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La giustizia di fronte alle derive settarie

Ultimo Aggiornamento: 01/07/2011 09:11
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28/10/2008 15:08

Rapporto del primo ministro francese

opposition.suzie.fr/actualite/rapport_fenech.pdf


Il sito che ha pubblicato Christian non è più funzionante, inserisco quello dove è riportato il rapporto:

www.assemblee-nationale.fr/12/pdf/rap-enq/r3507-rapport.pdf
[Modificato da F.Delemme 01/07/2011 09:11]
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04/02/2009 21:37

Re: Rapporto del primo ministro francese
csssstrinakria, 28/10/2008 15.08:




Si parla di derive settarie con riferimento a quelle che manipolano la mente.
Il discorso della manipolazione mentale non è così semplice da affrontare come sembra.
Quando e come si manipola la mente?
Quando questo succede di solito è perchè l'individuo che vi si sottopone non è stato abituato da bambino all'autonomia di pensiero, per cui non riesce a vivere in questa società senza una guida adulta, etica, morale o spirituale che sia.
In rapporto a questa apparente esigenza c'è chi, senza scrupolo, potrebbe far confluire l'acqua al proprio mulino, spesso condizionando a vita l'esistenza di una persona, o meglio, capita spesso che ci sia chi si lasci condizionare a vita, perchè il condizionamento è indotto solo con il consenso dell'individuo, che così si è lasciato persuadere ad avviare un certo percorso.

A questo punto anche l'amore che si prova per una persona del sesso opposto, o dello stesso sesso, può essere una forma di condizionamento voluto.
Finchè la persona si sente a proprio agio con il percorso scelto è tutto oK.
Inoltrarsi per questa strada è come inoltrarsi in un labirinto.
Per questo io dico che bisognerebbe valutare le associazioni religiose dal rispetto e dall'accettazione dei principi che ispirano la carta costituzionale universale dei diritti umani fondamentali.
Perchè mentre è vero che un condizionamento può essere indotto in una persona che si persuade e vi si sottopone, è altrettanto vero che non ci sono giustificazioni che tengano quando questa persona, accorgendosi che la strada che sta percorrendo non è propriamente quella che avrebbe desiderata e decidesse di abbandonare l'associazione, si vede castigata, umiliata ed impedita nell'affermazione delle sue libertà di scelta e di coscienza e si vedrebbe all'improvviso colpita nella sua dignità, emarginata, cacciata e discriminata.

Questo, penso, sarà o potrebbe essere iol criterio con cui intendono definire, come settaria, un'associazione religiosa: dal danno che deriva al credente.

Pyccolo








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06/02/2009 00:05

Caro Pyccolo,



non ci sono giustificazioni che tengano quando questa persona, accorgendosi che la strada che sta percorrendo non è propriamente quella che avrebbe desiderata e decidesse di abbandonare l'associazione, si vede castigata, umiliata ed impedita nell'affermazione delle sue libertà di scelta e di coscienza e si vedrebbe all'improvviso colpita nella sua dignità, emarginata, cacciata e discriminata.



Concordo con te, ma fino ad un certo punto, infatti critieri di questo tipo potrebbero riguardare anche la Chiesa Cattolica, o perfino la Bocciofila Modenese, che a seconda dei punti di vista potrebbero benissimo configurarsi come associazioni di questo tipo.

Per esempio un prete che decide di sposarsi viene impedito nella sua libertà di scelta e di coscienza, al punto che viene messo in dubbio il suo ruolo, la sua fede e perfino la sua dignità, finendo per essere emarginato e discriminato rispetto a coloro che non si sposano. Da ragazzo ricordo l'ostracismo e le pressioni psicologiche a cui erano sottoposti i TdG da parte della maggioranza cattolica, che spesso perdevano il lavoro ed erano colpiti nella dignità a causa della loro scelta, insomma, chi voleva uscire dal gruppo rischiava l'emarginazione da un certo gruppo sociale. Per non parlare dell'Islam, dove rischi di essere ucciso se abbandoni la fede... e perfino Gesù potrebbe essere accusato di essere un "manipolatore" quando dice che il peccatore deve essere trattato come una "persona delle nazioni" (e sappiamo cosa voleva dire quella frase per i suoi ascoltatori). Eppure nessuna di queste esperienza viene definita "manipolatoria" di per sé.

Anche un partito politico potrebbe colpire con sanzioni e disciplina, di fatto un'emarginazione dal gruppo di appartenenza, e lo stesso potrebbe farlo un'associazione sportiva, per esempio nei confronti di trasgredisce certe regole che potrebbe non avere più accesso ai tornei.

Dunque, parzialmente d'accordo con quello che dici, ma attenzione, perché non si può confondere la "manipolazione mentale" con le normali meccaniche sociali di un gruppo, che possono essere più o meno forti rispetto alla coesione del gruppo stesso.


