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Testimoni di Geova: Risposte a Domande
 
 
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IL "CASO" MESSICO

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2017 08:40
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12/01/2010 18:01

Quando la depravazione diventa criminalità
In tutto il mondo, l’obiettivo primario dei testimoni di Geova è “EVANGELIZZARE o PREDICARE”. Per fare questo rispettando le costituzioni di ogni paese o Stato abbiamo legalizzato la nostra presenza.
Alcuni governi non accettano quelle che vengono chiamate “religioni organizzate” non permettendo il proselitismo. Siccome noi prendiamo sul serio il comando divino di “predicare la buona notizia del Regno”, rispettando la costituzione del luogo, ci registriamo come "associazione culturale", "società editrice" o altro ente creato solo ed esclusivamente per questi scopi: “predicare la buona notizia del Regno”. Se qualcuno vuol criticarci per questo, francamente ce ne infischiamo perché sono in malafede.
Forse non tutti sanno che in Italia, nel 1946 ci registrammo alla Camera di Commercio come Società per la stampa e la diffusione di libri e trattati biblici (i nostri detrattori, a braccetto con i vari Gris ed associazioni cattoliche e protestanti, speculano su questo in modo vile e con una cattiveria che solo alcune bestie dell’africa centrale, affamate, mostrano) perché le disposizioni di legge prevedevano basilarmente due "condizioni necessarie": che l’organizzazione religiosa fosse “nota” al Governo e che le sue finalità non fossero in contrasto con l’ordine pubblico o il buon costume.

Orbene la stessa cosa è stata fatta in Messico.
Per capire a fondo questa nostra scelta, bisogna illuminare i nostri detrattori che speculano sulle nostre imprese pionieristiche, impavide e piene di coraggio.
Nel 1929 sotto la direttiva di Rutherford, si aprì una filiale WT a Città del Messico. Si chiamò “Associazione Internazionale degli Studenti Biblici”. Il Messico in quel periodo tentò in tutti i modi di porre fine al fanatismo religioso, pertanto, nello statuto dell’Associazione si evidenziò lo scopo educativo della nostra opera, per evitare problemi ai nostri fratelli messicani.
Il 2 giugno 1930 arrivò l’autorizzazione per questa neonata Associazione.
Il 14 dicembre 1932, con le stesse finalità, il governo messicano autorizzò la costituzione della “Sociedad de la Torre del Vigia" (Società Torre di Guardia).
Per evitare problemi ai nostri fratelli e senza mai FARE COMPROMESSO, le congregazioni furono chiamate “compagnie”. Cosa significa compagnie? Significa Gruppo o insieme di persone.
ABBIAMO FATTO COMPROMESSO CON QUESTA SCELTA? LE PERSONE INTELLIGENTI, SE LO DESIDERANO POSSONO DARE UN LORO CONTRIBUTO.

Agli inizi della nostra storia non è raro trovare termini quali “colpoltore” “ecclesia” "chiesa" "classe" "schiera" "compagnia" "pastore" che sono serviti per quel periodo storico e che col tempo sono stati abbandonati. ABBIAMO FATTO COMPROMESSO CAMBIANDO COL TEMPO CERTI TERMINI? Se qualcuno ha la fobia del compromesso, sarebbe onesto che chiedesse l'aiuto di qualche psicologo o psichiatra.

