00 01/10/2010 11:04
Comunicato

Il 21 settembre 2010 la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato ammissibile l’istanza presentata dai Testimoni di Geova contro lo Stato francese. Questa decisione di ammissibilità fa seguito all’iniziativa, unica in Europa, dei servizi fiscali francesi di sottoporre tutte le donazioni dei fedeli di questa confessione ad una imposta retroattiva all’esorbitante tasso del 60%, oltre agli interessi di mora.
Questa importante decisione era attesa sin dal deposito dell’istanza avvenuto il 24 febbraio 2005.
La Corte, sulla base dell’articolo 9 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ha dichiarato ammissibili le rimostranze dell’Associazione dei Testimoni di Geova riguardanti la violazione della libertà di religione.
In numerose occasioni, tra cui quella del 10 Giugno 2010 (nella causa Testimoni di Geova di Mosca contro Russia), la Corte europea ha ricordato che i Testimoni di Geova costituiscono da tempo una religione nota e stabilita in Europa, cosa che contrasta con la tassazione ingiusta imposta dall’Amministrazione fiscale francese.
Questo caso esaminato dalla Corte riguarda tutti coloro che danno valore alla libertà di religione e di opinione.
La decisione del 21 settembre 2010 è solo una tappa, dal momento che il caso deve ancora essere giudicato a fondo. Nel frattempo, i Testimoni di Geova si rallegrano per la loro presenza nel panorama cultuale e per la prospettiva di veder cessare le discriminazioni di cui sono stati oggetto.

Fonte: www.temoinsdejehovah.org
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