è rappresentata dallo schermo televisivo. L' offesa come argomento della "ragione" e come veicolo di violenza. Le parole sono lanciate e si potrebbe immaginare che abbiano forma ora a freccia, ora a pallottola o che, in qualche caso, siano meteoriti capaci di provocare stragi. Avendo un così fondamentale ruolo per le ideologie del tempo presente, le parolacce richiedono di essere rivisitate nel loro significato per essere usate più adeguatamente. Ho assistito a un dibattito tra due leader i quali, sostenendo la necessità di un confronto secondo le regole, quanto meno, dell' educazione, si sono lanciati bombe a mano: nel corrispettivo verbale. Per questo ci dedicheremo a un' analisi della parolaccia, un tema della psichiatria, poiché accade spesso che ciò che ora è offesa prima sia stato diagnosi psichiatrica. Incominciamo da "imbecille". È un termine che appartiene alla patologia mentale ed è contenuto nei primi due grandi Trattati della disciplina psichiatrica: quello di Philippe Pinel del 1792 e quello di Vincenzo Chiarugi del 1793 94. Etimologicamente imbecille (da imbecillis) significa debole e sta a indicare la debolezza della mente. Occorre fare attenzione a non sbagliare diagnosi e confondere l' imbecillita' con la cretineria. Il "cretino" è un' altra categoria diagnostica inizialmente legata a una patologia tiroidea, il cretinismo ipotiroideo, che si caratterizza per un enorme "gozzo" imputabile all' uso di acqua povera di iodio; sul piano mentale, come dice Pinel, "i cretini non sorridono mai, mostrano un' ostinatezza ebete, una contrarietà sorda e tenace che solo la tenerezza materna può sopportare". Bisogna stare attenti, perché tra un cretino e un imbecille c' è un abisso, basti pensare che il cretino, a differenza dell' imbecille, ha "uno sviluppo enorme degli organi sessuali; da cui deriva una lubricità vergognosa". Sarebbe come confondere politicamente il centro con il centro liberale o con un centro democratico o, peggio, ancora, far confusione tra uno che si muove verso il centro e uno che dal centro si muove in direzione opposta. Dal momento che a usare le parolacce oggi sono soprattutto gli intellettuali, è auspicabile che le usino tenendo conto della loro grande cultura. Nessuno confonda un cretino con un imbecille. E affinché non avvenga anche di peggio, come confondere uno stupido con un demente, la prossima volta ci dedicheremo a queste due diagnosi.
Vittorio Andreoli psichiatra"



[SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.