00 28/03/2023 22:26
7 morti, fra cui una donna incinta di 7 mesi

Attraverso i media milioni di persone sono venute a conoscenza della strage che si è consumata il giorno 9 di questo mese di marzo, ad Amburgo, in Germania, dove sono stati uccisi 7 membri della congregazione cristiana dei testimoni di Geova. Fra i 7 morti si conta una mamma incinta di 7 mesi.
Ho seguito il discorso e, per le parole che sono state pronunciate, per me è un dovere pubblicarle. Un membro del comitato di filiale della Germania, Dirk Ciupek, alcune autorità locali e un membro del corpo direttivo dei testimoni di Geova della sede mondiale di Warwick hanno ricordato il tragico avvenimento. Lunedì 25 marzo, centinaia di migliaia di persone hanno seguito la diretta su YouTube.

Ho estrapolato la parte relativa al ricordo delle 7 vittime.

“Abbiamo preso atto che la Bibbia ci dà anche le risposte che ci aiuteranno a riflettere e a vedere le cose da una prospettiva diversa. Sta a noi recepirle e capirle. Questo non vuol dire che non proviamo dolore e sofferenza per queste perdite. Abbiamo certamente una speranza, però piangiamo i nostri morti e ne sentiamo la loro mancanza. Ci mancano le loro voci, i loro sorrisi, il loro cantare i cantici di lode e i loro commenti alle nostre riunioni bibliche. Ognuno con le loro qualità e i loro difetti.

Sì, ci manca, ad esempio, il nostro DAN. Era un bravo organizzatore. Meticoloso nei calcoli matematici. Era anche una persona ordinata. Organizzava tutto: le ferie, il carburante che consumava la sua auto e programmava perfino il suo tempo libero. Ci manca il suo amore per la natura. Si toglieva le scarpe e camminava a piedi scalzi avvicinandosi ad un albero: lo abbracciava e lo annusava. Era un tutt’uno con la creazione. Soprattutto, ci manca la sua caratteristica: ascoltava con attenzione il suo interlocutore ed era empatico. E sì, ci mancano anche i suo dolci di marzapane che preparava con cura.

Ci manca il nostro caro STEFAN, sempre di buon umore e sorridente. Caratteristica di coloro che provengono dalla Renania. Sempre in movimento, con la tuta e la cassetta degli attrezzi. Alcuni suoi amici hanno detto che se Stefan si svegliasse, incamminandosi, attraversando la porta per salutarci, si soffermerebbe davanti alla porta esclamando: “Dobbiamo dare ancora una sistematina a questa porta, non reggerà molto, i cardini stanno cedendo”. Questo era il nostro caro Stefan! Ci manca. Ci mancano i suoi piccoli regalini di oggetti che realizzava con le sue mani. Amava vedere gli altri contenti quando ricevevano i suoi manufatti.

Ci mancano JAMES e MARIE, due bravi ballerini, avevano il ritmo nel sangue. James lo immaginiamo così, con le lentiggini e la passione per lo sport. L’hanno ben rappresentato in un piccolo busto. Lo ricordiamo in particolare per il suo entusiasmo, fibrillava quando parlava con qualcuno. Questo era il nostro James. Marie, era la nostra artista. Molto brava a disegnare su cartoncino. Le piaceva cucire e lavorare a maglia. La sua creatività era evidente anche dalle sue unghie e dal colore dei suoi capelli. Ci manca soprattutto la sua grande empatia che manifestava apertamente a tutti.

Ci manca la nostra STEFANIE. Stefanie non frequentava regolarmente le nostre riunioni. Però apparteneva a questa congregazione. Stefanie era una che amava le altre persone. Se volessimo definire le sue caratteristiche, possiamo dire semplicemente che è ricordata per la sua semplicità e la sua lungimiranza. Delle cose negative cercava sempre di vederne il lato positivo. Un dono molto bello. Aiutava gli altri a pensare in maniera positiva. Amava la musica e suonava il pianoforte. Suonava spesso un pezzo di sua composizione, sempre ad orecchio, non lo tracciò mai su carta musicale. Questo brano se l’è portato via per sempre.

Ci manca SEBASTIAN. Aveva mani grandi e un sorriso irresistibile, coinvolgente. Un sorriso che la morte non gli ha portato via. I suoi amici li salutava con una pacca sulle spalle. Commentava a ruota libera e i suoi commenti erano ragionati. Dopo un suo commento, aveva l’abitudine di applicare a se stesso il principio biblico a cui faceva riferimento. Sebastian mancherà particolarmente ai bambini. Li solleticava fino a farli ridere all’eccesso.

Ci manca anche la nostra piccola Romy, la "rosa amata", come il significato del suo nome. Aveva solo sette mesi. Conosceva le voci di tutti coloro che si avvicinavano alla sua mamma. Romy le sentiva quelle voci che venivano amplificate dal grosso pancione di sua mamma.
E quando la sera papà metteva la mano sulla pancia della mamma mentre pregavano insieme, Romy era sempre attiva. Lei era sempre lì. Tutti non vedevano l'ora di avere un bambina in più in congregazione. Una giovane sorella che non ha figli aveva già detto alla mamma di Romy che voleva essere lei a intrecciarle i capelli, prepararle la pappa e guardare insieme i film di Walt Disney.

Sì, ci mancano i nostri morti e li piangiamo. Saranno sempre nei nostri pensieri fino a quando verrà il giorno in cui il nostro Dio cancellerà definitivamente il dolore che stiamo patendo”.



[Modificato da F.Delemme 28/03/2023 22:56]
[SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.