Mi scrive Patrizia Barbiani

Gentile Filippo,
devo proprio porre alla sua attenzione quanto scritto da questa signora TdG . Non posso farne a meno !!! So che non ha gradito il mio profilo FB ma adesso non ha importanza. Nei gruppi commento spesso ciò che trovo scritto da voi e le assicuro che i toni non sono mai volgari. Vorrei solo offrire la mia posizione, il mio pensiero...
Adesso lo farò con lei, se non altro vedrà che non ho secondi fini , cosa pensabile, viste le nostre opposte vedute.

*** Scrittura di venerdì 11 gennaio 2013 ***
Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce. — 2 Cor. 11:14.
Satana ha diffuso molte menzogne che, se non stiamo attenti, potrebbero sviarci. Consideriamone alcune. Puoi fare quello che ti pare: sei tu a decidere cosa è bene e cosa è male. Questa idea, veicolata dai mezzi di informazione e dal mondo dello spettacolo, va contro le norme di Dio e ci istiga ad abbandonare qualsiasi ritegno morale. La verità è che abbiamo disperato bisogno di una guida morale, e solo Dio può soddisfare tale bisogno. (Ger. 10:23) Dio non interverrà negli affari umani. Se ci lasciassimo influenzare da questo spirito che invita a vivere solo in funzione dell’oggi, potremmo diventare “inattivi o infruttuosi”. (2 Piet. 1:8) La verità è che il giorno di Geova si avvicina rapidamente, e noi dobbiamo vivere nell’attesa della sua venuta. (Matt. 24:44) Dio non si interessa di te come singolo individuo. Se credessimo a questa menzogna diabolica, potremmo essere indotti ad arrenderci, pensando che non saremo mai degni dell’amore di Dio. La verità è che Geova ama e apprezza ciascuno dei suoi adoratori. — Matt. 10:29-31. w11 15/7 2:11, 12

Non è così !!!
Non si è "immorali" non si pensa " decido io ciò che è bene e ciò che è male" !!
Nell'uomo che ama, che rispetta non c'è il male . Quando è viva la voglia di conoscere, di capire non c'è male...e non serve predicare ma serve donarsi, serve l'umiltà, il coraggio di una ricerca attraverso l'uomo e per l'uomo...
Non ho bisogno di nessuna guida , se riesco a guardare ogni persona nella sua interezza, nel suo essere uomo. Al di là di una fede, c'è ciò che si è assorbito pronto ad essere distribuito in tutta la sua passione e io, questo cerco. La morale non ha bisogno di guide ,se permeata di sapore di vita, di gioia di conoscere l'altro, nel suo nucleo più profondo che non ha costruzioni o modelli da seguire ma è pura contemplazione di sentimento umano. Nessun demone può intaccare tale meraviglia se non noi stessi che rivestiamo tale nucleo di illusioni e strategie atte a placare le paure e gli insondabili misteri e lo soffochiamo ,fino a perderne il valore...e la conoscenza...
Se il giorno di Dio è vicino, io sono qui e, se necessario, Gli parlerò, come creatura divina, da Lui creata...
Dio ha creato l'uomo libero, libero di pensare, di conoscere ed è proprio su questa dignità che lo incontrerò e mostrerò la mia grandezza dinanzi a Lui, quella grandezza che Dio vuole e che merita da ognuno di noi...
Non avrò paura del giudizio delle mie azioni perchè il Suo metro è giusto e insindacabile e i miei peccati sono i peccati di un percorso di vita scelto, nel quale spesso cado ma dove incontro persone che sanno donarmi una nuova luce per continuare...
Vivo in funzione di ieri, di oggi e ogni attimo è infinito perchè aggiunge tempo trascorso alla mia vita che si arricchisce verso il domani....

Ecco, questo è ciò che volevo dirle e ciò che faccio nel mio gruppo. Ora ho commentato con lei...
Questa pubblicazione meritava un commento...
Un saluto

Cara Signora Barbiani, non ho letto il suo "profilo", non ho tutta questa curiosità. Né posso dare giudizi sulle sue frequentazioni, anche se virtuali. Ognuno è libero di frequentare o condividere l'amicizia con chicchessia. Dopo avermi informato della sua presenza su Facebook, mi sono limitato a visionare le foto dei suoi "amici".

