Ormai conosciamo tutti la storiella di coloro che credono ad una delle diverse trinità dell'emisfero religioso.
Quando Gesù si rivolge al Padre c'è un rapporto filiale fra Padre e Figlio, quindi Gesù, abbandonate le vesti di Dio/Figlio, diventa un semplice essere umano con tutte le debolezze degli uomini.
Certo, è il Dio/Figlio che può ma non vuole.
Quando Gesù/Dio è in compagnia di Dio/Dio, è sempre un subalterno e non ha potere decisionale tranne quando è autorizzato.
Ma un Dio/Figlio è sempre un Dio. Questo Dio/Figlio si rivolge al Dio/Padre come farebbe un figlio umano al proprio padre: "PADRE MIO".
Però in qualche occasione si rivolge al Dio/Padre chiamandolo Dio/Dio come in
Matteo 27:46 "Dio mio perché mi hai abbandonato?"
Ma se Dio/Dio è Dio/Padre del Figlio, perché in questa occasione lo chiama Dio e non Padre? Qual è la differenza fra Dio e Padre?
Chi crede a questo tipo di trinità, afferma che il Figlio giustamente si rivolge al Padre perché sulla terra Gesù è Dio/Uomo. Invece, quando non lo chiama Padre ma Dio, è perché in quel momento non ricorda di essere lui stesso il Dio: Dio/Padre/Figlio/Spirito santo (l'ho scritto in maiuscolo, contenti?).
Noi secondo "dichiarazioni di fede" di certi trinitari siamo persone confuse, e quando spieghiamo questo rebus siamo degli ignoranti e modalisti. Certo, se paragonati a coloro che vorrebbero spiegarci il concetto trinitario, siamo tutti docenti navigati.
Quello del modalismo è un altro giochetto dei trinitari per deviare il discorso e portarlo in una palude più grande di quella a cui appartiene lo sconcerto trinitario.
Noi siamo testimoni di Geova e non crediamo alla trinità delle chiese ORTODOSSE, della chiesa CATTOLICA e delle chiese LUTERANE, CALVINISTE e ANGLICANE.
Per capire cos'è la trinità basta leggere alcuni passaggi del pensiero di Raniero Cantalamessa:
"Dopo che il mistero ci è stato rivelato, intuiamo che, se Dio esiste, non può che essere così: uno e trino allo stesso tempo. Non può esserci amore se non tra due o più persone; se dunque "Dio è amore", ci deve essere in lui uno che ama, uno che è amato e l'amore che li unisce. I cristiani sono anch'essi monoteisti; credono in un Dio che è unico, ma non solitario. Chi amerebbe Dio se fosse assolutamente solo? Forse se stesso? Ma allora il suo non sarebbe amore, ma egoismo, o narcisismo."
Capite? Siccome Dio è amore, non può essere solo....
Cantalamessa, per chi non lo sapesse è un
teologo e predicatore dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Certo è più credibile del primo Mario che si presenta o del primo peccatore che giustifica l'omosessualità, ma non credo che il teologo Cantalamessa abbia le idee molto chiare di questa non-verità.
Se pensate che questo mio post sia nebuloso, forse è dovuto al fatto che la trinità...