Questo, penso, sarà o potrebbe essere iol criterio con cui intendono definire, come settaria, un'associazione religiosa: dal danno che deriva al credente



Capisci che il "danno" è poco valutabile, perché siamo di fronte ad un fatto spirituale, religioso, e sarebbe come minimo ottuso trattarlo in modo diverso. Qui stiamo parlando della religiosità umana, e non solo di un fatto sociale.

Anche la scuola può fare dei danni su qualcuno, che si sente emarginato e castigato, dai volti o peggio da atteggiamenti persecutori di compagni molesti, ma questo non ci spinge a definirla una "setta" e neppure a disconoscerne i meriti. Io credo che il tuo discorso sia troppo semplicistico...

Shalom
[Modificato da barnabino 06/02/2009 00:16]
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06/02/2009 22:07

Re:
barnabino, 06/02/2009 0.05:

Caro Pyccolo,



non ci sono giustificazioni che tengano quando questa persona, accorgendosi che la strada che sta percorrendo non è propriamente quella che avrebbe desiderata e decidesse di abbandonare l'associazione, si vede castigata, umiliata ed impedita nell'affermazione delle sue libertà di scelta e di coscienza e si vedrebbe all'improvviso colpita nella sua dignità, emarginata, cacciata e discriminata.



Concordo con te, ma fino ad un certo punto, infatti critieri di questo tipo potrebbero riguardare anche la Chiesa Cattolica, o perfino la Bocciofila Modenese, che a seconda dei punti di vista potrebbero benissimo configurarsi come associazioni di questo tipo.

Per esempio un prete che decide di sposarsi viene impedito nella sua libertà di scelta e di coscienza, al punto che viene messo in dubbio il suo ruolo, la sua fede e perfino la sua dignità, finendo per essere emarginato e discriminato rispetto a coloro che non si sposano. Da ragazzo ricordo l'ostracismo e le pressioni psicologiche a cui erano sottoposti i TdG da parte della maggioranza cattolica, che spesso perdevano il lavoro ed erano colpiti nella dignità a causa della loro scelta, insomma, chi voleva uscire dal gruppo rischiava l'emarginazione da un certo gruppo sociale. Per non parlare dell'Islam, dove rischi di essere ucciso se abbandoni la fede... e perfino Gesù potrebbe essere accusato di essere un "manipolatore" quando dice che il peccatore deve essere trattato come una "persona delle nazioni" (e sappiamo cosa voleva dire quella frase per i suoi ascoltatori). Eppure nessuna di queste esperienza viene definita "manipolatoria" di per sé.

Anche un partito politico potrebbe colpire con sanzioni e disciplina, di fatto un'emarginazione dal gruppo di appartenenza, e lo stesso potrebbe farlo un'associazione sportiva, per esempio nei confronti di trasgredisce certe regole che potrebbe non avere più accesso ai tornei.

Dunque, parzialmente d'accordo con quello che dici, ma attenzione, perché non si può confondere la "manipolazione mentale" con le normali meccaniche sociali di un gruppo, che possono essere più o meno forti rispetto alla coesione del gruppo stesso.


Questo, penso, sarà o potrebbe essere iol criterio con cui intendono definire, come settaria, un'associazione religiosa: dal danno che deriva al credente



Capisci che il "danno" è poco valutabile, perché siamo di fronte ad un fatto spirituale, religioso, e sarebbe come minimo ottuso trattarlo in modo diverso. Qui stiamo parlando della religiosità umana, e non solo di un fatto sociale.

Anche la scuola può fare dei danni su qualcuno, che si sente emarginato e castigato, dai volti o peggio da atteggiamenti persecutori di compagni molesti, ma questo non ci spinge a definirla una "setta" e neppure a disconoscerne i meriti. Io credo che il tuo discorso sia troppo semplicistico...

Shalom




Ti sfugge, caro Barnabino, che il mio commento è rapportato al caso riportato in capothread.
Tu muovi le pedine in un modo che trovo poco coerente e poco attinente con il tema promosso.
Non so perchè tu voglia deviare dal discorso, quando è chiarissimo cosa si intenda con violazione dei diritti di libertà e dignità di una persona.
Le anologie con le squadre di calcio, con i sindacato, con le difficoltà dei TdG di un tempo con i cattolici, con la scuola etc. non centrano un fico secco, ovvero, centrano come i cavoli a merenda.

Pyccolo






[Modificato da pyccolo 06/02/2009 22:09]
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07/02/2009 11:13

Caro Pyccolo,


Tu muovi le pedine in un modo che trovo poco coerente e poco attinente con il tema promosso



Non capisco cosa intendi, io facevo solo delle osservazioni in merito alla tua affermazione rispetto alla decisione di abbandonare un gruppo.


è chiarissimo cosa si intenda con violazione dei diritti di libertà e dignità di una persona



Beh, non è sempre così chiaro se non si è riusciti ancora a fare una legge. Per esempio io sono stato discriminato a causa della mia scelta religiosa, costringendomi ad abbandonare la classe durante le lezioni di religione cattolica. Era una violazione dei miei diritti e della mia dignità? Un prete che non può sposarsi se non abbandona la sua posizione è violato nel suo diritto e nella sua dignità?

