Che ci siano persone all'interno della nostra Confessione che hanno una doppia vita non è una cosa nuova. Nell’antichità, anche alcuni israeliti tennero questo comportamento cercando di farla franca. Il profeta Isaia avvertì le persone con queste caratteristiche con queste parole: “Guai a quelli che vanno molto profondamente nel nascondere il consiglio di Geova stesso, e le cui opere si sono compiute in luogo tenebroso, mentre dicono: ‘Chi ci vede, e chi ci conosce?’” (Isaia 29:15)
Gli israeliti avevano dimenticato che Dio vedeva le loro azioni. A tempo debito chiese conto dei loro errori.
Oggi vale la stessa cosa. Anche se riescono a nascondere questa doppia vita agli uomini, non possono nascondere le proprie azioni agli occhi di Dio. “Non c’è creazione che non sia manifesta alla sua vista”, dice Ebrei 4:13, “ma tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto”.
In rete alcuni si vantano di avere una doppia vita e sono adulati da persone senza scrupoli che sono state espulse dalla nostra Organizzazione perché scoperte. Questa gente merita tutto il nostro disprezzo.