In Messico c’erano ancora ostacoli a causa delle restrizioni che la legge imponeva a tutte le religioni. Furono mosse obiezioni all’attività di casa in casa svolta dai Testimoni, poiché la legge stabiliva che ‘ogni atto religioso compiuto come espressione di culto doveva avvenire all’interno dei templi’.
I testimoni di Geova, che prendono sul serio il comando di “predicare la buona notizia del Regno”, si scoraggiarono? Assolutamente.
Le visite di casa in casa dei Testimoni continuarono, con ancor più zelo; ma si evitava di usare direttamente la Bibbia alle porte. I proclamatori, invece, imparavano i versetti a memoria per poterli citare. Facevano anche buon uso del libro “Accertatevi di ogni cosa”, che è una raccolta di citazioni scritturali su molti soggetti. Solo alle visite ulteriori e agli studi (che erano definiti “culturali” anziché “biblici”) si faceva effettivo uso della Bibbia.Com
Come d'abitudine, alcuni “sfascisti” trovano da ridire su queste nostre scelte, ma noi gridiamo ad alta voce: “BRAVI FRATELLI MESSICANI, AVETE DIMOSTRATO UN CORAGGIO CHE I NOSTRI DETRATTORI MAL DIGERISCONO”.

A causa di queste stesse restrizioni furono mosse obiezioni alle nostre assemblee tenute in locali pubblici. Era un problema perché queste assemblee diventavano sempre più grandi. Anche l’acquisto di immobili presentava delle difficoltà, dato che per legge qualsiasi edificio usato per scopi religiosi doveva diventare proprietà dello stato.
Per queste e per altre ragioni la Watchtower decise che sarebbe stato saggio riorganizzare l’opera dando maggiore risalto alla sua natura educativa.
Cosa ha fatto l’Organizzazione mondiale dei testimoni di Geova? Ha detto: basta, ci avete ora annoiati con queste restrizioni, abbandoniamo il Messico ed andiamo a predicare altrove?
NO! Abbiamo attraversato fiumi infestati di coccodrilli, abbiamo affrontato apostati e denigratori vili e vigliacchi e ci fermiamo per così poco? Avanti tutta……...

Il 10 giugno 1943 fu presentata una domanda al Ministero degli Affari Esteri per registrare La Torre del Vigía come associazione non religiosa, ed essa fu approvata il 15 giugno 1943.
In seguito a questo cambiamento si smise di cantare i cantici alle nostre adunanze e i luoghi di adunanza vennero chiamati Sale di Studi Culturali. Alle adunanze non venivano pronunciate preghiere udibili anche se nulla impediva ai presenti di dire in silenzio nel proprio cuore una fervida preghiera. Si evitava qualsiasi cosa facesse pensare a una funzione religiosa, e in effetti le nostre adunanze si prefiggono di istruire.
Abbiamo fatto compromesso? Se ci avessero proibito di predicare e noi avessimo di scelto di non predicare più, allora avremmo potuto parlare di compromesso.
Forse non tutti sanno che non sempre le adunanze si iniziavano col cantico. La rivista "La Torre di Guardia" sulla storia della nostra Confessione, riporta questa informazione: “Nel 1938 il canto alle adunanze di congregazione fu in gran parte abbandonato. Tuttavia ben presto la saggezza di seguire l’esempio e la guida apostolica prevalse.”
Ancora un'altra rivista, recentemente riportava questo interessante commento: “Dove è possibile, le adunanze cristiane che si tengono nelle Sale del Regno in 234 paesi iniziano e terminano con cantici alla lode di Geova. Belle melodie di tonalità sia maggiore che minore lodano Geova Dio con testi basati sulle Scritture.” Quindi non si tratta di compromesso ma di scelte opportune.
Chi vuol vedere il marcio in queste scelte, lo fa sapendo di speculare.

La principale opera dei testimoni di Geova era sempre la stessa, cioè "predicare la buona notizia del Regno di Dio".
In armonia con lo statuto della Torre del Vigía, attuammo una campagna di alfabetizzazione, oltre a istruire le persone in merito agli insegnamenti della Bibbia. Pertanto il 17 maggio 1946 La Torre del Vigía registrò presso il governo un centro di corsi per analfabeti a Città di Messico (naturalmente tutto era basato sui personaggi e gli avvenimenti biblici). [SM=g27988]
Essendo interessato a promuovere l’alfabetizzazione, il governo provvedeva sillabari da usare in questi corsi. In seguito, quando la nostra Organizzazione stampò in spagnolo l’opuscolo "Impariamo a leggere e a scrivere", ci si servì di questo. Il governo apprezzava quello che veniva fatto. In una lettera datata 25 gennaio 1966 il governo scrisse: “D’accordo con il Direttore Generale, sono lieto di congratularmi con la vostra Associazione.
ALLA FACCIA DEGLI SFASCISTI E DEI DETRATTORI.