Insomma, il diritto di libertà e dignità va tutelato, ma richiede dei paletti ben precisi per evitare gli eccessi in senso repressivo, infatti sappiamo quanto le Chiese di maggioranza siano impegnate (vedi il GRIS in Italia) per limitare i diritti di certe confessioni, compresi i TdG, che da da oltre cento anni rappresentano una realtà e non possono certo essere accusati di manipolazione mentale. E' ovvio che i gruppi anti-tdg cerchino invece di mettere l'accento sul presunto fattore dissuasivo della scomunica, che è appunto dissuasivo e non manipolatorio.

La lotta contro la "manipolazione mentale" deve avvenire in modo da tutelare anche il diritto di culto e la libertà di religione, con regole ben precise.

Non a caso, se guardi il rapporto della comissioni francese, quello che tu invochi, stranamente, come punto principale è solo una dei diversi fattori, che solo complessivamente permettono di determinare l'aspetto manipolatorio di un dato gruppo.


con le difficoltà dei TdG di un tempo con i cattolici... centrano come i cavoli a merenda



Dici così perché tu non l'hai vissute, quindi mi chiedo di cosa stai parlando. Le pressioni per restare cattolico, frequentare le istituzioni cattoliche, sono più grandi di quanto pensi in un paese a maggioranza cattolica, e spesso chi non vi si adegua perde amici e stima degli altri, come minimo è considerato "strano" ed emarginato dalla comunità, può perfino perdere opportunità di lavoro.

Personalmente ho sentito spesso la mia dignità ferita ed i miei diritti limitati, ma questa non è certo "manipolazione mentale".

Shalom

[Modificato da barnabino 07/02/2009 11:52]
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07/02/2009 17:55

Re:

barnabino, 07/02/2009 11.13 caro Pyccolo,

Non capisco cosa intendi, io facevo solo delle osservazioni in merito alla tua affermazione rispetto alla decisione di abbandonare un gruppo.



Non parlavo di questo, ma della decisione del gruppo di discriminarti.



Beh, non è sempre così chiaro se non si è riusciti ancora a fare una legge.




Le leggi ci sono, ma vanno fatte rispettare. In un paese come il nostro a conduzione quasi cattolica quelle leggi vengono magistralmente e quotidianamente disattese.
Del fatto ne approfittano anche le altre confessioni religiose.


Per esempio io sono stato discriminato a causa della mia scelta religiosa, costringendomi ad abbandonare la classe durante le lezioni di religione cattolica. Era una violazione dei miei diritti e della mia dignità?



Le cose non stanno così. Tu eri libero di scegliere fra restare in classe o uscire. Nessuno può averti costretto ad uscire. Se è stato fatto si tratta di un'abuso locale che andava denunciato.

Un prete che non può sposarsi se non abbandona la sua posizione è violato nel suo diritto e nella sua dignità?

Un prete è libero di non sposarsi, così come dovrebbe essere libero di sposarsi. Nessuno può IMPORRE ad un essere umano di non sposarsi, perchè sarebbe una grave violazione dei suoi diritti.
Il prete non si sposa perchè in fase iniziale accetta di stare a quelle condizioni, supponendo che possa essere così a vita.
Il problema nasce quando sente la necessità di sposarsi e GLI VIENE IMPEDITO DI FATTO.
Significa che i suoi diritti alla vita sono stati ipotecati.
Se invece sciolgono l'impegno e lo lasciano libero la confessione non potrebbe essere perseguibile.
Questo non accade, mentre accade che il prete che vuol far valere i suoi diritti di persona libera viene espulso dalla comunità e gravemente discriminato e pesantemente danneggiato.
Sono atti illiberali, totalitari, dispotici, lesivi della dignità umana.


Insomma, il diritto di libertà e dignità va tutelato, ma richiede dei paletti ben precisi per evitare gli eccessi in senso repressivo, infatti sappiamo quanto le Chiese di maggioranza siano impegnate (vedi il GRIS in Italia) per limitare i diritti di certe confessioni, compresi i TdG, che da da oltre cento anni rappresentano una realtà e non possono certo essere accusati di manipolazione mentale. E' ovvio che i gruppi anti-tdg cerchino invece di mettere l'accento sul presunto fattore dissuasivo della scomunica, che è appunto dissuasivo e non manipolatorio.



Il fatto che il GRIS persegua intenti repressivi nei confronti dei TdG non significa che questo avvenga di fatto.
Lo stato tutela in egual modo i diritti di tutte le confessioni.
Il provvedimento di scomunica, invece, familiare al cattolicesimo, è un grave provvedimento antiumanitario oltre che lesivo della dignità umana, di forte e dimostrabile connotazione discriminatoria e socialmente repressivo dell'essere umano.
Con questo provvedimento il singolo credente è impotente dinanzi alla prepotenza ed all'autoritarismo religioso.
La questione della manipolazione mentale, nella sola misura in cui può essere vera, è vera nella stessa misura per i credenti di ogni confessione religiosa.
Se non esistesse condizionamento avremmo da molto tempo risolto il problema della discriminazione sociale dei credenti, anzi, sarebbero stati gli stessi credenti ad averlo risolto.


