93406517=pyccolo, 27/04/2009 17.11
Cara Stefania,
noto con sorpresa della chiusura della quasi totalità dei threads.
C'è una specie di annuncio in ognuno che ne dovrebbe giustificare la ragione.
Non è che si comprenda molto.
L'annuncio giustifica la chiusura MOMENTANEA di alcune discussioni. E' spiegato chiaro qual è l'obiettivo dell'Osservatorio e quale sarà in futuro.
Non condivido ad esempio la tua (vostra?) impressione secondo la quale la maggioranza dei forum siano luoghi di disinformazione.
E' una considerazione generica ma fa riferimento in particolar modo ai siti anti-testimoni di Geova.
Poni l'intero tuo commento a sostegno del concetto di informazione corretta ed informazione scorretta.
Se mi parli di informazione corretta va da sè che ce ne debba essere, per contrasto, una scorretta.
Diciamo che da una seria analisi di questi forum è emerso l'aspetto della disinformazione e della scorrettezza.
Qual'è il criterio di verificabilità di un'informazione, per definirla corretta o scorretta?
Presentare informazioni alterate e palesemente false sulla nostra Confessione, non è il criterio ma l'evidenza oggettiva.
Parli inoltre di analisi dei vari argomenti e della loro catalogazione in informazioni corrette e disinformazione.
Vale la stessa domanda di prima.
C'è però da aggiungere una considerazione:
In un prossimo futuro saranno presenti nel nostro forum solo poche discussioni catalogate e presentate per argomenti.
Un'analisi, (il suo significato sta nel termine), è un scomposizione infinita, ovvero, letteralmente, "ana-lisi" che sostanzialmente significa senza soluzione.
L'analisi a cui fa riferimento il comunicato è una valutazione critica. L'analisi è un'indagine, uno studio minuzioso di una cosa o di una discussione. Ana, in questo caso è intensivo e pertanto come prefisso di Lisi, non fa altro che rendere più forte l'azione della ricerca e dello studio. Ritengo fuorviante la tua analisi del termine analisi.
Nel linguaggio, fra gli esperti del settore dell'analisi della parola, l'analisi è quella pratica che intraprende un analista per determinare in che punto del discorso di un essere umano l'analisi, che dovrebbe essere una scomposizione infinita, si blocca e riporta sempre sullo stesso pensiero, causando disagio.
Come quando un programma viene infettato da un virus e ripete sempre le stesse istruzioni, non consentendo di proseguire in qualunque altra direzione.
Ho parlato di analisi perchè l'hai introdotta tu.
Vedi sopra.
Poichè un'analisi è qualcosa di senza soluzione, aver interrotto una serie di threads con un proclama lucchettato significa proprio l'esatto opposto, ovvero un fermo, un blocco del dialogo, e non un analisi libera.
Non sono d'accordo. L'analisi ha una soluzione. Sciogliere rendere chiare, stabilire e trovare una soluzione sono i significati di analisi. Pertanto, trovare una soluzione è il contrario di quello che affermi.
Molto più correttamente si dovrebbe parlare di catalogazione di certi argomenti in buoni e cattivi.
Il riferimento alla catalogazione nasce dall'esignza di rendere facilmente consultabli gli argomenti. Cosa che già abbiamo sperimentato con le due discussioni (argomenti e versetti biblici) aperte nel nostro forum.
Almeno si sa che non è analisi, è chiusura, stop, ad un dialogo che non proceda secondo una direzione data.
Non si tratta di chiusura definitiva ma di chiusura temporanea per darci il tempo di catalogare le discussioni.
E' il classico procedimento che, limitando le libertà individuali, e non necessariamente perchè si macchino di volgarità o di offese, pone il discorso senza via d'uscita, senza analisi: o per questa strada, che è l'informazione corretta, o per altre strade, che sono disinformazione. O per questa via che è quella unica della verità, o l'eresia.
Non è il nostro caso.
Non vado oltre.
Meno male.
Questo che ho detto di solito accade quando a pensare non è un essere umano, o più esseri umani indipendentemente, ma quando a pensare è una sorta di collettività a cui si dà voce e sentimento.
Quando questo accade è la soppressione delle libertà tutte e l'esaltazione della massa sul singolo essere umano.
Altro che democrazia e libero pensiero.
Niente di tutto questo. Ognuno è libero di esprimere i propri concetti. Stiamo ordinando il nostro forum togliendo le discussioni inutili e rendendolo più utile alla collettività.
Non volermene, ma avevo la necessità di palesarti queste mie preoccupazioni.
Parlo a te come singola donna, perchè mi risulta difficile colloquiare con una collettività, in quanto reso proprio impossibile dalle caratterestiche intrinseche del linguaggio.
Spero di aver presentato appieno il pensiero dell'Osservatorio. Quando posti o apri una discussione, ti risponde un soggetto e non un gruppo o una collettività.
Con immutata simpatia.
Ricambiata.
Pyccolo
Stefania
Stop à la désinformation