La nostra opera di evangelizzazione in Messico aveva successo. Le riviste arrivavano dall’estero col contagocce. Volevamo stamparcele noi, ma la legge non permetteva a un ente non religioso di farlo. Per conciliare le due cose, nel 1983 si dispose di far stampare La Atalaya (La Torre di Guardia) e ¡Despertad! (Svegliatevi) da una ditta commerciale del posto. Provammo anche a far stampare e rilegare libri da varie case editrici. Tuttavia il massimo che riuscivamo a ottenere a un prezzo ragionevole erano edizioni in brossura. C’era sempre il problema della qualità scadente e del ritardo nelle consegne.
CHE FARE? I NOSTRI DETRATTORI SAREBBERO STATI CONTENTI SE AVESSIMO ABBANDONATO IL MESSICO, MA LA NOSTRA È UN’OPERA DI EVANGELIZZAZIONE CONTINUA.
A questo punto si decise di formare un’altra società per scopi prettamente editoriali. Anche questa scelta è stata criticata dai nostri SOLITI DETRATTORI: "Siete una società commerciale..." (permettetemi un francesismo: fate semplicemente schifo.)
Essa soddisfaceva tutto quanto richiesto dalla legge del paese in merito a tale attività. Venne acquistato e ristrutturato uno stabilimento a circa 15 minuti dalla Betel e vi fu installata una nuova tipografia.
Questo è coraggio, è fede e amore per il prossimo.

Fu una vera gioia quando dalla macchina da stampa uscì La Atalaya del 1° ottobre 1984. ¡Despertad! cominciò a uscire dalla macchina con il numero del 22 maggio 1985. Che sollievo fu infine non avere più a che fare con le tipografie del mondo!

CHE DIRE DELL’INFAMANTE ACCUSA LEGATA ALLE NOSTRE PROPRIETÀ? È VERO CHE ABBIAMO FATTO COMPROMESSO PER EVITARE DI PAGARE LE TASSE?
ANCHE QUESTA È UNA CATTIVERIA MESSA IN GIRO DAI NOSTRI FEDELI DETRATTORI.


Durante gli anni ’80 del secolo scorso, le cose cominciarono a cambiare. Rappresentanti del governo visitarono ripetutamente alcuni dei nostri luoghi di adunanza, insistendo che li registrassimo presso il governo come luoghi per adunanze religiose e che divenissero patrimonio dello stato. D’altra parte, era sempre più difficile affittare locali pubblici per le assemblee perché le autorità insistevano che la legge vietava adunanze religiose in luoghi pubblici.

Questo stato di cose portò nel 1988 a degli incontri con rappresentanti del governo. Apprendemmo che le autorità, anche se non avevano motivo di lamentarsi della nostra organizzazione in quanto alla condotta, erano molto diffidenti per via di ciò che altri avevano detto loro sulla nostra organizzazione e sul nostro atteggiamento verso gli emblemi nazionali. Per di più erano dell’idea che la nostra organizzazione operasse clandestinamente dal momento che non era facile identificare i luoghi di adunanza. Durante gli incontri con le autorità fu data loro ampia testimonianza riguardo alle credenze dei testimoni di Geova.

Fu chiarita la nostra posizione di neutralità cristiana e venne sottolineato che rispettiamo l’autorità governativa, ma che vogliamo astenerci da quello che per noi è idolatria.
In seguito a questi colloqui giungemmo alla conclusione che la nostra organizzazione doveva operare apertamente come religione dei testimoni di Geova, anche se per questo tutti i nostri luoghi di adunanza sarebbero diventati proprietà dello stato. Ciò avrebbe permesso alle autorità di conoscere meglio la nostra opera, e questo, pensavamo, avrebbe avuto esito positivo.