La lotta contro la "manipolazione mentale" deve avvenire in modo da tutelare anche il diritto di culto e la libertà di religione, con regole ben precise.



Il diritto di culto e di libertà di religione dovrebbe essere riconosciuto solo ai credenti in quanto persone fisiche e TRASFERITO. PER ESTENSIONE, ALLE RELIGIONI IN QUANTO PERSONE GIURIDICHE.
UNA PERSONA GIURIDICA NON DOVREBBE GODERE DEGLI STESSI DIRITTI DELLE PERSONE FISICHE, ma dovrebbe essere persona subalterna a quella fisica, dato che nasce a servizio della persona fisica. Una persona giuridica che si pone al di sopra della persona fisica non può che essere una forma di potere e ciò non è consentito dalle leggi vigenti.


Non a caso, se guardi il rapporto della comissioni francese, quello che tu invochi, stranamente, come punto principale è solo una dei diversi fattori, che solo complessivamente permettono di determinare l'aspetto manipolatorio di un dato gruppo.



Potrebbe anche essere come dici tu, ma credo, a sentir mille e una voce, che l'aspetto determinante è quello che pone in conflitto il credente che resta con quello che viene allontanato.
Per me, poi ognuno può pensarla come vuole, repressa la scomunica, si esorcizzerebbe la stragrande maggioranza dei problemi connessi alla dura conflittualità fra fedeli ed ex.


Dici così perché tu non l'hai vissute, quindi mi chiedo di cosa stai parlando. Le pressioni per restare cattolico, frequentare le istituzioni cattoliche, sono più grandi di quanto pensi in un paese a maggioranza cattolica, e spesso chi non vi si adegua perde amici e stima degli altri, come minimo è considerato "strano" ed emarginato dalla comunità, può perfino perdere opportunità di lavoro.



Dico così perchè stiamo parlando del presente, che è quello che ci interessa.
Il resto del tuo commento serve a mostrare come in ogni confessione, in primis cattolica, emergano emarginazione e discriminazione.
E' contro queste prese di posizioni antiumaninatarie che bisogna impegnarsi, è contro la discriminazione dei singoli che bisogna prendere posizione.



Personalmente ho sentito spesso la mia dignità ferita ed i miei diritti limitati, ma questa non è certo "manipolazione mentale".

Shalom



Guarda, Barnabino, che non ho parlato, volutamene, di "manipolazione mentale", per una serie di ragioni importanti e non perchè non abbia un suo campo di applicazione.
In campo religioso se non c'è manipolazione, ho i miei grossi dubbi che non ci sia condizionamento, sia indotto che voluto nella totale inconsapevolezza.

Pyccolo






[Modificato da pyccolo 07/02/2009 18:01]
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07/02/2009 22:15

Caro Pyccolo (si pronuncia "puccolo"?),


Non parlavo di questo, ma della decisione del gruppo di discriminarti



?


quelle leggi vengono magistralmente e quotidianamente disattese.



A cosa ti riferisci, non mi risulta che delle leggi sulla manipolazione in Italia vengano disattese.


Del fatto ne approfittano anche le altre confessioni religiose



Cosa intendi che "ne approfittano"? Pensi che i diritti siano una "approfittare" di qualcosa? Mio Dio, tu vivi nel medioevo!


Tu eri libero di scegliere fra restare in classe o uscire. Nessuno può averti costretto ad uscire



Invece mi costringevano ad uscire, visto che non era possibile avere in insegnante non confessionale, o della mia fede religiosa. Non ritieni "manipolatorio" la presenza di un insegnante di un'unica religione, impedendo ad una giovane mente di conoscere le altre tradizioni religiose?


Il prete non si sposa perchè in fase iniziale accetta di stare a quelle condizioni, supponendo che possa essere così a vita



Dunque ritieni che una corretta informazione iniziale in seguito non possa configurarsi come "manipolazione" rispetto a chi disattende tali condizioni. Bene, siamo sulla stessa lunghezza dpnda.


Il problema nasce quando sente la necessità di sposarsi e GLI VIENE IMPEDITO DI FATTO



Bene, dunque non esiste una imposizione psicologica, ma piuttosto una imposizione fisica, un impedimento fisico a sposarsi.


Il fatto che il GRIS persegua intenti repressivi nei confronti dei TdG non significa che questo avvenga di fatto



Infatti non mi lamento dello Stato ma del GRIS, che utilizza la calunnia per portare avanti i suoi fini. Scusami ma a me questo basta a perdere ogni fiducia e rispetto, dispostissimo al dialogo, ma non con persone di questo tipo.


