parliamonepino, 14/05/2009 8.08:
Con tutto il rispetto per l'analisi antropologica, che condivido, vorrei esprimerti, da profano, una mia sensazione, forse, meno tecnica e più emotiva.
Ho notato una forte passione nel canto di questo "sventurato", un sapore etnico molto forte, con un impatto emotivo coinvolgente. E' chiaro che i riferimenti con la "mafia" non sono reali, anzi, è un accostamento che si scontra con le immagini del video.
Mi ha colpito la sonorità, più che il contenuto, è di una profonda radice etnica. Credo che anche questo aspetto possa essere valutato come "analisi" antropologica.
Per esempio, pare che la "Cavalleria Rusticana" si rifà ad un fatto di cronaca accaduto in Calabria, poi raccontato da Verga e musicato da Mascagni.
Questa "mescolanza" estranea e con radici diverse, rende l'opera di una intensità suggestiva che imprime una vibrante ed incisiva commozione interiore.
Naturalmente, a "freddo" si possono notare tutte le incongruenze rivelate dai "contenuti.
Saluti
Pino Lupo
È necessario fare sempre un distinguo. Tu provi delle sensazioni e delle emozioni come le ha provate il Pitrè che ha dedicato la sua vita agli studi critici sui canti popolari.
Il distinguo o la dicotomia obbliga il critico a non lasciarsi trascinare e coinvolgre dalla drammaticità dell'esecuzione e naturalmente del testo.
È un pò tutta la tematica del carcere. In ogni canto, in ogni verso, in ogni strofa, il tema musicale è dramma e teatralità. Una similitudine la troviamo in quasi tutti i canti del Sud: canti dei carrettieri, canti religiosi, canti di dolore e canti della fanciullezza. L'elemento costitutivo di questo genere di canti è il sentimento della libertà perduta, per i canti del carcerato, e di speranza, sacrificio ed abnegazione per i canti religiosi e di dolore.
Questi canti "nascono" appunto per coinvolgere sentimentalmente ed emotivamente l'ascoltatore.
Preciso che fra il canto siciliano e quello calabrese c'è una differenza di fondo. Nel canto calabrese l'invocazione è rivolta quasi sempre alla donna (causa e panacea di tutti i mali), in quello siciliano invece è rivolta alla madre.
Chi glielo dice ai vizzinesi che il "fatto" è accaduto in Calabria?
La chiesetta di santa Teresa, l
'osteria della 'gna Nunzia,
le case di comare Santuzza e comare Lola, l'una di rimpetto all'altra, ubicate in via Volta,
la casa di compare Turiddu, situata poco distante in via Petrarca,
'A Cunziria....
[Modificato da csssstrinakria 17/09/2012 15:47]