| | | OFFLINE | Post: 1.101 Post: 1.040 | Sesso: Maschile | |
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08/06/2011 17:23 | |
Ci ha scritto una signora della provincia di Trieste in merito all'affermazione "mentalmente malati" all'indirizzo degli apostati.
La signora ci chiede "conto e soddisfazione" perché ritiene offensiva la frase.
Gentile signora, innanzitutto la ringrazio per averci scritto, (le ho risposto anche privatamente) e se ha 5 minuti di tempo vorrei che lei seguisse il ragionamento della nostra pubblicazione.
Il titolo dello studio presente a pag. 15 della rivista è: "Darete ascolto ai chiari avvertimenti di Geova?" ed evidenzia l'attenzione amorevole di Geova, mettendoci in guardia dalle influenze nocive che potrebbero farci deviare dalla strada che conduce alla vita eterna. Che ci creda o meno, gent. signora, questa fa parte della nostra dottrina.
Nel 3° paragrafo i falsi maestri sono paragonati a dei "pozzi inariditi". Il 4° paragrafo precisa, secondo le parole degli apostoli Paolo e Pietro, che i falsi maestri non sono altro che gli apostati, cioè coloro che hanno abbandonato il nostro credo.
Il paragrafo 5° evidenzia i metodi impiegati dai falsi maestri e il 6° ci dà suggerimenti su come proteggerci da tali falsi maestri.
La Bibbia ci avverte di "EVITARLI e di ALLONTANARCI DA LORO". Nello spiegare l'applicazione di questo atteggiamento, lo stesso paragrafo dice: "Supponiamo che un medico vi dica di evitare i contatti con una persona affetta da una malattia contagiosa e letale. Non avreste dubbi su ciò che il medico intende dire, e seguireste strettamente le raccomandazioni".
È importante seguire attentamente il pensiero della rivista: "NON AVRESTE DUBBI SU CIÒ CHE IL MEDICO INTENDE DIRE" significa che è NECESSARIO ALLONTANARCI DA COLORO CHE PRESENTANO MALATTIE CONTAGIOSE E LETALI. L'allegoria esprime un concetto volto ad evidenziare un insegnamento morale. E questo è chiaramente espresso con le seguenti parole che non devono essere prese, estrapolate ed inserite in un contesto poco "igienico": "Ebbene, gli apostati sono "mentalmente malati" e cercano di infettare altri con i loro insegnamenti subdoli".
Ora analizziamo questo passaggio alla luce dell'allegoria. La rivista, prima della definizione "mentalmente malati", usa la congiunzione testuale "EBBENE" che introduce una conclusione dopo quanto si è detto in precedenza. Questa deduzione è: siccome le persone affette da malattie contagiose sono da evitare, queste ultime, sono mentalmente malate, cioè possono corrompere qualsiasi anticorpo.
Pertanto, ritengo il termine non offensivo ma il risultato di una deduzione logica. Nel contesto dell'allegoria e nella conclusione il termine è adattissimo. Certo, la rivista avrebbe potuto usare parabole diverse ed arrivare allo stesso risultato, ma se leggiamo attentamente il paragrafo 4, i falsi maestri sono considerati "lupi rapaci" (nessuno si è offeso?); nel 3° paragrafo, come ho scritto precedentemente, sono paragonati a dei "pozzi inariditi".
Se leggiamo il paragrafo 8° la conclusione non lascia dubbi sul significato dei termini usati: "A prescindere da ciò che possono dire i falsi maestri, noi non li seguiremo! Perché rivolgerci a questi pozzi asciutti solo per essere ingannati e rimanere delusi?
Se i nostri detrattori non avessero decontestualizzato il termine "mentalmente malati" e avessero seguito il ragionamento LOGICO e LINEARE dello studio, non avrebbero fatto queste magre figure e avrebbero evitato di scrivere malignità e in certi casi anche delle bestemmie.
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