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  01/02/2014 17:03 | |
Il pagamento si prescrive dopo TRE ANNI.
Il sistema di riscossione italiano è basato spesso sulla cattiva informazione e molte persone pagano somme non dovute.
Oggi con l'elettronica è possibile sapere, tra milioni e milioni di schedine del superenalotto, chi ha fatto sei. Tutto questo nell'arco di pochi minuti.
Le agenzie di riscossione, che hanno speso milioni di euro per modernizzare i sistemi elettronici per la riscossione, NON RIESCONO A CONTROLLARE LE CARTELLE DI RISCOSSIONE PRESCRITTE. NON DI RADO inviano richieste di pagamento per imposte, tasse e balzelli vari ORMAI PRESCRITTI.
Ma in riferimento alle leggi, nello specifico l’art. 3 del D.L. 2/1986 convertito poi in legge n.80/1986, stabilisce il termine massimo entro il quale il diritto di riscossione delle somme dovute cade in prescrizione, entro il terzo anno successivo a quello in cui l’imposta sarebbe dovuta essere pagata. Facendo due conti, per esempio, per il 2010 la prescrizione dell’accertamento scade il 31 dicembre. Tuttavia, gli Enti incaricati per la riscossione, inviano gli avvisi oltre il limite.
Se i cittadini non sono informati adeguatamente sui tempi di prescrizione, tirano fuori soldi "non più dovuti. E vista la grave crisi in atto, non è affatto corretto che le pubbliche amministrazioni cerchino di recuperare le somme, giocando sulla scarsa informazione che purtroppo c’è in giro".
![[SM=g7363]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/63/2724310.gif) [Modificato da F.Delemme 01/02/2014 17:06] |
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