Con questo provvedimento il singolo credente è impotente dinanzi alla prepotenza ed all'autoritarismo religioso



Non capisco dove sia il problema... perché chi si schiera con chiarezza contro una religione o un gruppo nello stesso tempo dovrebbe desiderarne il riconoscimento?

Sarebbe come se un prete cattolico diventasse TdG e pretendesse di usare la Chiesa e la sua posizione di prete per fare adunanze dei TdG. Scusami ma non capisco di cosa stai parlando!


Se non esistesse condizionamento avremmo da molto tempo risolto il problema della discriminazione sociale dei credenti



Di nuovo, non capisco di cosa parli, è ovvio che chi abbandona un gruppo in qualche misura non possa più partecipare delle attività del gruppo. Ma non mi risulta che sia "discriminato" in qualche modo, altrimenti devi ammettere che non esistono più regole, e ciascuno può trasgredirle e restare in una certa organizzazione, capisci che siamo al delirio!


Una persona giuridica che si pone al di sopra della persona fisica non può che essere una forma di potere e ciò non è consentito dalle leggi vigenti.



Appunto, mi vuoi lasciare il mio sacrosanto diritto di non aver rapporti spirituali con i disassociati, oppure mi vuoi imporre (magari per decreto legge) di invitarli a casa a cena ad ascoltare i loro discorsi? [SM=g27994] Sarà un mio diritto scegliere con chi voglio mangiare, fermo restando che se un disassociato ha fame sono il primo a dargli aiuto????


repressa la scomunica, si esorcizzerebbe la stragrande maggioranza dei problemi connessi alla dura conflittualità fra fedeli ed ex



Guarda, non c'è davvero nulla da reprimere... gli ex sono conflituali in ogni circostanza, ed è naturale che sia così, cosa fai, una legge che imponga la Chiesa Cattolica a fornire spazi a chi nega la trinità? Mi prenoto fin da domani! [SM=g27987]


è contro la discriminazione dei singoli che bisogna prendere posizione



Fai pure, tra i TdG non è discriminato nessuno, semplicemente non si capisce perché chi decide di cambiare religione debba trovare voce e spazio nella congregazione.


ho i miei grossi dubbi che non ci sia condizionamento, sia indotto che voluto nella totale inconsapevolezza



Certo, infatti si capisce benissimo quanto tu sia manipolato...

Ma dai!




[Modificato da barnabino 07/02/2009 22:23]
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08/02/2009 00:06

Re:
barnabino, 07/02/2009 22.15:

Caro Pyccolo (si pronuncia "puccolo"?),


Non parlavo di questo, ma della decisione del gruppo di discriminarti



?


quelle leggi vengono magistralmente e quotidianamente disattese.



A cosa ti riferisci, non mi risulta che delle leggi sulla manipolazione in Italia vengano disattese.


Del fatto ne approfittano anche le altre confessioni religiose



Cosa intendi che "ne approfittano"? Pensi che i diritti siano una "approfittare" di qualcosa? Mio Dio, tu vivi nel medioevo!


Tu eri libero di scegliere fra restare in classe o uscire. Nessuno può averti costretto ad uscire



Invece mi costringevano ad uscire, visto che non era possibile avere in insegnante non confessionale, o della mia fede religiosa. Non ritieni "manipolatorio" la presenza di un insegnante di un'unica religione, impedendo ad una giovane mente di conoscere le altre tradizioni religiose?


Il prete non si sposa perchè in fase iniziale accetta di stare a quelle condizioni, supponendo che possa essere così a vita



Dunque ritieni che una corretta informazione iniziale in seguito non possa configurarsi come "manipolazione" rispetto a chi disattende tali condizioni. Bene, siamo sulla stessa lunghezza dpnda.


Il problema nasce quando sente la necessità di sposarsi e GLI VIENE IMPEDITO DI FATTO



Bene, dunque non esiste una imposizione psicologica, ma piuttosto una imposizione fisica, un impedimento fisico a sposarsi.


Il fatto che il GRIS persegua intenti repressivi nei confronti dei TdG non significa che questo avvenga di fatto



Infatti non mi lamento dello Stato ma del GRIS, che utilizza la calunnia per portare avanti i suoi fini. Scusami ma a me questo basta a perdere ogni fiducia e rispetto, dispostissimo al dialogo, ma non con persone di questo tipo.


Con questo provvedimento il singolo credente è impotente dinanzi alla prepotenza ed all'autoritarismo religioso



Non capisco dove sia il problema... perché chi si schiera con chiarezza contro una religione o un gruppo nello stesso tempo dovrebbe desiderarne il riconoscimento?

Sarebbe come se un prete cattolico diventasse TdG e pretendesse di usare la Chiesa e la sua posizione di prete per fare adunanze dei TdG. Scusami ma non capisco di cosa stai parlando!


