Caro Enzo (o pyccolo per chi non ci avesse seguito....
)
io sono una persona che semplifica parecchio perchè in frasi ampollose e in forme pompose dell'esposizione del pensiero si rischia di creare parecchia confusione a meno chè il pubblico a cui ti rivolgi non sia un "Tecnico"di tutto ciò che si espone....
TANTO PER CHIARIERERISCHIAmO DI ANNOIARE E DI SCORAGGIARE PERFINO LA LETTURA DI POST se espressi con troppo tecnicismo.
Parole come amore(dalle molte sfaccettature)ad esempio è un termine di facile comprensione e se in un discorso la citiamo aiuta parecchio a dare un senso compiuto al nostro pensiero.....stessa cosa dicasi della parola modestia, giustizia,speranza e così via........
IL nostro problema principale (quello mio e tuo per intenderci )e che ci muoviamo su due piani differenti su quel che significa il termine
Cittadinoall'interno di uno stato e sugli oblighi che questo dovrebbe avere verso lo stesso.
Il nostro modo di pensare differisce radicalmente perchè tù pensi che la collettività e le sue regole alla fine di ogni cosa abbiano l'ultima parole sulla minoranza o sulle associazioni e queste si devono adeguare.
Poi magari la minoranza diventa maggioranza e tutto si trasforma....
Pensi anche che lo stato dovrebbe interessarsi che una persona che viene isolata o emarginata da altre persone
sia da tutelare e di contro
perseguire chi pratica questa forma di
isolamento.
Immaggima per un attimo se lo stato
condanasse mè e tutti i miei parenti perchè un nostro parente(quindi un membro della famiglia) ha falsificato le firme del nonno e si è preso tutti gli averi dello stesso e noi come gruppo lo mandiamo a
Cagare(perdonate il francesismo)togliendoli il saluto e facendo finta che non esiste +.
Pensi che lo stato debba esercitare una disciplina o una sanzione di natura
morale sul
mio atteggiamento e su
tutti i miei parenti perchè è assodato che il poverino è stato isolato?
Nò, lo stato questo non lo farà mai.......perchè noi al parente non abbiamo tolto l'aria,il cibo,la capacità di relazionarsi e conoscere nuove persone,non lo abbiamo licenziato dal suo lavoro ,rinchiuso in 4 mura e picchiato a sangue..............lo abbiamo semplicemente lasciato andare abbiamo deciso liberamente di recidere un cordone che per noi adesso non è più valido,vincolante e nessuna legge dello stato potrà condannarmi per questo atteggiamento,possa durare pure in eterno altrimenti niente divorzi,separazioni,contese condominiali,conflitti politici e sociali.
POI è chiaro che ci vuole equilibrio anche in quello, bisogna mettere un limite a quello che io penso sia una disciplina o una lezione che credo di impartire con il mio comportamento,infatti più è stretta la parentela + i bisogni
fondamentali dell'uomo ,se diamo ascolto a Maslow,
NON VENGONO INTACCATI.
Partiamo dal basso della sua piramide e cioè i bisogni fisiologici.....bhe dobbiamo discuterne?? Mangiare,bere,dormire.....
Saliamo di un gradino il
Bisogno di sicurezza
è innegabile che far parte di qualcosa,di un gruppo,di un movimento di un corpo aumenta la tua sicurezza ma non è questa
tua sicurezza fine ed ultimo baluardo di protezione morale,civile,etica,si unisce
ad altre certezze che danno
al tuo senso di sicurezza un certo grado di appagamento ma non in pienezza.
Saliamo ancora il
bisogno di appartenenza:
Non credo che nessun persona espulsa da qualsiasi organismo perda la
sua identitàunicità e
specificitàfarà sempre parte di una Famiglia avrà relazioni sociali,lavorative che proseguono e ribadiscono la sua appartenenza a qualcosa indipendentemente da ciò che può capitarli se espulso da qualunque organismo.
sali ancora nella piramide e trovi il
bisogno di stima.
Ma credi che la stima o la tua autostima te la danno i TDG, I MORMONI,GLI EVANGELICI,QUELLI DEL PDL E DI DEMOCRAZIA PROLETARIA?
lA STIMA NASCE DALLA CONSAPEVOLEZZA DI Sè,DEI PROPRI MEZZI,DELLE PROPIE CAPACITà,NASCE DAL SUCCESSO CHe HAI NEL FARE LE COSE
NASCE DALL'ESSERE PIù CHE DALL'AVARENessun provvedimento di espulsione da qualunque organizzazzione religiosa o politica o sportiva ti potrà mai togliere la tua autostima e ove succedesse bhè penso che la persona forse non l'aveva già da
prima.
La stima è frutto delle tue opere,del tuo modo di essere.
Nessuno mai potrà togliertela.
Al vertice della piramide c'è il bisogno di autorealizzazzione.
C'è il bisogno di sentire una certa dose di successo di compiacimento in quello che facciamo,dove ci impegnamo vorremmo vederne
giustamente i fruttisia un matrimonio o una Operazione commerciale o in una qualunque attività in cui speriamo di farcela.......e pensi ancora che l'espulsione da una chiesa o da un club o da un partito ti
privi di questo?.
Troppo facile poi.......dopo.........accusare che i propi mali,dolori fallimenti derivino o siano da ricondurre
in maniera esclusiva alla tua religione,al tuo partito al tuo colleggio.........forse propio perchè un gioco e un insieme di regole(come tù dici) forse.....hai
giocato male le tue carte..le tue possibilità di avere all'interno di questa struttura soddisfatti tutti questi requisiti che
fuori continui a desiderare ,perseguire e realizzare quindi che non mi si dia o ci si dia dell'intollerante e dell'ostracista perchè fuori da quelle regole c'è un mondo che ti offre 1000 opportunità,1000 situazioni,di realizzarti,di compiacerti di rasserenarti.....smettiamola di cercare carnefici
che non esistono ma che esistono solo nella mente di persone che credono ora
per convenzione che dove prima stavano erano
tutti brutti e cattivi che hanno sofferto
sopprusi indicibili e
torture psicologiche........persone che asseriscono che la loro vità non ha più senso e che le è stata tolta l'autostima,il senso di sicurezza,l'appartenenza,la realizzazzione e che ci ha guadagato coliti ulcerose e peste bubbonica.
Siamo liberi dal sangue di tutti gli uomini disse qualcuno.......aggiungo io....
siamo liberi anche dalle menti di tutti gli uomini.
Enzo con tè scrivo più adesso che all'università ,come minimo dovresti pagarmi da bere........
SALUTI.
[Modificato da (Gladio) 23/04/2009 17:15]
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Nella vita non ci sono problemi ma.....soluzioni.