Poveretto, non ha tutti i torti. Normalmente il comico è critico di se stesso ma in certi contesti diventa un critico sui generis. Il contesto in cui si trova, muove quel meccanismo interno per cui si è spinti a
divenire dei personaggi con la capacità di far clamore, fare chiasso. Siamo così obbligati a tenere conto di queste "esibizioni", che raggiungono anche forme demoniache, frutto di una mentalità primitiva, irrazionale con la
tendenza all'autodistruzione. In certi forum s'intravvede un'attrazione verso gli stracci dell'umanità, fatto psichico comune.