Si scava fra le macerie in tutto il Cile a poco più di 24 ore dal terremoto di 8,8 gradi Richter, che è stato seguito da uno sciame di scosse di assestamento, se ne sono contate almeno centodieci, che hanno toccato anche la magnitudo di 6,9.
Intanto è salito a oltre 400 morti il bilancio provvisorio delle vittime. Lo ha annunciato Carmen Fernandez, direttrice nazionale della protezione civile (Oficina Nacional de Emergencia, Onemi) del paese sudamericano. Secondo quanto riporta il sito internet del quotidiano di Barcellona La Vanguardia, Fernandez ha stimato in due milioni il numero delle persone danneggiate dal sisma (precedentemnte si parlava di un milione e mezzo). Il capo dell'Onemi ha comunque precisatio che serviranno diversi giorni prima di poter avere un bilancio più chiaro. Per il ministro dell'interno Edmundo Perez Yoma si tratta di una catastrofe "di proporzioni immani".
Allarme rientrato invece dopo il previsto tsunami che ha colpito la costa centrale cilena, abbattendosi con violenza sul porto di Talcahuano e trascinando barche, pescherecci e container sulla terraferma. In precedenza aveva investito l'arcipelago cileno di Juan Fernandez, provocando almeno cinque morti e diversi dispersi sull'isola di Robinson Crusoe.
Anche la lontana Isola di Pasqua, famosa per le millenarie statue di pietra di origine misteriosa, è stata posta in stato di allerta e gli abitanti sono stati fatti allontanare dalla costa. Così anche alle Hawaii e in Giappone dove l'onda non è andata oltre il metro e quaranta."Cento persone sepolte a Conception" -
Sulla terraferma il centro più colpito è Concepcion, città costiera di 200.000 abitanti posta circa 500 chilometri a sud di Santiago.
A poco più di 24 ore dal sisma cominciano a organizzarsi i soccorsi alla popolazione terremotata: il primo obiettivo è quello di aiutare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie, il cui numero è ancora indefinito. Il tentativo è in corso anche a Concepcion, dove ci sarebbero oltre cento persone sotto le rovine di un edificio di 14 piani crollato. Il sindaco della città cilena, Jacqueline van Rysselberghe, conferma e spiega che i soccorritori stanno lottando contro il tempo per trarre in salvo i sopravvissuti. Intatno si cerca di arginare il fenomeno dello sciaccallaggio che con l'arrivo della notte potrebbe accentuarsi. Nella cittadina sono intervenuti l'esercito e le forze di polizia.
Lo tsunami ha viaggiato attraverso tutto il Pacifico. Mattinata di grande paura alle Hawaii, dove l'allarme è scattato all'alba e dove il governatore ha dichiarato lo stato emergenza. La gente nelle zone a rischio si è messa in salvo dopo aver fatto scorte di beni di prima necessità e perfino la flotta ha evacuato la baia di Pearl Harbour. Ma alla fine,
contro le previsioni degli esperti, le onde anomale si sono rivelate ben poca cosa e l'allarme è stato revocato dopo un paio d'ore, verso l'una di notte italiana. Nel sud del Pacifico, invece, lo tsunami ha investito la Polinesia francese con onde alte circa due metri alle isole Marchesi, causando lievi danni. Poi è arrivato sulle coste del Giappone con un impatto debole ed e' atteso con allarme in Russia.
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