Riporto parte delle considerazione fatte da quella signora di cui sopra.

"Non è così !!!
Non si è "immorali" non si pensa " decido io ciò che è bene e ciò che è male" !!
Nell'uomo che ama, che rispetta non c'è il male . Quando è viva la voglia di conoscere, di capire non c'è male...e non serve predicare ma serve donarsi, serve l'umiltà, il coraggio di una ricerca attraverso l'uomo e per l'uomo...
Non ho bisogno di nessuna guida , se riesco a guardare ogni persona nella sua interezza, nel suo essere uomo."

Cara signora, nessuno vuol toglierle dei meriti, ma tutto quello che ci è stato insegnato è il frutto non di “legge di natura” ma di un chiaro rispetto per delle norme morali che ci sono state inculcate. Se uno è ossequioso al codice della strada ciò è dovuto al rispetto di una legge con delle regole ben precise.
Lei fa riferimento ad una “libertà” che dal mio punto di vista non può essere considerata libertà di fare tutto quello che vuole. Che lo voglia o no, le norme morali provengono da Dio. Sempre che non voglia attingere alla filosofia, ma in quel caso ho molti dubbi su che tipo di morale possa mostrarci.
Il nostro commento alla scrittura non vuole essere un’accusa a tutta l’umanità come se tutta l’umanità fosse “brutta e cattiva”. Alla base di quasi tutte le religioni troviamo la legittimazione delle norme morali provenienti da un Essere divino.
Ecco perché non condivido la sua posizione pur rispettando la sua opinione.

Io, vedendo la cosa da una prospettiva diversa, mi chiederei: Cosa ha inteso trasmetterci l’apostolo Paolo con le parole di 2 Cor. 11:14?
Secondo la Bibbia, la risposta è molto semplice. Presentandosi come “angelo di luce”, Satana il Diavolo ha indotto con l’inganno milioni di persone a seguire i suoi insegnamenti anziché quelli di Dio.
Pur avendo rispetto per le affermazioni della signora suddetta, credo sia necessario affrontare il problema con la massima serietà.
È pur vero che la Bibbia, con chiarezza ci dice che il mondo è sotto l’influenza di Satana. Perché Giovanni ha questa convinzione? Forse perché quando usò quell’affermazione la gente era molto lontana dal seguire le norme morali, non c’è altra scelta. Questo mio pensiero è suffragato dall’evangelista Giovanni, tanto da scrivere che Satana stava ‘sviando l’intera terra abitata’.
Fuori dalle norme di Dio, perché, cara signora, come ha ben evidenziato Filippo, tutte le norme morali hanno una sola origine, il mondo può apparire affascinante, luccicante con la sue false libertà.
Leggo spesso di tristi esperienze di gente che si è messa nei guai perché voleva essere libera e vivere secondo le proprie norme morali. Certo non voglio includere tutta l’umanità nel mio breve pensiero, ma deve darmi atto che in tutte le parti del mondo le carceri sono piene di gente che se avesse ubbidito alle norme morali di Dio, non avrebbe subito il carcere punitivo.
Non tutti hanno intenzione di darsi alla droga o all’alcool o di commettere fornicazione, anche se queste scelte sono condizionate da insegnamenti morali, ma il rispetto di Dio va oltre.
Il commento alle parole paoline le trovo sagge, piene di rispetto per la legge di Dio e utili per il percorso che ogni essere umano dovrebbe fare al di là del credo religioso professato.
Il filosofo Thomas Hobbes, teorico della morale riteneva l'uomo come malvagio per natura, mentre Jean-Jacques Rousseau, altro filosofo, era combattuto fra la critica alla civiltà, come causa di tutti i mali e l’elogio della natura come depositaria di tutte le qualità positive e buone. Spesso la filosofia contraddice se stessa mentre la risposta è sotto i nostri occhi: la prova ontologica evidenzia l’esistenza di Dio e le sue norme morali per il bene dell’umanità.

