Diversi nostri lettori ci hanno scritto al riguardo.
In vari forum, si sta facendo una campagna mediatica sul presunto ostracismo perpetrato ai danni dei disassociati o dissociati.
Conosciamo il pensiero dei fautori dei diritti fondamentali dell'uomo. Diritti inalienabili scrivono alcuni.
E noi siamo pienamente d'accordo che la libertà dell'uomo è un diritto fondamentale.
Alcuni hanno intentato cause ai testimoni di Geova contro questa disciplina biblica.
Quali sono stati i risultati?
Le corti d’appello riconoscono che, sebbene i dissociati/disassociati si sentano afflitti perché gli ex conoscenti decidono di non conversare con loro, questi ultimi non possono chiedere nessun risarcimento per danni morali
né tanto meno possono essere integrati, se non secondo le disposizioni interne della Confessione. Questo rappresenterebbe una limitazione anticostituzionale del libero esercizio della religione da parte dei testimoni di Geova.
La norma costituzionale garantisce il libero esercizio della religione. Pertanto, richiede che la società tolleri il tipo di danno subìto come un prezzo che vale la pena pagare per proteggere il diritto di tutti i cittadini di praticare la religione che preferiscono.
Alla luce di quanto scritto, qual é il futuro di quelli che hanno intentato cause (o hanno istigato altri a farlo) alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova?
[Modificato da F.Delemme 05/12/2010 14:27]