Testimoni di Geova: Risposte a domande

Una poesia attribuita a Neruda

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    F.Delemme
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    00 19/04/2010 21:46
    Muere lentamente (Lentamente muore)

    La poesia è di Martha Medeiros, scrittrice e giornalista brasiliana.
    È stata pubblicata il 1° novembre del 2000, in occasione della Commemorazione dei Defunti, sul quotidiano di Porto Alegre "Zero Hora". "Lentamente muore", il cui vero titolo è "A morte devagar", è anche inserita nella sua raccolta "Non Stop. Cronache del quotidiano".

    Lentamente muore
    chi diventa schiavo dell’abitudine,
    ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
    chi non cambia la marcia,
    chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
    chi non parla a chi non conosce.
    Muore lentamente chi evita una passione,
    chi preferisce il nero su bianco
    e i puntini sulle “i”
    piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle
    che fanno brillare gli occhi,
    quelle che fanno
    di uno sbadiglio un sorriso,
    quelle che fanno battere il cuore
    davanti all’errore e ai sentimenti.
    Lentamente muore
    chi non capovolge il tavolo,
    chi è infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza
    per l’incertezza per inseguire un sogno,
    chi non si permette
    almeno una volta nella vita
    di fuggire ai consigli sensati.
    Lentamente muore chi non viaggia,
    chi non legge,
    chi non ascolta musica,
    chi non trova grazia in se stesso.
    Muore lentamente
    chi distrugge l’amor proprio,
    chi non si lascia aiutare;
    chi passa i giorni a lamentarsi
    della propria sfortuna o
    della pioggia incessante.
    Lentamente muore
    chi abbandona un progetto
    prima di iniziarlo,
    chi non fa domande
    sugli argomenti che non conosce,
    chi non risponde
    quando gli chiedono
    qualcosa che conosce.
    Evitiamo la morte a piccole dosi,
    ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo
    di gran lunga maggiore
    del semplice fatto di respirare.
    Soltanto l’ardente pazienza porterà
    al raggiungimento
    di una splendida felicità.
    [Modificato da F.Delemme 28/07/2013 13:35]
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    F.Delemme
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    00 28/07/2013 13:40

    Molti l'hanno attribuita a Neruda, perfino Clemente Mastella in un tremolante discorso al Senato.
    E meno male, perché Neruda si sarebbe rivoltato nella tomba visto l'abisso politico tra i due.