Sig. Filippo,
parlare di filosofia è cosa grande ! Essa ci dona la capacità di sondare oltre l'umano per toccare il divino...
Ci offre l'esempio di come l'uomo sia libero attraverso la sua ragione e a proposito le cito Pascal " Il pensiero fa la grandezza dell'uomo" E vorrei proporle un brano di Bertrand Russell che, secondo me, contiene una verità indiscutibile: la verità di chi è libero di pensare...

"L’uomo ha più paura del pensiero che di ogni altra cosa al mondo: più della propria rovina, persino più della morte. Il pensiero è sovversivo e rivoluzionario, distruttivo e terrificante; il pensiero è implacabile nei confronti del privilegio, delle istituzioni ufficiali, delle comode abitudini; il pensiero è anarchico e senza legge, indifferente all’autorità, incurante della ben collaudata saggezza del passato. Il pensiero affonda lo sguardo nell’abisso dell’inferno e non se ne ritrae spaventato. Il pensiero vede l’uomo, debole frammento, immerso in oceani senza fondo di silenzio; e tuttavia non rinuncia la proprio orgoglio, e resta impassibile come se fosse il signore dell’universo. Il pensiero è grande, veloce e libero, è la luce del mondo, è la suprema gloria dell’uomo.

Ma, perché il pensiero divenga possesso di molti, anziché privilegio di pochi, dobbiamo farla finita con la paura. E’ la paura a impastoiare gli uomini: il timore che le loro amate credenze si rivelino illusorie, che le istituzioni grazie alle quali campano si dimostrino dannose, che essi stessi si manifestino meno meritevoli di rispetto di quanto non avessero supposto. ” E’ ammissibile che il lavoratore abbia atteggiamenti da libero pensatore nei confronti della proprietà? E che cosa ne sarà di noi i ricchi? E’ ammissibile che il giovane la pensi liberamente in materia di sesso? E che ne sarà della morale? E’ ammissibile che i soldati la pensino liberamente in merito alla guerra? E che ne sarà della disciplina militare? Facciamola finita con il pensiero! Si rientri nelle tenebre del pregiudizio, per tema che la proprietà, la morale e la guerra siano messe a repentaglio! Piuttosto che i loro pensieri siano liberi, è meglio che gli uomini siano stupidi, infingardi, tiranni. Infatti, se i loro pensieri fossero liberi, non penserebbero come noi, e questa calamità deve essere evitata a ogni costo. ” Così ragionano, nelle profondità inconsce del loro animo, gli avversari del pensiero, e così agiscono nelle loro chiese, nelle loro scuole, nelle loro università."

Penso che la ragione dell'uomo non si possa chiudere in nessun recinto e debba esprimersi in tutta la sua completezza per non sprecare il grande dono di Dio: l'intelletto...
Se l'uomo è uomo contiene in sè la speranza di un mondo migliore, la solidarietà per chi soffre e l'umiltà di riconoscere i propri limiti di giudizio...nessuno è degno di chiamarsi uomo se non difende la propria dignità e quella degli altri. Nessuno è degno di chiamarsi uomo se non rispetta l'altro e le sue differenze...qualunque esse siano...

Un saluto...

F.Delemme, 13/01/2013 23:25:

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Sig. Filippo,
parlare di filosofia è cosa grande ! Essa ci dona la capacità di sondare oltre l'umano per toccare il divino...
Ci offre l'esempio di come l'uomo sia libero attraverso la sua ragione e a proposito le cito Pascal " Il pensiero fa la grandezza dell'uomo" E vorrei proporle un brano di Bertrand Russell che, secondo me, contiene una verità indiscutibile: la verità di chi è libero di pensare...

