Procuratori russi tentano di usare una legge sull’estremismo contro i Testimoni di Geova

EKATERINBURG, Russia – L’ufficio della procura della città di Asbest sta cercando di applicare erroneamente una legge su attività estremiste alla letteratura dei Testimoni di Geova. Ciò potrebbe condurre ad un bando sia della letteratura usata dai Testimoni di Geova che della loro adorazione nella regione.

Seguendo un modello simile nella Regione di Rostov, l’ufficio della procura ha presentato di recente al Tribunale Regionale di Rostov una richiesta per liquidare la locale organizzazione dei Testimoni di Geova nella città di Taganrog. Il 20 giugno 2008 il Tribunale ha dichiarato ammissibile la causa e le udienze inizieranno il 10 luglio.

Un rapporto di giugno sul sito web dell’Ufficio Generale della Procura conferma che funzionari della città di Asbest hanno condotto un'inchiesta “penale” sulle attività della locale organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova. Il rapporto dichiara che come risultato sono state rilevate violazioni della legge sul contrasto all’estremismo.

Il procuratore della città di Asbest, V.A. Chukreyev, ha confermato che è stata presentata un’istanza per richiedere che venga dichiarato che La Torre di Guardia e altra letteratura prodotta dai Testimoni di Geova contengano prove di estremismo. Le argomentazioni a supporto sono presumibilmente basate sulle conclusioni di studi di esperti religiosi e linguistici sulle pubblicazioni dei Testimoni di Geova. Tuttavia, nonostante i ripetuti riferimenti a questi studi di esperti, l’ufficio della procura si è rifiutato di fornirli ai Testimoni di Geova per essere esaminati. La posizione dell’ufficio della procura si basa principalmente sull’asserzione che i Testimoni di Geova credano che solo la loro religione sia vera mentre tutte le altre siano false.

Le conclusioni non rivelate sarebbero apparentemente in conflitto con opinioni di esperti già documentate in Russia, come le seguenti:

“La … letteratura dell’organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova non contiene appelli ad un cambiamento violento delle fondamenta dell’ordine costituzionale … o a commettere altri atti illegali”. - Consiglio di Esperti del Ministero della Giustizia della Federazione Russa, 1999.

“Non può essere riscontrato nella letteratura dei Testimoni di Geova alcun elemento di intenzionale incitamento alla discordia religiosa o appelli per discriminazione, odio o violenza contro i seguaci di altre religioni”. —Professor Sergei Ivanenko, 2000.

“L’idea dell’esclusività del credo religioso è sostenuta da tutte le religioni, senza eccezioni”. —Professor Nikolai Gordienko.

I Testimoni di Geova hanno più di sette milioni di membri attivi in 236 Paesi in tutto il mondo e oltre 152’000 in Russia. La loro principale pubblicazione, La Torre di Guardia, è la rivista religiosa più largamente distribuita al mondo, con una tiratura di oltre 37 milioni di copie in 167 lingue.


Contatto negli Stati Uniti: James E. Andrik, telefono +1-(845) 306-0711
Contatto di lingua russa: Yaroslav Sivulski, telefono +7-812-432-95-50


Fonte: JW-Media

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La posizione dell’ufficio della procura si basa principalmente sull’asserzione che i Testimoni di Geova credano che solo la loro religione sia vera mentre tutte le altre siano false.

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Che accusa assurda.
Chiunque prende seriamente la propria religione dovrebbe pensare la stessa cosa.

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“L’idea dell’esclusività del credo religioso è sostenuta da tutte le religioni, senza eccezioni”. —Professor Nikolai Gordienko.

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Infatti!!!

www.repubblica.it/esteri/2017/04/20/news/russia_la_corte_suprema_mette_al_bando_i_testimoni_di_geova_sono_estremisti_-16...

