| | | OFFLINE | Post: 7.191 Post: 4.407 | Età: 68 | Sesso: Maschile | |
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12/05/2015 07:15 | |
Mi segnalano un'altra chicca di questo ipocrita che per sostenere le sue "tesi" abbastanza bizzarre, percorre vicoli ciechi arrampicandosi sugli specchi.
Sono andato a leggere le sue flatulenze:
"Le vergini "discrete"? E' una traduzione un po' antiquata del greco phronimos, o, per meglio dire, è un calco dell'inglese discreet. Traduzioni più correnti sarebbero "prudente", "assennato", e simili.
Il termine italiano "discreto" rimanda etimologicamente a chi sa "discernere", cioè distinguere rettamente, ad esempio separando il buono dal cattivo. Nell'italiano contemporaneo tuttavia sentendo la parola "discreto" a me non verrebbe mai in mente di pensare a questo significato, che pure esiste, bensì ad un sottinsieme di quest'ultimo, cioè "discreto" come colui al quale, allorché racconti qualcosa, non lo va a spettegolare in giro. In effetti chi sceglie a chi dire e a chi non dire dei segreti di cui sia venuto a conoscenza è "discreto", perché sa discernere a chi confidarsi e a chi no, e dunque siamo ancora nel bacino etimologico del termine latino.
Mi chiedo tuttavia perché per la TNM abbia optato per una traduzione che, seppure corretta, non è esattamente l'italiano della quotidianità (e lo chiedo visto che la TNm s'era data questo criterio). La risposta è che stavano semplciemente copiando dall'inglese, di cui c'è discreet, il quale, a differenza dell'italiano "discreto", si usa ancora molto spesso con la valenza di "chi sa discernere" di cui parlammo sopra.
Sono io l'unico che sentendo "vergini discrete" penso solo a "vergini riservate" e non a "vergini assennate"? Non che si tratti di un errore, visto che "discreto" in italiano può davvero significare "che sa discernere bene", ed è il primo significato che troverete sui dizionari visto che è il più antico ed è quello che geneticamente genera tutti gli altri, ma nessuno mi toglierà mai dalla mente che se i traduttori della TNM hanno scelto un termine italiano come "discreto" utilizzandolo in un'accezione così poco in voga nella contemporaneità è perché stavano copiando la versione inglese.
Ad maiora"
Guarda un po', l'intellettuale della domenica "contesta" la traduzione della parola "discreta" considerandola antiquata e obsoleta!
Nel precedente post, questo polimetrico personaggio dei fumetti, difende a spada tratta l'uso di un termine in voga nel 1400 e usato dalle edizioni Paoline in una Bibbia del XX secolo.
Sappiamo che il personaggio è stravagante e colorito, e come tutte le persone stravaganti, spesso, invece della cipria si passa estratto di cotillon importato dalle Bermuda (?!?? )
Alla Malora
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