00 22/11/2008 15:09
CEI
Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.

CEI 2008

Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.


Il "colui" che hanno trafitto riferito all'inviato di Dio della CEI diventa "me", cioè Dio stesso, nella CEI 2008. Perché questo cambiamento?
La BG in nota dice: "con il TM, ha: "(guarderanno) a me. Colui che…La versione BC (CEI) è attestata da Teodozione, volg. ecc. e così è stata ripresa dal 4° evangelista".
Un commentario precisa: "La traduzione "guarderanno a colui" è sostenuta da quarantacinque manoscritti ebraici, dalla maggior parte dei primi Padri e da testi neotestamentari come Gv 19,37; Ap 1,7…". (Raymond E. Brown, Joseph Fitzmyer, Roland E. Murphy (edd.), Grande Commentario Biblico, Editrice Queriniana, Brescia 1973)
Ma allora, qual è l'esatta traduzione? L'apostolo Giovanni, nel citare Zaccaria 12:10 dice: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto". (Giovanni 19:37; CEI 2008) In questo modo la CEI 2008 si contraddice nel confronto tra Zaccaria e Giovanni. Certamente Giovanni conosceva l'esatta espressione ed insegnamento di Zaccaria 12:10. Quindi non fu Dio stesso (me), ma Gesù Cristo (colui), ad essere trafitto.



No, la traduzione della CEI non si tocca.
Questa traduzione ufficiale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) fu iniziata nel 1965 con lo scopo di fornire una traduzione adatta alla liturgia cattolica italiana, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II. Data l’urgenza della richiesta non venne eseguita una nuova traduzione dai testi originali, ma fu deciso di operare una revisione della versione UTET, omogenea in quanto opera di tre soli traduttori. La bozza del testo fu visionata da poeti e letterati per migliorarne la leggibilità e la facilità di proclamazione. La nuova traduzione della Bibbia operata dalla CEI è un esempio lampante di elevata attitudine ermeneutica, crassa asinità e maliziosa imperfezione. La costante revisione dimostra che è legata più alla liturgia cattolica che al messaggio divino.


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[Modificato da F.Delemme 15/08/2013 08:58]