00 16/10/2011 19:51

Traduzione dal francese dell'articolo pubblicato su "Le Monde" del 6 ottobre 2011 a firma Stéphanie Le Bars.

Dopo anni di procedure, la CEDH (Cour européenne des droits de l'homme) ha riconosciuto che il governo francese ha violato l’articolo 9 della Convenzione europea sulla libertà religiosa internazionale, applicando una legge retroattiva con l'obbligo degli interessi di mora, pari ora a € 57,5 ​​milioni. Dopo l’iscrizione dei Testimoni di Geova nella lista delle sette stilata nel 1995 da un rapporto parlamentare, giudicato in seguito transitorio, l’associazione era stata infatti oggetto di controlli fiscali che hanno portato ad una tassazione dei “contributi diretti” (Contribuzioni volontarie dei fedeli). Il contenzioso dinanzi alla CEDH verteva sulla questione del sapere se tali offerte dovevano beneficiare o meno dall’esenzione fiscale vigente per le donazioni ed i lasciti fatti alle associazioni cultuali. La corte nella sua sentenza ha riconosciuto che l’articolo del codice generale delle imposte, applicato retroattivamente a favore della tassazione, non era né sufficientemente “specifico” né sufficientemente “ipotizzabile“.
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