Dalla prov. di Torino
"Innanzitutto sono dispiaciuto nello scrivere queste cose, ma pur essendo rispettoso per tutte le religioni ritengo doveroso segnalare quanto segue.
Abito in provincia di Torino per l'esattezza a san Benigno Canavese in una zona residenziale. Periodicamente passano da queste parti coppie di vostri incaricati che suonano, anzi suonavano, i campanelli e lasciano talvolta opuscoli nella buca delle lettera, ora non più. La cosa che più disturba è vedere come si comportano queste persone. Cioè cosa non fanno. Assolutamente nulla, solo passeggiare a passo di lumaca con l'evidente e sconsolante volontà di far passare il tempo. Nessuno apre o risponde, anzi rispondeva e così trascorrono il tempo bighellonando, guardando nei giardini, commentando del più e del meno, stando appoggiate alle cancellate a sbadigliare. In estate è bello vederli passare oltre 2 ore in un vicolo cieco non più lungo di 50 metri, con le loro borse, la bottiglietta dell'acqua, arrivati anche a mangiare un panino. Per carità! Liberi di nutrirsi, ma che figure indegne e patetiche. Spero proprio che questi personaggi non siano pagati. Potrebbero essere più utili alla società se lavorassero davvero.
So che queste persone sono vostri incaricati per trasmettere la parola dei Testimoni di Geova. Ma a me pare proprio che trasmettano altro.
L'altra settimana due donne e di che eleganza, davanti a casa mia. Ho senitito dire: "..ma che freddo andiamo a prenderci una cioccolata...". Questa estate i soliti due affezionati della zona: uno piccolo, tarchiato, con atteggiamento da capo di cosa non si sa, con borsa nera e uno alto, hanno passato la giornata in zona non facendo assolutamente nulla se non fermarsi a chiedere, talvolta, che pianta fosse quella...che fiore fosse quell'altro. Nessuno ci fa più caso, ma a volte si sospetta anche che possano essere persone poco rassicurabili, come quando il più basso cercò di convincere una bambina ad aprire mentre era in giardino, sola a casa, e la mamma a scuola a prendere il fratellino. "..aprimi che aspettiamo la mamma insieme" disse. Ero comunque pronto ad intervenire, ma la bambina fortunatamente non aprì. Lo so che questo scritto lascia il tempo che trova. Se posso dare un consiglio controllate meglio i vostri seguaci e magari mandate qualche anonimo controllore a controllarli, vi rendere conto che c'è qualcosa che non va...del resto come in tutto il resto del mondo, oramai allo sfacelo anche grazie a persone come quelle che ho descritto poc'anzi. Distinti saluti
Franco Della Rolle"
Egr. Sig. Della Rolle, come ha ben scritto, il suo dire lascia il tempo che trova. Quell'aprimi che aspettiamo la mamma insieme non è molto divertente perché lo identifica benissimo.
Io informerei la polizia postale.
Visto che ha tempo da perdere perché non parla con loro e chiede spiegazioni?
Ne riceviamo di lettere strane, questa non è strana è viscida.