Russia, la Corte suprema mette al bando i Testimoni di Geova: "Sono estremisti"

I giudici ne hanno vietato l'attività in tutto il territorio russo, confiscando i beni dell'organizzazione

dalla nostra corrispondente ROSALBA CASTELLETTI

MOSCA/YALTA - Jaroslav Sivulskij, 48 anni, che non ha mai tenuto un'arma in mano, da ieri è considerato "un estremista" alla stregua di un membro di Al Qaeda, dello Stato Islamico o di altri gruppi terroristici. Solo perché si professa Testimone di Geova. La Corte Suprema russa, accogliendo una richiesta del ministero della Giustizia, ha vietato tutte le attività del movimento religioso in Russia e ne ha confiscato tutti i beni. Non appena la sentenza entrerà in vigore, Jaroslav e altri 175mila fedeli russi rischieranno multe tra 300mila e 600mila rubli (circa 5mila-10mila euro) e il carcere da sei a 10 anni se si ritroveranno a pregare.

"Siamo scioccati da quest'ingiustizia. Durante il processo il ministro della Giustizia non ha presentato alcuna prova d'estremismo. Abbiamo semmai ascoltato numerose testimonianze inconfutabili sulla nostra innocenza. Siamo tornati all'era sovietica quando noi Testimoni di Geova eravamo perseguitati", commenta da San Pietroburgo Sivulskij, portavoce della congregazione russa. "Mio padre trascorse sette anni in prigione, inclusi sei mesi in isolamento. Mia madre, appena diciottenne, venne condannata a 10 anni di carcere. Fu rilasciata dopo quattro grazie a un'amnistia alla morte di Stalin, ma dovette andare in esilio in Siberia insieme alla sua famiglia".

Dopo le persecuzioni, i Testimoni di Geova erano tornati liberi di professare la loro fede al crollo dell'Urss nel 1991. "Sembrava che avessimo riconquistato la libertà, ma non è così. Andremo in prigione di nuovo. Non smetteremo di credere nel nostro Dio e di praticare la nostra religione. Non abbiamo smesso sotto il regime sovietico, non smetteremo nel ventunesimo secolo", commenta Jaroslav annunciando che la congregazione presenterà appello e, se necessario, ricorso presso la Corte europea per i diritti umani. "Non ci arrendiamo".

Il bando totale dalla Federazione russa è solo l'ultimo colpo per il movimento religioso dopo dieci anni di battaglie legali, sequestri di Bibbie, raid durante le funzioni domenicali e gli incontri di preghiera casalinghi. La magistratura russa accusa i Testimoni di Geova, una denominazione religiosa fondata negli Stati Uniti nel 1870, di minare l'armonia della società e considera "sediziose" le loro pubblicazioni perché "dipingono le altre religioni in chiave negativa", invitano a non votare e a evitare il servizio militare.

Le vessazioni sono iniziate nel 2007 quando il viceprocuratore generale lanciò controlli a tappeto sulle attività dei Testimoni di Geova. L'anno prima, tra le attività estremiste vietate per legge, era stato incluso "l'incitamento alla discordia religiosa". Da allora otto congregazioni locali e 95 pubblicazioni erano state dichiarate "estremiste" e perciò messe al bando. Talora, racconta Sivulskij, i volumi vietati venivano piazzati ad arte durante i raid nei luoghi di culto per avere il pretesto per chiuderli e incriminare i fedeli.

Un anno fa, a preludio dell'ultima offensiva, al quartier generale dell'organizzazione a San Pietroburgo era stato intimato di cessare ogni attività, ordine che i Testimoni di Geova avevano provato a sfidare in tribunale venendo però respinti definitivamente lo scorso gennaio. Ora il bando totale che Rachel Denber, vicedirettrice di Human Rights Watch per l'Europa e l'Asia centrale, definisce "un terribile colpo per la libertà di religione e associazione in Russia". "I testimoni di Geova - ha commentato - sono messi di fronte a una scelta straziante: abbandonare il proprio credo o venire puniti perché lo professano".