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Efesini capitolo 1.

Efesini 1:1:
"Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio".

In tutte le Scritture Cristiane è importante distinguere l'agente dall'artefice, e ciò non è sempre stato rigorosamente rispettato dai traduttori. Qui, la preposizione greca dia (per, attraverso) è la chiave di tale distinzione. Dice il The Greek Student's Monthly in merito a questa parola:
"Tuttavia l'uso, in riferimento a Lui (Cristo), della preposizione dia con genitivo, offusca al lettore moderno della Authorized Version la portata attribuita nel Nuovo Testamento alla verità della mediazione di Cristo. Questo, oggi, significa affievolirne la forza, poiché "by" non connota più mediazione, bensì l'origine. La preposizione viene quindi utilizzata ripetutamente nel caso del ministero di profeti e di angeli, poiché questi non erano gli autori del messaggio e del miracolo, ma semplicemente coloro attraverso i quali Dio parlò e agì. Si fa presente che una traduzione coerente di dia con genitivo con "attraverso mette in risalto la mediazione di Cristo.
Su questo passo, il Cambridge Greek Testament presenta il seguente commento:
"L'autorità fu conferita dal Signore risorto. Ma era solo un ampliamento dell'incarico che il Signore steso aveva ricevuto da suo Padre (cfr. Giov. 17:18). Nel dispensarla, egli stava agendo nel nome del Padre Suo.
Questa mediazione per conto di Dio è importante in rapporto all'insegnamento della Trinità, specie in un testo antitetico come quello di 1 Corinti 8:6. Si osservi a questo proposito anche Efesini 1:5, dove nella TNM si legge: "Poiché egli (Dio) ci preordinò all'adozione a sé come figli mediante Cristo..."; nella KJV si legge: "l'adozione di figli da parte di Gesù Cristo".
La versione di The Expositor's Greek Testament aggiunge: "in questo caso non in Cristo, ma tramite lui. Ossia, é attraverso la mediazione di Cristo che si consegue l'adozione come figli".
Vi sono alcune eccezioni a questa regola generale, come in Romani 11:36, in cui dia viene usata in riferimento a Dio stesso. Winer fa il seguente commento su questo versetto:
"Il mondo é legato a Dio sotto tutti gli aspetti. Esso viene da lui, poiché egli lo ha creato (la causa ultima); attraverso lui, poiché egli opera (continuamente) su di esso; verso di lui, poiché egli é lo scopo finale a cui si riferiscono tutte le cose che sono nel mondo.
Quest'uso collettivo delle preposizioni rappresenta uno dei modi usati da Paolo per definire qualcosa in modo esauriente, avvalorando così la supremazia del Padre su tutte le cose. Per distinguere accuratamente ciò, la KIT in questo passo utilizzò "tramite", e nel testo della TNM, questa inclusione globale, tenendo in debita considerazione il contesto, fu espressa nel modo seguente: "per mezzo del quale sono tutte le cose e noi per mezzo di lui".
[SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.