Zucchero di canna o semplicemente "canne"?
Ci scrivono chiedendoci un parere sulla scoperta di un finto cieco che ha percepito la pensione d'invalidità fin dal lontano 1998.
Scrivono a noi perché un giornalista pubblicista, cioè un dopolavorista che arrotonda con i 5 o 10 euro di compenso per articolo o corrispondenza, ha scritto: "il falso cieco... la domenica mattina citofonava porta a porta ai campanelli degli abitanti del paese per diffondere il credo dei Testimoni di Geova, la setta di cui è adepto"). Questo particolare non compare su nessuna testata giornalistica e nemmeno sui quotidiani di matrice cattolica. Naturalmente il solito imbecille delle NOTIZIE BUFALA l'ha dato in pasto al suo ministero dell'accolitato. I compiti degli accoliti sono quelli previsti dal loro regolamento: vomitare, digrignare i denti, sbavare. In sostanza, FARE SCHIFO.
Il giornalista pubblicista si chiama Daniele De Salvo che nel suo curriculum vanta perfino una militanza online nel quotidiano cattolico "Resegoneonline.it". Cosa abbastanza curiosa, questo quotidiano online riporta la notizia ma non dà indicazioni sulla fede praticata da questo finto cieco.
www.resegoneonline.it/articoli/Falso-invalido-a-Lecco-dal-1998-era-considerato-totalemente-cieco-2...
Non ho dubbi sulla malafede del CATTOLICO giornalista pubblicista Daniele De Salvo che per deontologia professionale (?!?) avrebbe dovuto scrivere che il medico curante del falso cieco è un NON testimone di Geova e siccome l'indennità è concessa previa certificazione di una commissione, avrebbe dovuto scrivere che il finto cieco ha percepito l'indennità grazie alle false dichiarazioni di una commissione di NON testimoni di Geova.
Ma al di là delle comiche affermazioni di questo giornalista pubblicista e delle masturbazioni mentali più o meno depravate dei nostri detrattori con a capo “chille ca rovista nell’immondizia” (da oggi chi rovista nell’immondizia è sanzionato con un minimo di 500 Euro), come sono andate le cose?