Se non esistesse condizionamento avremmo da molto tempo risolto il problema della discriminazione sociale dei credenti



Di nuovo, non capisco di cosa parli, è ovvio che chi abbandona un gruppo in qualche misura non possa più partecipare delle attività del gruppo. Ma non mi risulta che sia "discriminato" in qualche modo, altrimenti devi ammettere che non esistono più regole, e ciascuno può trasgredirle e restare in una certa organizzazione, capisci che siamo al delirio!


Una persona giuridica che si pone al di sopra della persona fisica non può che essere una forma di potere e ciò non è consentito dalle leggi vigenti.



Appunto, mi vuoi lasciare il mio sacrosanto diritto di non aver rapporti spirituali con i disassociati, oppure mi vuoi imporre (magari per decreto legge) di invitarli a casa a cena ad ascoltare i loro discorsi? [SM=g27994] Sarà un mio diritto scegliere con chi voglio mangiare, fermo restando che se un disassociato ha fame sono il primo a dargli aiuto????


repressa la scomunica, si esorcizzerebbe la stragrande maggioranza dei problemi connessi alla dura conflittualità fra fedeli ed ex



Guarda, non c'è davvero nulla da reprimere... gli ex sono conflituali in ogni circostanza, ed è naturale che sia così, cosa fai, una legge che imponga la Chiesa Cattolica a fornire spazi a chi nega la trinità? Mi prenoto fin da domani! [SM=g27987]


è contro la discriminazione dei singoli che bisogna prendere posizione



Fai pure, tra i TdG non è discriminato nessuno, semplicemente non si capisce perché chi decide di cambiare religione debba trovare voce e spazio nella congregazione.


ho i miei grossi dubbi che non ci sia condizionamento, sia indotto che voluto nella totale inconsapevolezza



Certo, infatti si capisce benissimo quanto tu sia manipolato...

Ma dai!





Fermo restando che il tuo è puro e semplice stravolgimento del contenuto del mio post, non so se in buona o mala fede, non spetta a me dirlo,
i tuoi commenti sono un'apologia del negazionismo e, nel contempo, apologia di un comportamento che tu definisci non discriminatorio, ma che, di fatto, è contestato ovunque nel mondo alle classi religiose, pronte a sopprimere ed occultare con il negare ad oltranza ogni fattore probante ed ogni evidenza discriminatoria.
Pensano le classi religiose di continuare all'infinito con la loro discriminazione?

Bisogna lasciarglielo pensare...intanto sono sempre più numerose le persone che, ovunque, si scrollano di dosso il pesante fardello del condizionamento.
Ricorda un pensiero rivoluzionario cristiano, che all'incirca recita: "Mettono addosso agli altri un carico pesante che essi stessi, astutamente, non vogliono sfiorare con un dito ... dicono, ma non fanno"

Pyccolo (pronuncialo come ti pare).










[Modificato da pyccolo 08/02/2009 14:02]
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09/02/2009 22:08

scusa barnabino, ma chi ti ha detto che se un prete lascia il ruolo, poi viene emarginato dagli altri preti??? questo è una cosa che gira tra di voi???
io ho 1 amico prete, che aime, si è innamorato di una ragazza, ha lasciato la veste,si è sposato con lei, ma continua sempre ad aiutare in chiesa, non fa il prete, ma sta li sull altare, da la comunione e tutte le cose che puo fare....
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09/02/2009 22:16

Re:
lovelove84, 09/02/2009 22.08:

scusa barnabino, ma chi ti ha detto che se un prete lascia il ruolo, poi viene emarginato dagli altri preti??? questo è una cosa che gira tra di voi???
io ho 1 amico prete, che aime, si è innamorato di una ragazza, ha lasciato la veste,si è sposato con lei, ma continua sempre ad aiutare in chiesa, non fa il prete, ma sta li sull altare, da la comunione e tutte le cose che puo fare....




Se puoi evitare di generalizzare, ci fai cosa gradita. Cosa c'entra quel "Questo è una cosa che gira fra di voi?" Lo spirito di discriminazione è sempre in agguato. [SM=g7347]
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09/02/2009 22:22

Re: Re:
Amministrazione Forum., 09/02/2009 22.16:




Se puoi evitare di generalizzare, ci fai cosa gradita. Cosa c'entra quel "Questo è una cosa che gira fra di voi?" Lo spirito di discriminazione è sempre in agguato. [SM=g7347]




la discriminazione in italia significa un altra cosa... e poi sto parlando con barnabino... e poi, si se queste sono storie che girano nei tdg e se ha prova, io ho messo la mia prova!

[SM=g7347]
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09/02/2009 22:33

Re: Re: Re:
lovelove84, 09/02/2009 22.22:




la discriminazione in italia significa un altra cosa... e poi sto parlando con barnabino... e poi, si se queste sono storie che girano nei tdg e se ha prova, io ho messo la mia prova!