"L’uomo ha più paura del pensiero che di ogni altra cosa al mondo: più della propria rovina, persino più della morte. Il pensiero è sovversivo e rivoluzionario, distruttivo e terrificante; il pensiero è implacabile nei confronti del privilegio, delle istituzioni ufficiali, delle comode abitudini; il pensiero è anarchico e senza legge, indifferente all’autorità, incurante della ben collaudata saggezza del passato. Il pensiero affonda lo sguardo nell’abisso dell’inferno e non se ne ritrae spaventato. Il pensiero vede l’uomo, debole frammento, immerso in oceani senza fondo di silenzio; e tuttavia non rinuncia la proprio orgoglio, e resta impassibile come se fosse il signore dell’universo. Il pensiero è grande, veloce e libero, è la luce del mondo, è la suprema gloria dell’uomo.

Ma, perché il pensiero divenga possesso di molti, anziché privilegio di pochi, dobbiamo farla finita con la paura. E’ la paura a impastoiare gli uomini: il timore che le loro amate credenze si rivelino illusorie, che le istituzioni grazie alle quali campano si dimostrino dannose, che essi stessi si manifestino meno meritevoli di rispetto di quanto non avessero supposto. ” E’ ammissibile che il lavoratore abbia atteggiamenti da libero pensatore nei confronti della proprietà? E che cosa ne sarà di noi i ricchi? E’ ammissibile che il giovane la pensi liberamente in materia di sesso? E che ne sarà della morale? E’ ammissibile che i soldati la pensino liberamente in merito alla guerra? E che ne sarà della disciplina militare? Facciamola finita con il pensiero! Si rientri nelle tenebre del pregiudizio, per tema che la proprietà, la morale e la guerra siano messe a repentaglio! Piuttosto che i loro pensieri siano liberi, è meglio che gli uomini siano stupidi, infingardi, tiranni. Infatti, se i loro pensieri fossero liberi, non penserebbero come noi, e questa calamità deve essere evitata a ogni costo. ” Così ragionano, nelle profondità inconsce del loro animo, gli avversari del pensiero, e così agiscono nelle loro chiese, nelle loro scuole, nelle loro università."

Penso che la ragione dell'uomo non si possa chiudere in nessun recinto e debba esprimersi in tutta la sua completezza per non sprecare il grande dono di Dio: l'intelletto...
Se l'uomo è uomo contiene in sè la speranza di un mondo migliore, la solidarietà per chi soffre e l'umiltà di riconoscere i propri limiti di giudizio...nessuno è degno di chiamarsi uomo se non difende la propria dignità e quella degli altri. Nessuno è degno di chiamarsi uomo se non rispetta l'altro e le sue differenze...qualunque esse siano...

Un saluto...

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Gent.ma Patrizia, che la filosofia possa donarci la capacità di sondare oltre l'umano per toccare il divino, avrei delle riserve.
Molte sono le evidenze che mi portano a credere che la filosofia e la religione, ricerca del divino, sono incompatibili. La religione si basa sulla rivelazione divina, mentre la filosofia sui molteplici campi dell’esperienza umana mettendone al primo posto gli interessi umani. Al riguardo è significativa la frase esclamata da un personaggio di una commedia di George Bernard Shaw: "Io sono un Milionario. Questa è la mia religione".

Non credo che la religione "chiuda" in un recinto la capacità di espressione dell'essere umano, semmai, questa capacità è aiutata a ricercare o scavare all'interno del complesso mondo divino aiutando l'uomo ad espremirsi in armonia al pensiero di Dio.

Non è necessario citare i filosofi per capire che la filosofia non ha mai dato risposte. Mi sono sempre chiesto qual è la missione della filosofia e mi sono dato tante risposte.
Non serve filosofare sulle norme divine, la filosofia vorrebbe venderci una scatola chiusa insegnando che la realtà religiosa sia cristallizzata. Per la filosofia l’uomo si trova sempre a ricercare se stesso ma alla fine lo allontana dalla realtà.
Come temeva Dostoevskij, tutto sarebbe permesso, se Dio non esistesse. La filosofia insegna che tutto è permesso pur esistendo Dio.

La Sig.ra Patrizia Barbiani non si è fatta più sentire, probabilmente ha esaurito le sue argomentazioni.

Dalle ultime notizie che ci arrivano, la signora Patrizia Barbiani sta prendendo lezioni dal "nonnononsa". Si interessa di patacche. Auguri!!!

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