Nel 1989, con l’approvazione del Corpo Direttivo, fu scritta una lettera a tutte le “compagnie” in cui si diceva che a partire dal 1° aprile avremmo operato in Messico come organizzazione religiosa. Successivamente, nel numero di giugno del Nuestro Ministerio del Reino (Il ministero del Regno), chiamato in precedenza Informador (Informatore) de la Torre del Vigía, furono forniti ulteriori particolari. Da allora in poi sarebbe stata usata la Bibbia di porta in porta e sarebbero state dette preghiere alle adunanze. In seguito cominciammo a cantare i cantici alle adunanze.

SENZA AVER MAI FATTO COMPROMESSO, LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE RIUSCÌ A SALVAGUARDARE I FRATELLI E A SVOLGERE L’OPERA DI EVANGELIZZAZIONE IN TUTTO IL MESSICO.

Siamo arrivati alla fine del 1991. Finora la religione era esistita solo di fatto, senza avere personalità giuridica o qualche diritto. Il clero voleva ottenere non solo il riconoscimento giuridico, ma anche privilegi in relazione alla politica e all’istruzione. Inoltre nelle loro dichiarazioni alcuni sacerdoti cattolici insinuarono che si dovevano imporre delle restrizioni ai testimoni di Geova e che non si doveva concedere loro il riconoscimento della personalità giuridica. Infine, nel gennaio 1992, il Congresso apportò delle modifiche a ciò che la Costituzione diceva sulla religione e poi, nel mese di luglio, vennero formulate delle leggi per mandare in vigore i cambiamenti. Vennero chiamate: Leggi sulle Associazioni Religiose e il Culto Pubblico.
Lo scopo di queste leggi era quello di dare più libertà alle associazioni religiose. In virtù di queste leggi, ora le organizzazioni religiose possono essere proprietarie di immobili. Sono anche autorizzate a tenere adunanze e manifestazioni religiose al di fuori dei loro luoghi di culto. Un articolo menziona gli emblemi patriottici e si potrebbe supporre che questo articolo sia stato promulgato tenendo presenti i testimoni di Geova. Tuttavia il 7 maggio 1993 il Ministero degli Interni concesse il riconoscimento giuridico alla Torre del Vigía e a Los Testigos de Jehová en México. Abbiamo fiducia che la nuova legge permetterà all’opera dei testimoni di Geova in Messico di avanzare e a noi di compierla in piena libertà, avvalendoci di diritti e privilegi che in precedenza non avevamo. Senza rendersene conto i testimoni di Geova in Messico si preparavano per questa libertà ancor prima che la legge venisse approvata.

Questo è quello che è successo in Messico.

Qualcuno dirà: “Ma si dice che il corpo direttivo approvasse che alcuni testimoni di Geova con un certificato rilasciato dalle autorità militari (a fronte di una mancia, quindi corrompendo) potessero evitare di prestare servizio militare.
FINORA ABBIAMO LETTO SOLO COSE SENZA SENSO. SE ESISTONO LE PROVE PROVATE, CHE LE MOSTRINO. IL SENTITO DIRE DIMOSTRA SOLO CHE CI TROVIAMO DI FRONTE A PERSONE MALVAGE CHE NON EVITEREI DEFINIRLE DELINQUENTI E CRIMINALI.
MESSICO E NUVOLE……


Grazie all’attenta organizzazione del corpo direttivo, abbiamo il piacere di avere circa 700.000 testimoni di Geova che “predicano la buona notizia del Regno”.

Grazie fratelli per il vostro coraggio e la vostra fede. Allo squallore della disinformazione presentiamo la nostra lealtà e realtà cristiana.


VERGOGNATEVI, SOBILLATORI.
[Modificato da F.Delemme 06/08/2017 08:40]
[SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.
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