[SM=g7347]




La discriminazione è quella che tu presenti nel tuo post. Parlare con Barnabino non ti autorizza a fare delle illazioni. Tu non stai presentando la tua prova ma solo intolleranza. Cerca di avere rispetto per chi non segue la tua fede.
[SM=x1061966] Stop à la désinformation
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09/02/2009 22:43


Lovelove non perde occasione per provocare. Conosciamo il suo modo di agire e il suo pensiero verso la nostra Confessione.
Purtroppo, e mi rammarica questo, riesce, anche sottilmente, ad offendere.

Credo che non costi molto rientrare in certi canoni e mostrare rispetto verso gli altri culti o per essere precisi, verso i testimoni di Geova.

[SM=g7364]
[SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.
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    09/02/2009 23:06

    ma che state dicendo?
    chiedere se quello che ha affermato barnabino è una cosa che dite tra i tdg o ha avuto prove è offendere?
    cioè bastava che lui o voi mi rispondevate "no non sono cose che girano tra noi tdg" o barnabino mi dice che è successo e ha prove e finiva li!
    la mia era solo una curiosita, se siete abituati a vedere cose cattive in quelli non uguali a voi o che non la pensano come voi io non ci possono fare proprio niente!
    pace e bene
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    09/02/2009 23:16

    Re:
    lovelove84, 09/02/2009 23.06:

    ma che state dicendo?
    chiedere se quello che ha affermato barnabino è una cosa che dite tra i tdg o ha avuto prove è offendere?
    cioè bastava che lui o voi mi rispondevate "no non sono cose che girano tra noi tdg" o barnabino mi dice che è successo e ha prove e finiva li!
    la mia era solo una curiosita, se siete abituati a vedere cose cattive in quelli non uguali a voi o che non la pensano come voi io non ci possono fare proprio niente!
    pace e bene




    Conosciamo le tue curiosità spensierate. Se non sbaglio avevi abbandonato questo forum perché non rispondeva a certi tuoi canoni...

    Se continui a fare la vittima, puoi intenerire chi non conosce i tuoi atteggiamenti.

    La tua domanda non c'entra nulla con la curiosità. Domani ce ne presenti un'altra: E' vero che da voi gira voce che siete tutti pervertiti?

    Che te ne pare?
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    10/02/2009 22:21

    Re: Re:
    Amministrazione Forum., 09/02/2009 23.16:




    Conosciamo le tue curiosità spensierate. Se non sbaglio avevi abbandonato questo forum perché non rispondeva a certi tuoi canoni...
    scusa chi ti ha detto che non risponde ai miei canoni??? io sono una persone che guarda tutte e 2 le faccie,no solo quella che conviene... pero hai ragione forse ci sono siti tdg meglio di questi dove non mi dicono sempre che offendo(quando non è vero) che voglio fare la vittima(quando non è vero)

    Se continui a fare la vittima, puoi intenerire chi non conosce i tuoi atteggiamenti.(ecco una prova)

    La tua domanda non c'entra nulla con la curiosità. Domani ce ne presenti un'altra: E' vero che da voi gira voce che siete tutti pervertiti? a questo non lo so e non lho mai pensato.. sei tu che lo stai chiedendo!
    Che te ne pare?



    [SM=g7364] che tragedia ogni volta parlare con voi... ma barnabino si è volatizzato?


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    11/02/2009 08:43

    Re: Re: Re:
    lovelove84, 10/02/2009 22.21:



    [SM=g7364] che tragedia ogni volta parlare con voi... ma barnabino si è volatizzato?






    Si, sei sempre curiosa, ti vuoi sempre informare:

    "ah ecco! ora trovaranno il nuovo intendimento per eliminarla con qualche scusa, dicendo che la torre non si addice piu a Dio e che se ha distrutto la torre di babele un motivo ci sara..."

    Si vede subito che sei disinteressata quando parli dei testimoni di Geova. Naturalmente escludendo l'ipocrisia. [SM=g7347]
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    11/02/2009 11:42

    Re: Re: Re: Re:
    Amministrazione Forum., 11/02/2009 8.43:




    Si, sei sempre curiosa, ti vuoi sempre informare:

    "ah ecco! ora trovaranno il nuovo intendimento per eliminarla con qualche scusa, dicendo che la torre non si addice piu a Dio e che se ha distrutto la torre di babele un motivo ci sara..."

    certo, se parlo con mia suocera di perche la wt usa un simbolo dove viene rappresentata una tragedia, la rabbia di Dio, mi dice che non centra niente e che non ha nessun significato, se ti permetti traggo le mie conclusioni,la croce si e la torre no?? è convenieza o no questa???
    e poi che centra con il discorso che stiamo facendo???? io ho fatto una domanda a barnabino sui cattolici se c'e la discriminazione verso i preti che lasciano le vesti e se ha prove, non vedo dove sto parlando male dei testimoni di geova e quale ipocrisia sto dimostrando!


    Si vede subito che sei disinteressata quando parli dei testimoni di Geova. Naturalmente escludendo l'ipocrisia.[SM=g7347]

    ma io infatti non sono disinteressata




    12/02/2009 20:58


    Per me, poi ognuno può pensarla come vuole, repressa la scomunica, si esorcizzerebbe la stragrande maggioranza dei problemi connessi alla dura conflittualità fra fedeli ed ex.



