| | | OFFLINE | Post: 7.191 Post: 4.407 | Età: 68 | Sesso: Maschile | |
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23/06/2013 14:07 | |
In Sicilia l'espressione idiomatica "quaquaraquà" ha una connotazione negativa.
È il verso delle anatre che viene associato ad una categoria di uomini che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere. Sciascia, lo scrittore di Racalmuto, è ancora presente in paese, passeggia in via Garibaldi. La posa è inconfondibile: con una mano in tasca e nell’altra l’inseparabile sigaretta cammina tra la sua gente.
Naturalmente si tratta di un’opera d’arte ed è la statua di Leonardo Sciascia che compare in pieno centro storico, a Racalmuto, in provincia di Agrigento.
L'espressione "quaquaraquà" si è imposta dopo la pubblicazione del romanzo di Sciascia "Il giorno della civetta". È usata (e coniata) da don Mariano mentre discute col capitano Bellodi.
Perché "starnazzano" alcune persone? Le cause possono essere tante: paura; gelosia; odio; egoismo; ritrosia; noia; delusione. Sono tante le cause mentre una è la certezza: si dimostrano "quaquaraquà".
Ci sono persone che amano raccontare i fatti propri, forse per giustificare dei fallimenti, e anche quelli degli altri.
Sono interessati a fare "quaquaraquà" chiedendosi perché "siamo sempre" collegati (ma non dovrebbero essere fatti nostri?). Oltre a ciò, i "quaquaraquà" sono convinti che su internet i testimoni di Geova sono dei fratelli poco spirituali o forse nemmeno dei fratelli (al "quaquaraquà" servono queste informazioni, lo fanno sentire parte di una realtà, priva di significati, ma sempre emozionante). E poi, questi testimoni di Geova internettiani invece di perdere tempo su internet, perché non vanno in servizio... (una volta ci invitano a non perdere tempo con un servizio che non dà più risultati e un'altra volta ci invitano a fare servizio. Prima di chiedermi che gliene frega di quello che facciamo, mi chiedo quale paure attanagliano le fragili menti di questa gente).
Il "quaquaraquà" racconta le sue paure ed esterna le proprie delusioni ad ex FINTI FRATELLI. Sì, finti fratelli secondo quello che scrivono:
"Io vado in sala ma spesso mi fanno compagnia gli auricolari"; "Fate come me, non andate in servizio, stilate il vostro rapporto di servizio taroccato e il gioco è fatto"; "io mi facevo abbinare ad una sorella con la quale me la spassavo". Questi sono gli EX FRATELLI a cui il "quaquaraquà" confida le sue litanie. |
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