    Caro barnabino secondo il pensiero di piccolo se si eliminasse la scomunica noi come cristiani potremmo trovare in congregazione anche chi esercita spiritismo, poichè lo spiritismo non è stato compreso dalla bibbia, che in realtà è un mezzo per poter confortare i morti.

    Ci troveremmo gli omosessuali, perchè l'errore sta solo nell'imporre in modo diretto il possesso di questo tipo, ma non per l'induzione o condizionamento di chi sprovveduto in tal senso, soprattutto i bambini; i quali una volta cresciuti ritrovandosi con una doppia personalità emotivamente schizoide, perchè in conflitto con la loro natura, sana, ringrazieranno coloro che gli hanno presentato il sesso malato come normalità, e che quindi non andava curato..ecc..

    Il condizionamento sarebbe quello di non accettare nemmeno le prostitute come sorelle in Cristo, e che pertanto questa sarebbe la conseguenza di un condizionamento mentale, sempre secondo il pensiero o la logica del "piccolo".

    Tutti gli ex tg sono solo persone che sono state costrette ad andarsene, perchè non le hanno accettate per come erano, o perchè non hanno accettato la eventuale relazione del 'fratello' con la moglie di un altro.

    In questo pensiero Non ce rispetto per la propria individualità e i propri valori che vengono pure vissuti in una comunità in cui come persone conserviamo una identità collettiva comune. Mi spiego:

    Il rapporto di fratellanza cristiana nasce in base a degli ideali comuni, che così costituiscono un io collettivo, pur ciascuno conservando in esso la propria individualità in modo dinamico, senza però superare quei limiti per la quale il modello collettivo, che poi sarebbe quello di Cristo come sentito e interpretato da un insieme di persone, cambierebbe completamente volto, conservando di nome il termine cristiano, ma di fatto magari molto più vicino al modello libertino di coloro che scesero dai cieli per unirsi contronatura con le donne umane.

    Voler imporre il modello individuale di vivere il cristianesimo nell'ambito di una collettività; perchè questa significherebbe sempre
    e comunque un condizionamento mentale, a parte quello di negare lo stesso concetto di cristianesimo che non è stato creato per essere vissuto solo da se stessi; significa di conseguenza voler eliminare lo stesso concetto di collettività, togliendo tutto ciò che può essere identificazione collettiva come linea di pensiero morale, per sostituirlo a nome di questa pretesa libertà, in un modello di unione tecnica di massa, in cui la differenza non sta più nella morale delle persone ma solo nella loro mera identità fisica.

    In sostanza affinchè non ci sia condizionamento alcuno, dobbiamo togliere l'anima del corpo sociale di Cristo e sostituirla con un idolo globale, perchè questo è l'unico modo per togliere i conflitti.

    In pratica dobbiamo essere corpo di una macchina sociale; poi in questo ci sarà sempre qualcuno che ne approfitterà e farà da testa per tutti.
    La tecnica umana è indirizzata in questo senso di globalizzazione o appiattimento di massa, come ultimo esperimento di oggettività umana, e ne verrà fuori l'undicesimo corno per una undicesima follia.

    Viceversa il modello di Cristo esalta il valore dell'individualità, ma non quella che si confina in un universo morale a se stesso, ma in uno che accetta di condividere una comune morale, in nome del quale esercitare relazione e rispetto con l'universo degli altri.
    Al di fuori il rispetto è ovviamente esercitato in modo diverso, non è richiesto il rispetto delle medesime regole.
    Chiamare questo procedere discriminazione, non ha senso, e come se i gatti si sentirebbero discriminati dai pesci perche vivono diversamente.

    Chi ne ha creato lo spirito e quindi la possibilità di questa comunione, per quanto tradotto dall'uomo è stato Cristo, che ricordo che ha detto che è venuto a dividere, poichè questo è il prezzo dell'individualità anche vissuta in termini collettivi.

    Non a caso chi cerca la pace togliendo ogni barriera morale, in realtà attizza la miccia per un caotico conflitto individuale di massa, perciò gli uomini hanno creato i governi, cioè delle dimensioni politiche dove stabilire delle regole di relazione.

    In passato questo è stato fatto in nome di diversi ideali,ma falliti questi è rimasta soltanto la tecnica fine a se stesa a fungere da ponte di comunione e stabilità..come finirà?..Siamo nel tempo per provarlo, nella dimensione dell'ottavo re di tipo multinazionale o globale, vedremmo se funziona.


    Io ce lo metterei il seguito, ma preferisco fermarmi qui.

    Mi chiedo chi è il condizionato in tutto questo.


    PS. Ho soltanto completato alcune parole che a causa di battitura si presentavano poco chiare.
    [Modificato da csssstrinakria 12/02/2009 23:16]
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